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Pontebba, Monte Agar, Val Dogna, Val Saisera, Torrente Fella |
Bici utilizzata: Fat bike allestimento 29+
Un'invito del Cai a partecitare ad un'escursione in mtb sulle alpi giulie stuzzica la mia curiosità così inizio a studiare un percorso. Dal sito di MTB friuli scarico le tracce, acquisto le cartine tabacco della zona e domenica alle 6:00 arrivo a Pontebba dove parcheggio l'auto presso il palaghiaccio. Raggiungo la ciclabile Alpe-Adria ben segnalata e proseguo in direzione di Pietratagliata da dove parte una salita di 1200 mt, dei quali più di 900 su asfalto. Il cielo è coperto, quasi uggioso e le montagne coperte, panorama scarso e salita che diventa monotona. Ai 1700 mt. del monte Agar entro nelle nuvole e tira un venticello freddo, 4°, sono sudato, devo cambiarmi e scendere in fretta. Scendo su facile sterrato e ciottoli, poi incontro ripide rampe cementate che si alternano all'asfalto fino al paesino di Chiout e proseguo per la sella di Somdogna. Il paesaggio è aspro, pareti di roccia e ghiaia sembrano appese al nulla, cascate d'acqua rompono il magico silenzio, non passa anima viva, solo il nastro d'asfalto riconduce alla civiltà; noto sulla destra un invitante sentiero sterrato con indicazione rif.Greco ma la mia traccia tira dritto e io obbedisco, il tempo sembra peggiorare e non voglio incrodarmi; incontro la Casermetta Vuerich del Cai di San Donà, scollino e arrivo al Rif.Greco, panorama scarso, peccato. Mangio qualcosa e scendo raggiungendo la strada, ora sulla lista ci sarebbe la salita al Monte Santo di Lussari, ma ho già accumulato 1800 mt di D+, la stanchezza inizia a farsi sentire e il cielo è sempre più minaccioso, che ci vado a fare l'assù per non vedere un cacchio, a prendere acqua e freddo? alla prossima. Per non scendere su asfalto, decido di seguire esili tracce lungo il greto del torrente, trovando un divertente single track nel bosco che mi riporta verso valle ancora sul greto, lo attraverso trovandomi a pedalare dall'altra parte in direzione di Valbruna su largo sentiero, mi diverto a seguire una pista segnalata per sci di fondo, incontro un paio di guadi,costeggio un torrentello dall'acqua limpidissima e non incontro anima viva ma sono felice perchè riesco ad arrivare sulla statale senza toccare l'asfalto. Cerco all'orizzonte un modo per non percorrere la statale e scovo una traccia che corre in mezzo ad un magnifico prato. Cercando di non rovinare l'erba che probabilmente servirà a far fieno lo attraverso seguendo la scia d’erba piegata lasciata probabilmente da un mezzo agricolo; Ora sono costretto all'asfalto e seguendo la ciclabile ritorno a Pontebba. Lungo il percorso s’incontrano diverse gallerie, è opportuno portarsi un piccolo faretto per segnalare la nostra presenza.
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Come arrivare al punto di partenza
Parcheggio palaghiaccio di Pontebba
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