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Ciclabile Auronzo-Misurina invernale |
Bici utilizzata: Fat Bike
Semplice percorso tabellato, dove le difficoltà sono molto variabili, dipendendo dalle condizioni della pista ciclabile e dal meteo che si trovano.
Venerdì 9 febbraio: ”pronto? buongiorno chiedo informazioni sulla ciclabile auronozo-misurina, è battuta?” Consorzio promozione turistica di Auronzo: “guardi è stata battuta proprio ieri dal gatto”.
Domenica 11 febbraio ore 07:00 Auronzo parcheggio Taiarezze, -9°, entro in un bar e bevo un cappuccino per scaldarmi; esco, indosso le Lake ai piedi, il piumino e parto piano,piano, cercando di aumentare il ritmo per scaldarmi. Le mani sono al sicuro riparate dai BarMitt, la pista è battuta e il morale alto; velocità in aumento, 14,15,16 km/h, è una buona media sulla neve penso e subito faccio dei calcoli, in 3 orette dovrei arrivare a Misurina. Scendo un paio di volte per regolare la pressione delle gomme e mi godo il panorama innevato, sorseggio la pozione magica e proseguo. Fino al bivio per la Val Marzon si corre veloci; all’interno del bosco la temperatura scende drasticamente toccando i -16°, nel frattempo le orme della motoslitta scompaiono sotto una coltre di 10 cm di neve fresca a cui si aggiunge quella scaricata dai pini e la pedalata si appesantisce. Cerco l’agilità ma i pignoni stanno per finire, troppa neve fresca, ora devo scendere dalla bici e rimpiango amaramente di non avere montato il mio fido nate al posteriore.
Giunto in prossimità della vecchia miniera la traccia scompare e nonostante i -14° inizio a sudare, mi spoglio del piumino; ricalcolo, forse arriverò per le 11:00; m’impongo di proseguire fino a Palus San Marco; “hop,hop,hop”,sento una voce in lontananza, una muta di cani traina una slitta e un Musher si ferma per due chiacchere, sarà la prima e ultima persona della giornata. M’informa che avanti è ancora peggio, decido di proseguire, un po pedalo e parecchio spingo, sono le 11:00 e sto per demordere, il morale è sotto i tacchi, quando all’orizzonte nel bianco che più bianco non si può mi sembra d’intravvedere un cartello, decido di stringere i denti e raggiungerlo. Il cartello indica Valbona, c’è una stalla con una splendida radura, passo un ponte di neve sopra un torrentello ghiacciato, la strada spiana, mangio qualcosa, mi riprendo; per bere devo svitare il tappo ghiacciato della borraccia e sorseggio una granatina, anche l’acqua all’interno sta ghiacciando. Voglio arrivare a Misurina, però evitando la ciclabile, così esco sulla statale; le pendenze successive della ciclabile con questa neve si faranno solo a spinta. Mi pappo 3-4 km di asfalto e al bivio per il passo tre croci riprendo sulla destra la ciclabile che spiana, finalmente battuta dal gatto, sembra un biliardo; mannaggia….proseguo fino ai 1760 di quota ma 100 metri prima di arrivare al lago giro la bici, non voglio mescolarmi alla marea di sciatori,turisti,ragazzini con lo slittino per non rovinarmi la giornata….in realtà è una scusa perché sono veramente stanco e penso al ritorno; sono le 12:00 ed inizio la discesa sulla ciclabile innevata, ostica in salita si trasforma in una fantastica e goduriosa discesa; volo, sposto la bici sui 15 cm di neve fresca, vergine, sembra di surfare, fantastico, scendo su due tratti al 15% (ho fatto bene ad evitarli in salita), arrivo a Valbona e da li fino ad Auronzo. La pedalata facilitata da un continuo saliscendi mantiene la Fat ad una buona velocità, che aumenta mano a mano che mi avvicino ad Auronzo e la traccia ricompare, 18-20-24-28 km/h, sono le due del pomeriggio quando raggiungo la macchina.
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Come arrivare al punto di partenza
Auronzo di cadore, parcheggio Taiarezze
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