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714 Camigliatello Silano, Monte Curcio ed i Giganti della Sila |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 01/10/2018
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 23 Km - Dislivello Sal/Disc = +750 m
Quote min/Max = 1260 / 1770 - Tempo Standard ore 3:0 min
Velocità media = 7,7 Km/ora - Ciclabilità su tempo 92% (a piedi 15 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 50 Medio/Difficile
Consumo Energia Elettrica =250 Wh
DESCRIZIONE :
Dal parcheggio (q.1290) si arriva nella parte bassa del paese (A 1260); di fronte si vede un ponte interrotto ma il nostro percorso prende subito un sentierino sulla dx che si addentra nel Vallone Setteacque e presto sarà chiaro il motivo del nome: si rasenta il ruscello e spesso si superano vari facili guadi. Penso che, in previsione di piogge intense, il suddetto vallone sia da evitare ! Il bel sentierino si fa improvvisamente ostico dopo il tornante a1 (q. 1370): pendenze elevate e fondo rovinato per cui ci sarà da camminare un po'; segue un tratto quasi piano, poi un gradone a q. 1445; poi si pedala facilmente fino a q. 1490 dove un'altra rampa concede di salire a fatica cercando di non finire in uno dei profondi solchi che "tagliano" la strada. In C 1550, svoltando a dx si trova ancora una breve rampa sassosa che ci ha appiedato. Segue un'ampia radura poi ancora bosco fino ad uscire su un quadrivio, con varie indicazioni, denominato "passo Iurdaniello q. 1575". La strada per monte Curcio è ben visibile ma, percorsi 100 m, una rampa rocciosa ci fa pensare che forse è meglio desistere... poi ci accorgiamo che deviando a sx di una decina di m. (dal wpt d1) si riesce a bypassare l'ostacolo; e così si prosegue nel fitto bosco di faggi, pur con qualche dura rampa e qualche solco insidioso da evitare, a raggiungere l'altopiano a quota 1650 m. si prosegue ancora quasi in piano fino al bivio F 1700 da cui è consigliabile la digressione al Rif. Monte Curcio (q. 1730) e con un po' di bici a spinta fino alla cima del monte Curcio dove arriva la cabinovia. D'inverno si scia sul versante nord del monte con un dislivello di circa 400 m (1770 - 1370). Anche se questa non è la cima più alta della Sila (il monte Botte Donato raggiunge 1928 m.) la vista è comunque a 360 gradi, su buona parte della Sila. Tornati in F, si aggira l'ampia conca prativa (Macchia Sacra) utilizzando un tratto della "Strada delle Vette". In G 1685 si devia a sx su sterrato procedendo in falsopiano/discesa fino al bivio g2 a q. 1620. Da qui il percorso si fa ripido ed a tratti difficile (qualche tratto a piedi, sarà inevitabile). A fine sentiero si trova un recinto (aprire e chiudere !) e, subito oltre il ponticello, ci si trova sull'ampio Piazzale di Fallistro dove arriva la strada carrabile, asfaltata. Discesa veloce fino ad I 1440 quindi si devia per stradina che porta al sito (visitabile) dei Giganti della Sila; se avete tempo a disposizione merita dedicarvene un po' per ammirare i maestosi ed antichi alberi della riserva (Pini Larici). Si prosegue poi per stradine campestri, quasi piane ed in J 1405 (bivio poco divergente) si tiene a sx, in lieve discesa, poi più ripida nel tratto finale, fino all'immissione su una strada secondaria asfaltata. Ancora pochi Km in tranquilla discesa su questa strada priva di traffico e si oltrepassa la SS 107, entrando in Camigliatello dalla periferia est (L 1270); da qui, con breve risalita, si torna presto al parcheggio da cui siamo partiti in bici.
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Come arrivare al punto di partenza
Si può arrivare a Camigliatello Silano da due opposte direzioni:
- Da COSENZA, utilizzando la SS 107, passando per Spezzano della Sila, oppure:
- Da CROTONE, utilizzando la Silana Crotonese (sempre SS 107).
Gli svincoli portano al vicino centro del paese che si trova a nord della SS.
Il parcheggio utilizzato è lungo via Della Chiesa nei pressi di giardini con panchine e fontana.
Si può anche parcheggiare più a sud (via Falcone e Borsellino) anche se, nella stagione estiva, i parcheggi sono quasi tutti a pagamento. Se volete utili informazioni per la vostra gita, consiglio di recarvi presso il locale "Mangia e Scappa" (parte alta del paese lato ovest), il cui gestore è anche maestro Mtb e buon conoscitore dei luoghi.
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Commenti
iovfran
04.12.2019 11:35