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SAN BARTOLOMEO (SERLE) LATO SUD - CASCINA DEL COMUNE - ZUF - TESIO DH |
Oggi presentiamo un giro a valenza storica sull'altopiano delle Cariadeghe di Serle: lo dedico a Stefano che mi ha fatto scoprire questa salita diversa molto suggestiva.
Mi permetto Inoltre di aggiungere anche una descrizione di una bellezza unica e rara: il santuario di San Bartolomeo ( o San Pietro in Monte ) in cima al monte Orsino.
Leggetela....ed andateci...perchè merita....
Prima di tutto partiamo da Gavardo piazza del mercato.
Ci dirigiamo verso Marzatica ma salendo dal lato sud.
Occhio alla traccia perchè le varianti non sono tutte presenti ad oggi sulle open.
Giunti alla Casa dei Serlesi proseguiamo verso l'Alpino su asfalto quindi in cima a San Bartolomeo.
Prendiamo un attimo di pausa poi subito le protezioni per affrontare una prima discesa su roccia ben ferma. Giunti al castagno prendiamo il sentiero degli Omber. Up&Down fino alla bocca dello Zuf per poi scendere verso il Tesio. Da qui un ultimo strappo poi inizia il pistino TESIO DH fino a valle.
In pochi minuti saremo alle macchine.
Il monastero di S. Bartolomeo (un tempo chiamato monastero di S. Pietro in Monte), sorge sul monte Orsino, facilmente riconoscibile grazie alla sua forma di cono, a 933 metri.
Il monastero venne fondato nel 1039 dal vescovo bresciano Olderico I, nel bel mezzo di una strategia di controllo e riorganizzazione del vasto e popoloso territorio sottostante il monte, a oriente di Brescia. Al cenobio vennero conferite molte terre, ma anche boschi, fortificazioni e privilegi che spesso furono all’origine di contese secolari con le comunità locali (fra cui Vallio Terme).
Evidente simbolo del potere vescovile, il monastero non fu situato casualmente sulla vetta dell’Orsino che, per la sua altezza di quasi mille metri e per la singolare sagoma conica era nettamente distinguibile anche a molti chilometri di distanza.
All’inizio del XIII secolo l’edificio si trovava in condizioni deplorevoli, tanto che, sia il Vescovo di Brescia nel 1213 che il Vescovo di Trento nel 1218, concessero indulgenze a chi avesse fatto elemosine per il restauro della chiesa. Si sa inoltre che, in quel periodo, il monastero ospitava un abate, otto monaci, vari chierici ed il personale addetto. Nel Trecento ne venne sancito in maniera definitiva l’abbandono da parte della comunità monastica che dovette trasferirsi nella Domus monastica di Nuvolento.
Ben presto, persa ormai l’originaria funzione di controllo sul territorio svolta dal monastero, la comunità chiese al Vescovo nel 1347 di trasferirsi a Brescia e fu soddisfatta con l’assegnazione di una nuova sede.
Dal 1446 il monastero sul monte fu assegnato ai Canonici Regolari di S. Giorgio in Alga di Venezia. I nuovi occupanti ristrutturarono radicalmente l’antico monastero, ricostruendo in forme più modeste la chiesa ed erigendo nuovi edifici su vari piani.
Dal 1672 il monastero di S. Pietro in Monte ed i terreni attigui divennero proprietà delle monache del monastero di S. Maria degli Angeli di Brescia.
A seguito delle soppressioni d’epoca napoleonica, nel 1801 Pietro Braga di Brescia “acquistò dal governo i monti ed i boschi di proprietà del soppresso monastero degli Angioli” e ne acquisì quindi i diritti.
Nel 1890 il comune di Serle acquisì la proprietà degli eredi e nel 1907 venne eseguito un intervento di restauro sulla struttura, che comportò l’abbattimento di gran parte degli ambienti che formavano il gruppo ovest, addossati all’abside della chiesa e, contemporaneamente, l’edificazione di nuovi locali a nord. Il monastero assunse così l’aspetto che tutt’ora lo caratterizza.
L’8 marzo 1930, l’Amministrazione Comunale deliberò la “cessione gratuita perpetua, a favore della fabbriceria parrocchiale di Serle, del santuario denominato S. Bartolomeo e delle sue adiacenze, situato sul monte Orsino”. La parrocchia è quindi l’attuale proprietaria dei beni.
Del complesso edificato romanico, che occupava per intero la cima e parte dei versanti del rilievo, rimanevano fino alle recenti ricerche poche tracce e scarse notizie nelle fonti scritte.
Per ragioni di sicurezza e comodità, il monastero e la chiesa, già pericolanti, furono completamente ricostruiti in forme ben più modeste a partire dalla metà del XV secolo.
Dopo l’edizione nel 2000 dei documenti medievali dell’archivio monastico, la parrocchia di Serle ed il comitato di S. Bartolomeo hanno promosso un progetto di risistemazione della chiesa e di valorizzazione del sito che tuttora è in corso. In tale iniziativa hanno avuto un ruolo primario le ricerche condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, con la valida collaborazione del volontariato locale, tra il 2000 ed il 2003 nell’area della chiesa e in altri luoghi del pianoro.
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Testo tratto dalla tesi di Francesca Emer: ” LA VALORIZZAZIONE DELL’ALTA VALLE DEL GARZA, DELLA VALLE DEL VRENDA E DELL’ALTOPIANO DI CARIADEGHE
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GIRO CONSIGLIATO PER MOUNTAIN BIKE ALL MOUNTAIN O ENDURO
BUONA PEDALATA
GIULIEN
MTB ALL MOUNTAIN BS
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Come arrivare al punto di partenza
GAVARDO (BS) - PIAZZA DEL MERCATO
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