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Lacona - Capoliveri - Monte Calamita - Porto Azzurro - Lacona |
Si parte da Lacona percorrendo la SP30 che porta a Capoliveri, arrivati ad uno spiazzo/parcheggio (in stagione c'è anche un bar ambulante), si lascia la strada e si prende un sentiero che scende al quartiere Norsi, che è una zona piena di casette e villette di villeggiatura. Percorrendo via Norsi ci si porta a Lido di Capoliveri fino a sbucare nella SP26, un centinaio di metri di provinciale quindi si volta a destra e ci si allontana dal traffico.
Percorrendo strade interne, si giunge al Santuario della Madonna delle Grazie (niente di particolare) quindi si sale fino a Capoliveri lungo la strada asfaltata.
Giunti a Capoliveri si prende via Luperini o comunque si seguono le indicazioni verso il monte Calamita o loc. Ripalte. La strada, inizialmente asfaltata poi sterrata, è percorsa che da macchine e moto = si mangia un po' di polvere, comunque il panorama che si vede è veramente bello.
Arrivati ad una curva, sulla destra troverete un cartello in legno che indica il percorso della "Legend", se vi piace la discesa tecnica imboccatela vi porterà a Innamorata; altrimenti si può prendere la stradina che costeggia la via principale che comunque vi porterà allo stesso punto.
Ritornati a quota del mare si prosegue seguendo la strada asfatata che è pianeggiante fino al parcheggio della spiaggia (qui la traccia è un po' pasticciata, perchè ci siamo addentrati lungo un sentiero che si è visto non percorribile in bic) e poi brutalmente si alza per farvi riprendere la quota persa prima (+100 di dislivello).
Arrivati in prossimità di un residence si lascia la strada e si imbocca una stradina sterrata su cui, una volta, passava la ferrovia, bene ora ci si può considerare ufficialmente dentro il comprensorio del monte Calamita. Seguendo le indicazioni della "Legend" arriverete a quello che resta della Miniera del Vallone, una zona abbandonata, deturpata, ma piena di fascino e colorata, dove non ci si può non fermare.
Seguendo la strada principale si riprende a salire e dopo 4 tornanti si prende a sinistra in modo da salire alla Rimessa del M.te Calamita percorrendo altre zone ricche di fascino.
Arrivati alla rimessa si sono delle macchinette con bibite, acqua e caffè, nonchè i servizi igienici.
Dopo una breve pausa riprendiamo e imbocchiamo la strada che parte giusto di fronte al cancello della rimessa, la strada ha una sbarra che solitamente è aperta. Salendo si arriva ad un'altra cava/miniera, la si attraversa e poi si ridiscende alla strada principale che deve essere percorsa fino a superare la tenuta delle Ripalte.
Proseguite ora seguendo le indicazioni della "Legend".
Lungo il percorso abbiamo fatto un deviazione per andare a vedere il laghetto dei "Sassi neri", un lago che si è formato sul buco di una cava abbandonata e che è vicinissimo al mare. Il lago non è balneabile, ma il mare sì e l'acqua è limpidissima... noi ne abbiamo approffitato per toglierci la polvere accumulata nel percorso.
Si è ora ufficilamente fuori dal comprensorio delle miniere, nel senso che ora il panorama ritorna "normale", la strada rimane sterrata, ma il fondo è compatto, la carreggiata ampia.
Ci spingiamo fino al forte Forcado (non visitabile perchè di proprietà della Marina) e seguendo un sentiero in mezzo al bosco si giunge (a piedi nell'ultimo tratto) ad un litorale.
Il resto della strada non ha bisogno di descrizione, serve solo per raggiungere Porto Azzurro che è il punto di arrivo del giro.
Prima di tornare a Lacona lungo la strada principale, vale la pena di percorrere la passeggiata Carmignati, oltre alla vista del mare si percorrono i bastioni della ex-fortezza Longone poi convertita a penitenziario.
Il ritorno a Lacona non ve lo spiego, pestate sui pedali e vedete di farlo nel minor tempo possibile, pensando allla birretta che si scolerete una volta appoggiata la bici.
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Commenti
AndrewMcEyes
29.06.2017 18:12
Noi abbiamo delle bici da trail/am/enduro, il percorso è abbastanza tecnico oppure tutto da xc? Grazie