|
Tour Carega - piccole dolomiti |
Giro all-mountain, sul gruppo del Carega e delle piccole dolomiti, con salite impegnative e alcuni tratti a spinta, due discese molto belle per chi apprezza il tecnico.
Si parte dall'abitato di Giazza (VR), dove si può lasciare la macchina al comodo parcheggio della val fraselle. Una volta fatto rifornimento idrico alla sorgente locke, si procede verso sud, tramite strada asfaltata, dopo poche centinaia di metri si prende a sinistra la cementata che va verso contrada Gauli, qui ci saranno inizialmente un paio di rampe belle toste, poi la pendenza cala leggermente e ci porta velocemente verso l'abitato di Campofontana.
Si prosegue la salita tramite la carrareccia che procede alla sinistra del cimitero (sent. 205), anche qui troveremo una rampa cementata bella tosta. Al bivio per m.ga Porto di sopra consiglio di rimanere a sx ed evitare l'ascesa verso la malga, pochi metri una volta superato il bivio comincia il tratto di portage (circa 170 metri di dislivello a spinta), quindi si arriva a cima Lobbia (1672 metri di altitudine) e una volta fatte le foto di rito ed indossate le protezioni, si comincia il tratto di trasferimento che ci condurrà alla prima discesa vera e propria.
Questo trasferimento presenta tratti ciclabili in discesa, brevi punti dove bisogna scendere e piccole rampe in salita.
Si giunge quindi al passo del laghetto e si prende il sentiero 204 che scende nel versante destro, qui la discesa è libidinosa, e tra fondo compatto, pendenza costante e curve divertenti, l'unica difficoltà sarà quella di non perdere la traccia del sentiero (utili per orientarsi le spennellate cai bianco/rosse sulle piante).
Si giunge dunque al bivio e si prosegue verso sinistra, da qui in poi la musica cambia, la difficoltà aumenta parecchio il sentiero diventa più tecnico, stretto, esposto e con tratti in contropendenza, non mancano anche tornantinì stretti da affrontare in nose press.
all'ultimo bivio si prende sempre a sinistra dove si dovrà spingere la bici su dei gradoni in legno in salita nel bosco, ma di li a poco saremo giunti al rifugio.
Arrivati al Bepi Bertagnoli, è d'obbligo una sosta ristoratrice per poi ripartire prendendo la forestale che ci condurrà con una pendenza dolce e costante fino al passo del Mesole, da li si prosegue a sx per lo spettacolare sentiero F. Milani, che, mai troppo difficile, anche se un poco esposto, tra le sue curve molto "aeree", ci permetterà di ammirare la sottostante valle dell'agno e valle di chiampo.
Quindi si oltrepassa il passo della Scagina, a quota 1548 metri, e si procede per il sentiero 202, si supera m.ga Fraselle di sopra, fino ad arrivare a passo Zevola a quota 1820 m.
Qui si indossano nuovamente le protezioni, quindi si scende verso il passo della Lora (anche detto passo tre croci), e si prende a sx il sentiero in discesa 190 "bosco del diavolo", (attenzione a non sbagliare prendendo il 276, dal momento che l'attacco dei due sentieri è posto a pochi metri di distanza).
La discesa, inizialmente molto sconnessa tra pini mughi e radici, ben presto diventerà più fluida e ricca di tornanti da pressare, immergendosi nel bosco di faggi e betulle. Anche qui però occorre non abbassare la guardia perchè ogni tanto incontreremo qualche passaggio tecnico su radici o gradoni.
Infine si superano gli orti forestali e ci si riconnette con il sent. europeo E5 che sbuca su strada asfaltata nei pressi del rif. Boschetto.
Da qui si ritorna tramite strada asfaltata fino a Giazza dove recupereremo l'auto (per spezzare la monotonia della discesa su asfalto sarà possibile deviare su alcuni "tagli" nel bosco che congiungo i tornanti della strada carrabile).
Alcune doverose precisazioni (uomo avvisato....)
1) il giro è molto tosto, sia per dislivello complessivo, sia per l'asprezza di alcune salite, sia per i diversi tratti di portage.
2) le discese sono generalmente molto tecniche e difficili, inoltre in alcuni punti diventano anche esposte ed in contropendenza.
3) in generale ritengo che il carega sia una montagna a cui bisogna dare del "Lei", mai dare eccessiva confidenza alle discese, in alcuni casi arrivare lunghi ad un tornante potrebbe essere un problema serio.
Detto questo, i panorami e le zone interessate da questo giro hanno scorci e colori impagabili (in allegato la veduta verso valle da passo zevola, in autunno).
In gamba!
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
gaspa91
15.11.2020 20:54