Giro dell'Alto Vergante: Monte Cornaggia



Uno dei tanti giri che si possono fare nell'Alto Vergante con arrivo alla cima dell'anonimo Monte Cornaggia ma dal panorama suggestivo a 360° sul Lago Maggiore, i laghi del varesotto, il Monte Zeda, i due fratelli maggiori dopo il Cornaggia: il Monte del Falò (secondo me il più bello) e il più famoso Mottarone.
Non mancano viste in lontananza verso la zona del Cusio: Madonna del Sasso, un piccolo scorcio del Lago d'Orta e nelle giornate limpide il massiccio del Monte Rosa.

Un tour che ho voluto creare e dedicare ai biker con doti fisiche e tecniche "Medie" (come mia moglie Claudia che in questo tour mi ha dato grandi soddisfazioni per la sua crescita in MTB), ma che non vogliono rinunciare a piacevoli pedalate nei boschi, con passaggi in alcune piccole località e conoscere un pò meglio il territorio.

A Claudia questo tour ha regalato notevoli soddisfazioni a livello personale (mi ripeto: sta "crescendo" bene), oltre alla bellissime viste in una zona collinare compresa tra i due laghi.
E a voi?

Non vi resta che provarlo... convinto che sarà un bel giro nell'Alto Vergante.

Alcuni tratti (corti) in salita e discesa, magari per i meno dotati saranno da fare con bici al fianco, ma trattandosi di "poca roba" non tolgono nulla alla piacevole pedalata.

Unico tratto veramente a spinta/portage è la salita al Monte Cornaggia per le sue pendenze, ma trattasi di circa 10/15 min.

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Qui il video-racconto della pedalata di oggi: https://youtu.be/bI5timGoZao

Qui la traccia in 3D: http://doarama.com/view/1394405

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black": https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw

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Il tour nel dettaglio:
Partiamo da Invorio seguendo le chiare indicazioni stradali per l'Alto Vergante in direzione di Invorio Superiore, Silvera e Colazza.
A Colazza si gira a sx su Via Molino salendo su corta e ripida strada asfaltata che termina nei pressi dello Stadio del Ghiaccio.
Da qui si prosegue su sterrato passando per il vecchio lavatoio e proseguendo nei boschi sull'F1 fino a Fosseno, dove una cortissima deviazione ci fa già intravedere il Lago Maggiore (siamo già in Alto Vergante).
Si continua su sterrato passando per Poggio Radioso e proseguendo sull'H2 fino all'Alpe Airola: questo è il tratto più duro della salita, dove si alterna qualche ripida mulattiera e terreno smosso (pendenze medie dell'8,2%).
Continuando nei boschi sull'H2, bisogna poi fare attenzione a una traccia erbosa in falsopiano che si stacca sulla sx (nei pressi del segnavia 108) e che poco dopo diventa ben più evidente.
Ora la piana si apre e si iniziano a vedere i bellissimi panorami che ci circondano.
Si continua su questo sterrato passando per una baita dove ci sono tre cani: due legati, mentre quello libero "abbaia ma non morde".
Passata la baita, si entra nel bosco per uscire poi nuovamente nei prati fino a raggiungere una recinzione che bisogna oltrepassare per congiungersi allo sterrato/tagliafuoco principale (in realtà bisognerebbe rimanere sulla tagliafuoco già da prima della baita, ma bisogna perdere quota e poi riguadagnarla).
Ora abbiamo intercettato il V0 (o Dorsale del Verbano, o Sentiero Dorsale "V" che terremo fino alla fine) raggiungendo la deviazione a sx per il Monte Cornaggia meta del tour di oggi.
Trattasi di anonimo montarozzo, ma dai grandiosi panorami: il "fratello minore", lo definisco io, del Falò e del Mottarone.
Scendiamo ora dall'altro versante: io in bici su discesa abbastanza impegnativa e tecnica e Claudia con bici al fianco, raggiungendo il Giogo del Cornaggia.
Dal Giogo del Cornaggia continuiamo sul V0 passando sotto al Toriggia fino a Cappella del Vago, crocevia di numerosi percorsi.
A Cappella del Vago proseguiamo prima in piano e poi in discesa, facendo una corta deviazione per Cassano, da dove si ha una pregevole vista verso il Cusio e il Monte Rosa.
Ritorniamo a prendere il V0, passiamo per Pecorino, riprendiamo i boschi fino a raggiungere la bella chiesa della Madonna del Barro, con bei prati ombreggiati per una sosta rigenerante.
Da qui ora non resta che scendere ancora su divertente larga sterrata fino a raggiungere nuovamente Invorio.

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

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Commenti

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Ibo

24.08.2017 14:36

Caro Black Devil, complimenti anche per questo itinerario, per la maggior parte ben pedalabile, con tratti divertenti e magnifici scorci paesaggistici. Purtroppo, per almeno 6 km dopo il monte Cornaggia, le strade sono state letteralmente devastate dagli acquazzoni, sia in salita sia in discesa, così che qualche tratto risulta difficilmente pedalabile, più faticoso (condizione fisica MEDIO/DIFFICILE) o molto meno divertente di quel che potrebbe essere.
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Checco55

31.01.2018 15:58

bel giro; ma il Doorama riporta che ci avete messo più di 5 ore, non 3 . Non vi siete fermati per più di due ore . Com'è ?

Checco
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Black Devil

31.01.2018 16:56

Tempo totale: 5h 08m, pedalato 3h 05m, sosta 2h 03m (che è la somma cumulativa di tutte le soste durante l'itinerario).
Visto che era una pedalata "turistica" in cui ho portato mia moglie a scoprire il Cornaggia, ce la siamo presa comoda...
Prima di tutto il piacere nell'esplorare e far conoscere nuovi territori (a chi non ci è mai stato), che è lo scopo principale delle mie proposte.
E allora ben venga pedalare a ritmo slow: di solito è un tour che percorro in circa 2 ore e mezza.
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claudio.monaco

04.06.2018 18:57

Fatto ieri con mia moglie e con le elettriche; giro molto bello e la salita al Barro da turbo ed equilibrio. Peccato la vista un po' fosca ma ci torneremo in una giornata tersa. Per chi lo fa sappia che mancano punti di ristoro perché non si attraversano centri abitati (si lambisce poco dopo Fosseno ma non si è ancora stanchi ed accaldati) e che i tre cani ieri erano solo due e legati ma non sembravano gradire il nostro passaggio; forse è meglio stare sulla principale ed aggirare la baita. Giro di ben poca difficoltà tecnica ma molto appagante, si sta nel verde dall' inizio alla fine. Si passa anche dove iniziano i trails dei Lupi e delle Volpi e volendo una divagazione la si può fare (conoscendoli). Con l'elettrica una goduria. Promosso.
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claudio.monaco

04.06.2018 18:58

Scusa volevo dire la salita al Cornaggia...
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dacu71

19.08.2018 00:40

Fatto oggi è mi sono divertito molto. Faccio i complimenti alla moglie di Black perché si tratta di un giro abbastanza impegnativo. Il passaggio di fianco alla baita con i cani mi ha lasciato qualche timore sul fatto che si possa passare di lì. Poco prima infatti ci sono alcuni cartelli di proprietà privata e divieto di accesso. Per il resto splendidi punti panoramici e discese divertenti.Grazie Black.
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Black Devil

19.08.2018 07:18

Grazie a te per averlo condiviso e grazie anche dalla "Santa Donna". Ciao.
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daneel67

17.06.2019 10:35

Fatto ieri, proprio un bel giro! Salite lunghe ma fattibili da tutti, e discese non troppo tecniche, anche se lasciando i freni si va forte. Occhio agli incroci con chi frequenta il bike park. La salita al Cornaggia l'ho fatta a piedi, quei 300mt sono impossibili per me. :)
Ho modificato la traccia in modo da evitare la baita con i famosi cani, visti i feedback. :)
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danilo.franchino

03.12.2019 15:04

Ciao Black secondo te è fattibile in questi giorni visto il meteo dei giorni scorsi? Grazie in anticipo e più vedo i video con la santa donna e più mi sembra di vedere me e la mia di santa donna ahah...
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Black Devil

03.12.2019 15:28

Grazie Danilo per gli apprezzamenti sempre graditi.
Penso non troverai particolari problemi, visto che si svolge prevalentemente su poderali e tagliafuoco. Il fango comunque ti farà compagnia.
Buon giro allora.

Infos

Inserito da
Black Devil
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
06.06.2017
Località
Viale Europa, 24, 28045 Invorio NO, Italia
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
3 ore
Distanza
31.0 km
Dislivello
832 mt.
Difficoltà tecnica
MEDIO
Condizione fisica
MEDIO
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