300. CARNIA, che spettacolo!!!

Quota di partenza 607m (Cercivento)
Quota max, 1940m (Mte Crostis)
Sviluppo: 60 km
Dislivello: 2400m
Difficoltà: OC – S2/S1
Ciclabilità 97%
Verso orario
Cartografia: Tabacco 1:25.000 – Foglio 9

A questo giro cicloalpinistico sulle Alpi Carniche non manca davvero niente, dai panorami da cartolina ai paesaggi selvaggi in un contesto ambientale alpino e maestoso. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico è soggettivo, dipende dalle capacità. I single-trail sono comunque divertenti tecnici o scorrevoli. Per godere appieno dei contesti paesaggistici è consigliabile dividerlo in due parti dormendo al rifugio Chiadinas (nei periodi di apertura) sotto il monte Crostis.
Partendo da Cercivento, si percorre nella prima parte la classica panoramica delle Vette che sale con pendenze costanti fino sotto al monte Zoufplan. Fino a quota 1500m la strada è asfaltata e poi si trasforma in comoda sterrata fino in cima.
Superati i laghetti dopo 16,5 km dal via, al bivio per il monte Terzo, inizia il traverso che porta al bivio della strada che sale da Ravascletto. In questo tratto (diff. S1) con qualche frangente esposto si incontrerà una frana dove bisognerà portare la mtb in discesa lungo un terreno smosso a tratti ciclabile (circa 10 min.)
Si continua su veloce sterrata lungo la panoramica delle vette e dopo vari sali e scendi si arriva al rif. Chiadinas a quota 1930 dopo circa 29 km dalla partenza.
La seconda parte prevede la salita verso il monte Crostis su CAI 151. A parte qualche breve passaggio si arriva a quota 1940 tutto in sella, sfruttando gli ampi tornanti di una mulattiera. Da qui, volendo, si può proseguire per la vetta per ammirare il paesaggio portando la bici in spalla per altri 100 metri di dislivello, oppure proseguire a sx, come da traccia, fino a ricongiungersi col CAI 151 che scende dalla vetta. I primi metri di questo sentiero si percorrono su traccia erbosa con piccoli tratti esposti (diff. S1). Ricongiuntisi col sentiero che scende dalla vetta si prosegue su trail tecnico a tornanti e poi su prato con tratti veloci, se l’erba non è alta, fino a sella Bioichia (diff. S1/S2).
Dalla sella si scende con qualche tratto gradinato fino alla valle Plumbs (diff.S2) per risalire fino alla malga omonima. Si sale quindi alla forcella Plumbs. Dopo circa 400m pedalabili dalla malga, su CAI 150, si abbandona tale sentiero per seguire la traccia più a valle, comunque non totalmente ciclabile ma più corta (20 minuti a spinta).
Dalla forcella si segue la traccia su sentiero poco frequentato che taglia diagonalmente in saliscendi (diff.S1) fino a raggiungere i ruderi di Casera Floriz in un ambiente selvaggio e alpino. Si svolta a nord, cercando di azzeccare la traccia che abbiamo perso ai ruderi della casera e si scende sotto la Casera Plotta (diff. S2).
Da qui si prosegue lungo il CAI 175 indovinando la traccia nell'erba (diff. S2) e, prestando attenzione a dove si mettono le ruote, si giunge sulla strada sterrata che porta a Casera Collina Grande.
Dietro alla casera parte il single trail tecnico (diff. S1/S2) che porta ai prati della Casera Val di Collina. Si prosegue quindi a dx al limitare del bosco e si intraprende la vecchia mulattiera a fondo naturale (diff.S1) che scende sui tornanti della sterrata che sale dalla strada statale. Si prosegue verso sx in salita fino a raggiungere l’imbocco del CAI 161 (diff.S2) che scende presso la cava e poi brevemente si giunge sulla SS. 52bis.
Dopo un breve tratto sulla statale si svolta a dx con ingresso poco evidente al tornante prima del locale Casetta in Canada e si raggiungono i laghetti di Timau. Si risale di nuovo sulla statale e si scende poco prima di giungere a Timau.
Dall'Ossario ai Caduti di Timau su sterrata passando al fianco del campo sportivo si arriva a Laipacco.
Dopo la cava si prosegue in discesa su veloce forestale passando a fianco alle case Moscardo.
Si attraversa la Statale, si prende il ponte pedonale sul torrente But e si risale brevemente con qualche strappo fino a prendere il sentiero che attraversa il bosco di Museis. Tale sentiero (diff.S1) in mezzo al bosco chiude in modo veloce e divertente questo anello giungendo al paese di Cercivento.




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Commenti

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Pietro.68

12.07.2018 11:21

2400 metri di dislivello mi sembra eccessivo, almeno a guardare il grafico.
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NATYGIGI

12.07.2018 18:21

Ciao Pietro.68, Sia il Garmin che il computer da bici mi hanno dato lo stesso dislivello. Sono 1600m fino a M.ga Chiadinas e poco più di 700m il resto del giro.
Buoni giri.
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Pietro.68

12.07.2018 19:19

grazie. buoni giri anche a te
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Bikerman64

13.09.2018 09:42

NATYGIGI.. mi sapresti, indicativamente, dire i tempi di percorrenza dell'itinerario?!
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NATYGIGI

13.09.2018 16:36

Ciao Bikerman64.
Noi con la dovuta e voluta calma ci abbiamo messo c.a. 5 ore fino al rifugio Chiadinas, mentre la seconda parte è più scorrevole e nonostante il tratto a spinta siamo sulle 3 ore e mezza. Il tutto naturalmente senza soste.

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Bikerman64

13.09.2018 16:45

Ciao NATYGIGI.Quindi indicativamente 8 ore, considerato che sono un po' vecchiotto diciamo 9 ore. Grazie della pronta risposta.

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Inserito da
NATYGIGI
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
11.07.2018
Località
Cercivento (UD)
Regione
Friuli Venezia Giulia
Distanza
60
Dislivello
2400
Difficoltà tecnica
Molto impegnativo
Condizione fisica
Impegnativo
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415
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