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MONTE MACELLARO - MACCHIA DI TARANTA |
Giro che esula dalle orami due grandi classiche della Majella ossia la prima composta dalla triade Cannella-Macchia Lunga-Santo Spirito e la seconda composta dal Vallone di Taranta-Rifugio Tari'. Stavolta dal piazzale dei vecchi impianti sopra Palena, sfruttando la carrareccia, in un ora ed un quarto circa siamo al Guado di Coccia. Saliamo in monotono portage per circa 800m evitando il sentiero C.A.I. ufficiale in quanto prevalentemente inerbito, meglio tenersi sotto i vecchi impianti. Superata la Tavola Rotonda viriamo a dx affacciandoci poi sopra il Fondo di Femmina Morta. Ignorando il sentiero che sale a Monte Amaro deviamo a dx andando a prendere una traccia che conduce alla cresta del Monte Macellaro. Il pendio, dolce e panoramico, permette anche di essere pedelato per buona parte. Giunti in vetta al Macellaro si presentano due e opzioni: la prima, quella da noi scelta, consiste nel percorrere il crinale fino al pianoro sottostante dove a dx si stacca una non evidente traccia che scende a valle per poi traversare tutto a dx dopo una breve risalita. Attenzione a non sbagliare entrando nel Vallone di Taranta. La seconda opzione è quella che dalla vetta del Macellaro permette in free ride di sfruttare uno dei ghiaioni sottostanti puntando un grosso ometto di pietra sito a valle. Dopo l'ometto il sentiero si fa più evidente ed i segni più frequenti, traccia semplice e scorrevole. Ci si tiene in un valloncello popolato da camosci per poi uscire a dx sopra un paginone. Il sentiero si affaccia sullo straordinario Vallone id Taranta e scende al Rifugio Macchia di Taranta, traccia evidente ma con qualche insidia rocciosa. Dal Rifugio si continua a scendere su sentiero pastorale ma è nel momento in cui la traccia penetra nella Macchia di Taranta che le difficolta' aumentano. Un susseguirsi continuo di tornanti, di frequente resi ostici dalla presenza di pietre smosse, costringono a tenere alta l'attenzione fino alla fine.
FOTO
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CINGHIALE 13/10/2018 Palena (CH)
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