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Dezzo Vivione Sellerino Passo del Gatto (alternativa valle del venerocolo) |
Erano anni che non percorrevo il passo del gatto; cercando un percorso che mi permesse di percorrere la mulattiera militare in discesa, anziche in piu o meno totale portagein salita dal passo del vivione, ho individuato la salita dal passo del Sellerino.
Ecco quindi questa variante che fino alla malga Sellerino a 1921 m e interamente pedalabile; poco da dire sulla salita al passo del Vivione; consiglio di passare per Azzone e raggiungere Schilpario su percorso poco trafficato); la salita al passo e morbida un piacere nelle giornate di inizio autunno con poco traffico e colori caldi); dal passo si perdono quasi 300 m di dislivello da recuperare su sterrata nella bella valle del Sellero dominata da una piacevole cascata che con vari balzi supera 100 metri di altezza.
Da malga Sellerino sono circa 500, metri di portage (1,15 ora senza soste) di cui la prima parte per pratoni in un circo di montagne tra le quali si trova il passo da raggiungere; gli ultimi duecento metri di dislivello sono ripidi; raggiunto il passo lo spettacolo sulla parte bergamasca e notevole con i laghi di Venerocolo sullo sfondo e i laghetti di San Carlo alla base del passo.
Poco ciclabile la discesa, dopo poco incrocia la mulattiera militare che porta al passo del Gatto;
si svolta a sx: è un lungo traverso teoricamente pedalabile, ma peggiorato negli ultimi anni per vari smottamenti.
Si arriva quindi all’intaglio del passo del Gatto; da qui l’aspettativa di una bellissima discesa paesaggisticamente ma discretamente pedalabile è stata purtroppo delusa; la prosecuzione dal passo del gatto nello stato attuale della mulattiera (fine luglio 2017) è prevalentemente a piedi; inoltre gli smottamenti che hanno interessato la mulattiera rendono la bicicletta un ostacolo per una prosecuzione senza rischi; sconsiglio di procedere da soli; il passaggio delle biciclette in alcuni passaggi esposti è utilissimo
In sostanza una discesa adatta a chi proprio si è fissato nel volerla fare. Fino a quota 2250 si scende in sicurezza sulla mulattiera, più a piedi che in sella, ma quando inizia il traverso della parete rocciosa che porta a 2150 i passaggi esposti sono diversi, privi di catene e laddove c’erano sono rotte ed inutilizzabili.
A piedi è un percorso da escursionista esperto ma con la bici e più complicato. Se si prosegue si arriva seguendo la mulattiera e la deviazione che taglia il prato nella parte soprastante il lago di origine glaciale di Valbona, prima nei pressi malga Gaffione e poi finalmente in sella in pochi minuti al passo del Vivione da cui inizia la discesa al punto di partenza.
il rientro previsto, ma non fatto per il tramonto oramai avanzato, da malga sellerino ai laghi delle valli per circa 150 metri di dislivello in salita e la discesa su sentiero a schilpario ciclabile soprattutto nella seconda parte nel bosco con ampi tornanti e fondo discreto premette un divertente percorso su schilpario.
Detto quanto sopra per potere effettuare un anello comunque interessante e riducendo sensibilmente i rischi della discesa, consiglio superato il passo di Sellerino di raggiungere la mulattiera e proseguire in senso opposto fino al passo di Venerocolo (in sella ma con uno strappo in salita a spalla); da qui la mulattiera non presenta i medesimi pericoli del precedente percorso, ma va fatta con attenzione.
E' un percorso bellissimo interamente su mulattiera militare, sicuramente adatta a chi ha notevole predisposizione alle discese tecniche, almeno fino al ponte a quota 1600; per i meno predisposti l’alternanza tra tratti in sella e a piedi non costituisce un grosso peso Il contesto e comunque bellissimo e selvaggio;
Dal ponte la mulattiera è inerbita e, salvo qualche tratto, è pedalabile fino allo chalet del Vo a quota 1100; da li a Ronco su asfalto inizia il ritorno al punto di partenza
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Come arrivare al punto di partenza
da angolo terme o dal passo della presolana raggiunto dezzo, al bivio per azzone si trova qualche parcheggio
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Commenti
rajo1971
04.08.2017 08:01
Avevi a disposizione tre delle più belle discese delle Orobie (dal Veneroccolo, dal Tagliaferri e dal Belviso verso la diga del Gleno) e hai scelto l'opzione peggiore:)
A parte gli scherzi, penso comunque tu debba correggere la traccia allegata in quanto include la discesa dal Veneroccolo che, mi sembra di capire, tu non hai fatto.