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Tour delle meraviglie: Forc. Ambrizzola e m. Pelmo |
Verso di percorrenza: Antiorario
Bici utilizzata: front da 100mm
Presupposto: se accetterete di farvi una mezz’ora abbondante di camminata, questo itinerario sicuramente entrerà a far parte della vostra top-list.
Partenza da Borca di Cadore, i primi chilometri si percorrono su facile ciclabile in direzione Cortina.
In località Acquabona, subito dopo una breve discesa leggermente smossa, si abbandona la ciclabile e si prosegue sulla sinistra andando ad imboccare, subito dopo il ponte, la forestale che conduce al Ristorante Lago Pianozes. Si prosegue qualche metro fino ad imboccare, verso sinistra, la salita asfaltata che, con pendenza importante e a tratti ripida, conduce a malga Fedèra, dove si può godere di un’eccezionale veduta.
Il successivo tratto di salita è tra i più impegnativi che avrete mai percorso, con punte abbondantemente superiori al 30% ma che il cemento rende pedalabili (fino al 2017 era tutta sterrata).
Fortunatamente non è lunga e in un paio di chilometri si arriva al rifugio Croda da Lago.
Volgendo lo sguardo verso sud si scorge il sentiero che, dopo aver fatto il giro turistico del lago, conduce a forc. Ambrizzola (2300m) dove le parole non sono sufficienti a descrivere lo spettacolo che vi troverete ad ammirare 360° intorno a voi… sicuramente uno dei punti panoramici più suggestivi delle Dolomiti.
Si procede quindi sul trail a sinistra, con brevi passaggi a piedi su rocce, dove si raggiunge la quota massima (2350m). La successiva bellissima discesa è parecchio tecnica, da fare attenzione in alcuni tratti di roccia, con qualche brevissimo tratto a piedi, ma nel complesso è spettacolare.
Continuerà così per parecchi chilometri, solo alcuni brevi passaggi richiederanno di scendere dalla bici, finchè si incontrerà la forestale che , verso destra, conduce al rif. Città di Fiume.
Da qui si scende su strada di sassi fino ad incrociare la salita di asfalto che porta al passo Staulanza.
All’altezza del passo, a sinistra comincia l’Anello Ampezzano, che in una decina di chilometri circumnaviga il Monte Pelmo. Non è tutto ciclabile, diciamo un 40/50% con buone doti tecniche (una mezz’ora abbondante a piedi) , ma i tratti che potrete percorrere in sella al cospetto del Pelmo non vi faranno rimpiangere della scelta fatta.
Raggiunto il versante est, si scenderà verso il ghiaione con bici in spalla per poi rimontare in sella qualche centinaio di metri prima della forcella dove sarete in vista del rif. Venezia, che si raggiunge pedalando.
La discesa finale su sentiero 475 è assolutamente imperdibile: NON prendete il 470, banale sterratone pendente, bensì dal rifugio risalite alla forcella, tenete la sinistra seguendo le indicazioni per il 475, attraversando i prati con le mucche. La discesa sul sentiero è eccezionale, non priva di difficoltà, ma è possibile affrontarla completamente in sella.
Arrivati a malga Ciauta la si aggira sulla sinistra per continuare la discesa sul 475, ora non più su sentiero ma su veloce forestale stile bike park.
Il 475, dai 1960m della forcella, finisce 1000 metri più sotto , dove si incrocia l’asfalto che in un chilometro e mezzo riporta al punto di partenza.
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Come arrivare al punto di partenza
Borca di Cadore si trova lungo la strada che conduce a Cortina
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Commenti
lazzaro54
12.07.2019 06:13