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Su e giù per il monte Ricco |
ATTENZIONE: si sconsiglia vivamente il percorso dalla fine della primavera a tutta l'estate. Alla base del colle tutti i sentieri dell'itinerario sono chiusi dalla vegetazione (rovi, ortiche, robinie) e si rischia come minimo di uscirne belli graffiati, oltre a non godersi le discese.
4 salite, 4 discese. Si risale su asfalto e si scende percorrendo ogni volta un sentiero diverso. Si passa dalla strada forestale larga ma scassata nella quale mollare i freni, al singletrack chiuso nella vegetazione, tortuoso e pieno di sorprese. Non mancano un paio di punti che potrebbero mettere in crisi più di qualcuno: una serie di tornanti su un versante ripido disboscato di recente e un canalone che è sempre malmesso a causa del passaggio delle moto.
Per chi non fosse pratico del Ricco, consiglio di seguire attentamente la traccia perchè ci sono parecchi sentieri ed è piuttosto facile perdersi.
Bici consigliata: trail bike o AM. Le crosscountry girano comunque bene, canalone scassato a parte, dove si troveranno parecchio in difficoltà.
Discesa 1: si parte dalla cima del colle. Il punto più critico è poco sotto la metà della discesa, quando si entra in un canale in terra molto scavato, che può essere messo anche piuttosto male nel caso in cui siano passate le moto. Il fondo è in parte terra e in parte roccia. Il tratto difficoltoso è di circa un centinaio di metri, dopodichè il terreno migliora significativamente.
Discesa 2: Si parte dall'anello alto del colle. L'attacco della discesa è piuttosto nascosto. Si intravede la traccia che si stacca sulla destra, in corrispondenza di un alberello rinsecchito lasciato come riferimento. I primi metri sono piuttosto smossi, ma subito dopo inizia la traccia pulita. 6 tornanti divertenti. Al termine della prima parte della discesa il sentiero sale a sx in corrispondenza di un quadrivio. Scalate per tempo il rapporto per non piantarvi! Si segue il singletrack in bel saliscendi, si passano un paio di alberi caduti che costringono a scendere di sella, fino ad arrivare, di lì a poco, in un tratto completamente disboscato. Qui parte, sulla dx, una delle sezioni più impegnative del percorso: una serie di tornanti sul ripido che portano all'anello basso. Da qui si prosegue a sx, seguendo la tagliafuoco che diventa in breve un bel singletrack in saliscendi. Si prosegue per circa un chilometro, restando sempre sul sentiero principale, fino a quando non si incrocia una traccia che, scendendo da sx prosegue in discesa a dx. Si scende decisi, su fondo in parte roccioso e su una sterrata che si allarga quasi subito. Occhio al primo tornante a dx: si arriva molto veloci e la traccia pare continuare dritta nel bosco. Si scende, con qualche tratto pianeggiante da rilanciare, fino ad arrivare ad uno slargo dove il sentiero si biforca. Prendere a sx e seguire il sentiero che arriva fino all'asfalto.
Discesa 3: la più bella dell'itinerario. Il percorso si snoda prima sul lato nord, con un paio di tratti da rilanciare, portandosi poi sul lato sud girando attorno al colle. Prestare attenzione all'ingresso del sentiero finale, che si stacca sulla dx partendo dall'anello del monte castello.
Qui il sentiero si stringe, diventa più accidentato e presenta 4 tornanti. Il primo è dopo circa un centinaio di metri: occhio che il sentiero pare proseguire dritto ma bisogna girare a destra!
Tornantino a sx sul ripido, impegnativo sul bagnato, e successivo tornante a dx, da affrontare lentamente perchè molto chiuso. Si prosegue, sempre su singletrack, finchè, dopo una curva scavata a sx e una S nella quale si passa sotto un albero (si potrebbe proseguire anche a dx, in salita) la traccia diventa più accidentata, con qualche scalino di roccia e un passaggio in canaloncino ripido e successiva compressione che sono molto divertenti. Curva a dx su torrentello, fondo misto terra e sassi mossi, dritto finale e si esce su un prato. Si segue la strada sulla dx fino ad arrivare all'asfalto.
Discesa 4: si gira alla casa rossa, si passa la statua dell'ercole, al bivio a dx in leggera salita. Quando il sentiero inizia ad impennare sulla sx parte un singletrack seminascosto. Si prosegue fino ad incontrare l'anello che porta al monte castello. Rapido sx-dx e si prende un altro singletrack che parte qualche metro più sotto. Qui c'è ancora un po' da pulire, consiglio di moderare la velocità perchè la vegetazione è ancora piuttosto rigogliosa. Si incrocia il canalone della discesa 1 e si prosegue in bel falsopiano. Prestare attenzione quando si inizia a scendere e il sentiero diventa un po' più ripido e scavato. C'è un tornante a gomito a sx che si vede pochissimo. Si prosegue sempre su singletrack in mezzo a cespugli bassi che chiudono la visuale, richiedendo una guida molto attenta. Tornantino a dx e tratto finale, un po' più mosso, con un paio di compressioni molto divertenti quando si esce dalla zona dei cespugli. Quando il sentiero si apre, si prende a dx verso la cava, seguendo facilmente la traccia GPS. Da un po' di tempo si svolgono allenamenti di softair e sono presenti cartelli di avvertimento. Mai avuto problemi, ma prestate comunque attenzione.
Buon Giro!
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Come arrivare al punto di partenza
Si parte dal parcheggio del cementificio di monselice. L'area è riservata al cementificio e durante la settimana è meglio parcheggiare alla vicina stazione dei treni (200 metri di distanza).
Cartina
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