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703 Da VODO di Cadore alla C.ra Ciauta e traversata del Pian De Madier. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 12/08/2018
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 20 Km - Dislivello Sal/Disc = +850 m
Quote min/Max = 840 / 1550 - Tempo Standard ore 2:0 min
Velocità media = 10 Km/ora - Ciclabilità su tempo 96% (a piedi 5 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 36 MEDIO
Consumo Energia Elettrica =230 Wh
DESCRIZIONE
Breve discesa fino al ponte sul T. Boite; poi una lunga salita con rampe impegnative, su strada asfaltata, immersa nella gradevole ombra del fitto bosco. A q. 940 si arriva al bivio dove a sx si andrebbe (ripidissima!) per il rif. Talamini: noi teniamo dritto per C.ra Ciauta. A q. 1265 si giunge in loc. Forcella di Cuze e la strada spiana per un po', poi riprende a salire, sempre ombrosa e ben asfaltata, fino a q. 1520 dove si trova il bivio per C.ra Ciauta. La breve digressione alla casera (q. 1550) è d'obbligo, sia per trovare l'unico punto di ristoro nel percorso sia per l'ampio panorama che offre la radura: per citare solo le cime più vicine e più note: Antelao q.3264 in dir. nord/est e Croda Marcora q. 3154 in dir. nord. Rifocillati alla casera, si ridiscende al bivio C 1520 e si prosegue sulla forestale che presto sbuca nei prati di Ciauta e diventa erbosa; si prosegue superando un recinto poi la traccia si fa meno evidente fino a scomparire nel punto indicato con il wpt D 1490. Qui aiutano alcuni bolli dipinti su alberi ed il segno di un sentiero tracciato dai rari passaggi di pedoni e ciclisti; anche la traccia GPS è abbastanza attendibile (il bosco non è troppo fitto); unico problema è non infangarsi troppo le scarpe mentre, con ruote grosse, c'è anche la possibilità di non sprofondare e procedere in sella. Dopo 200 m, nel punto esatto indicato anche nella carta Tabacco 025 la strada forestale riprende, larga e scorrevole, fino al facile guado sul torrente; poco dopo si incontra la mulattiera che sale al Rif. Venezia (F 1470). NOTA : il rifugio dista solo 3.5 Km da qui, ma non fatevi tentare di andarvi con la bici: noi abbiamo provato... e desistito dopo soli 500 m !
Inizia ora la discesa che alterna tratti ripidi e sassosi ad altri più facilmente ciclabili. Nel punto G 1255, alla confluenza con un'altra forestale (loc. Ponte della Madonna)
la strada migliora notevolmente: fondo liscio e più avanti anche asfaltato, per cui si arriva rapidamente a Villanova e poi a Borca. Attraversato in H un ponte ciclo-pedonale resta ora da risalire, attraversando la SS, fino alla famosa ciclabile delle Dolomiti. La si raggiunge nel wpt I 955 ; segue un tratto ameno e assai rilassante: la live discesa permette di avanzare senza frenare né pedalare fino in periferia di Vodo.
Nel punto J 920 si lascia la ciclabile svoltando a dx ed attraversando il paese fino al quadrivio della chiesa dove si svolta a dx ed in breve si raggiunge il parcheggio del campo sportivo dove abbiamo parcheggiato
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Come arrivare al punto di partenza
VODO si trova sulla S.S. D'Alemagna tra Tai e Cortina. Si attraversano: Valle di C., Venas, Peaio; ancora poco più di 1 Km e si arriva a Vodo; si scende per via Ramo verso la chiesa e poi ancora, per via Chiarediego, verso il campo sportivo nei cui pressi (a q, 860) si parcheggia.
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