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Sui trail dell'Argentario |
L'itinerario riprende pari pari quello di Revoshift, meno la spiaggiate finale. Ne creo un altro perché da "forestiero" la descrizione è troppo didascalica, è datato e potrebbe indurre chi non conosce la zona ad evitarlo, mentre invece merita decisamente. Ne modifico tempi di percorrenza e difficoltà in relazione alla mia condizione e capacità.(Condizione discreta, 2/3000 km circa annui con buoni dislivelli, capacità niente di mostruoso ma mi piacciono le discese tecniche, trialistiche). La traccia è abbastanza precisa, difficile sbagliare, attenzione che salendo dopo il santuario per sbaglio ho preso a sinistra la strada bianca che si affronterà poi in discesa, per poi tornar sui miei passi e continuare a salir su asfalto; forse un po errati(50/100 metri) i dati altimetrici, problema che sovente noto a fine giro. Salite tutte pedalabili come fondo e pendenze, niente di mostruoso considerando però che io l'ho affrontata oggi alle 6 di mattina. Discese veramente belle e varie, mai difficilissime, complimenti ai trailbuilder. Niente tafani. Fatto con front 29 in acciaio 150 mm di escursione.
Si esce subito dalla statale risalendo una stradina che in breve diventa sterrata e sale verso le torri minerarie. Davanti ad esse si prende a destra in salita il sentiero, che sbuca poi sulla trada bianca che senza grandi pendenze sale verso il convento dei Padri Passionisti. Poco sotto di esso ci si immette sulla provinciale che sale alle antenne. Raggiunto il crinale poco dopo di esse si prende una evidente deviazione a destra su una mulattiera scassata che in breve diventa sentiero roccioso. Poco dopo però si entra nel bosco e la discesa diventa fantastica. Buon fondo, molto flow, con pendenze non proibitive, curve lavorate in appoggio e qualche salto con possibilità di passaggio a lato(sentiero della Madonnina). Si esce dal track su una strada bianca, ultima vera salita, che imboccata a destra riporta sempre con buon fondo e pendenza regolare alla strada di cresta, che a destra porta poco dopo alla seconda discesa, nello stesso punto della prima ma sta volta alla sinistra della strada, un po più trialistica specie sopra, ma poi veloce e con fondo fantastico. Sbucati su strada bianca in discesa verso sinistra, all'asfalto destra e in breve di nuovo al convento. Subito a destra, mulattiera in salita che al cambio di pendenza diventa il sentiero dell'ultima discesa, con tratti da rilanciare nella parte alta e bei ripidoni in basso. Si esce inboccando a destra la strada bianca dell'andata, che divenuta asfaltata ci riporta al parcheggio. Attenzione agli incroci sulla traccia tra le varie discese e risalite, se leggete qui sopra non potete sbagliare.
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Come arrivare al punto di partenza
Da Orbetello si attraversa la laguna, e si parcheggia nella zona della rotonda del bivio Porto Santo Stefano/Porto Ercole(Località Terrarossa). L'itinerario parte in direzione Porto Ercole sulla statale.
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Commenti
nicolai1958
28.10.2021 20:12