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Wild Barbeston 2482 m |
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.
Ottimo itinerario di Cicloalpinismo che racchiude in se tutte le caratteristiche essenziali della disciplina: avvicinamento a pedale, Portage remunerativo, Panorami, Wilderness e lunghe discese tecniche e divertenti (volendo c'è anche un po' di interessante storia
http://www.regione.vda.it/territorio/territorio/geositi/valmeriana/default_i.asp).
Comodissimo start dalla stazione di Chatillon, a Pontey si comincia la lunga salita pedalata praticamente tutta off road con pendenze a tratti impegnative. La zona è stupenda e ben protetta, pur partendo da quota padana, dalla calura grazie all'esposizione e all'ombra offerta dal fitto bosco che si attraversa. Dopo 3 ore di sano pedale la strada termina a Valmeriana 1800 slm. Chi non volesse cammellare potrebbe già godere di ottime e conosciute discese già da qui. Il sentiero parte appena dietro l'alpeggio e con qualche sali scendi per lo più a spinta si ricongiunge a quello precedentemente ignorato dalla poderale un centino più sotto.Immersi nella pace e tranquillità tra boschi e natura stupenda e incontaminata si attraversa anche a pedale il Pian della Violetta fino a portarci all'attacco del Colle Valmeriana (ovviamente si trascura la deviazione a destra x il colle Geron) con scorci notevoli sulla vicina Cima Nera. Qui la traccia non segue fedelmente il sentiero perchè lo abbiamo trovato in parte svalangato ma da metà giugno in poi non ci sono problemi essendo ben tracciato ed evidente. Con 300 m di dislivello in totale Portage d'Antan si atterra al Passo dove la vista spazia sulla valle centrale e soprattutto sulla opposta valle di Chalamy. Non resta che un ultimo duecentino sempre con comodino al seguito e la cima sarà conquistata. Non è una quota Himalayana ma la posizione è strategica e il panorama totale.
Discesa. Guadagnato il cimotto adiacente alla vetta vera e propria parte il festival del tecnico con una spettacolare sezione in cresta molto impegnativa, lenta e divertente. Più avanti dove la pendenza della cresta si fa via via inferiore la ciclabilità si riduce e a tratti si azzera a causa della conformazione del terreno roccioso ma dove si riesce a stare in sella si apprezza ancora di più l'unicità del luogo. Cosi tra un monta e cala si giunge alla bocchetta senza nome del monte Lyan dove prendiamo a sx per rientrare sul versante n-ovest lungo il sentiero 2 molto esigente, ripido, a tratti roccioso con tornanti stretti e al limite (un paio anche oltre). Sono solo 300 m D- fino a Thoule ma visto l'impegno richiesto sembrano il triplo. Una esaltante scapicollata. Da qui in poi le cose si semplificano ma il godimento rimane sempre inalterato fino a valle sempre su ST di prim'ordine. Occhio solo alle deviazioni a sx non molto evidenti a Biolasse 1600 slm prima e a Cretaz Chardon 1450 slm dopo. Di particolare pregio il traverso fino al torrente Molinaz e l'infinito finale che ci scodella fino alla macchina senza perdere neanche un metro di dislivello banalmente.
In sintesi una grande itinerario destinato a diventare un classico della VdA anche grazie alla facilità di accesso per chi arriva dalla Cotolettaland.
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Commenti
Black Devil
03.06.2017 21:36
Con voi non mi resta che mettere solo le gambe sotto al tavolo e brindare con una buona e fresca birra alle vostre mirabolanti avventure ;-)