Itinerari Mountain Bike

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Vergante: sulle tracce dei Lupi del Cornaggia

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Territorio votato alla pratica della MTB, il Vergante da qualche tempo è oggetto di grandi lavori di manutenzione dei sentieri grazie all’opera dei “Lupi del Cornaggia”, che operano nell’area di Colazza/Fosseno e delle “Volpi d’invò” che invece operano nella zona di Invorio/Monte Barro. Recentemente sono state aperte dai Lupi quattro linee di discesa dalla dorsale vergantina verso Colazza che – pur non essendo particolarmente impegnative – strizzano l’occhio agli appassionati di enduro e a chi cerca un po’ di adrenalina. L’itinerario che propongo è soltanto uno dei tanti possibili ed ha lo scopo di far percorrere tutte e quattro le tracce dei “Lupi” con la piacevole variante della salita al Sass del Pizz, assolutamente meritevole per lo splendido panorama che si gode dalla sommità verso l’intero bacino del Lago Maggiore. Nulla vieta comunque – cartina alla mano – di sbizzarrirsi alla ricerca di percorsi più lunghi e impegnativi che possono spingersi un poco più a nord raccordandosi con l’area del Mottarone. Visto il fitto reticolo di sentieri/sterrate che coprono la zona diventa ovviamente difficile descrivere nei dettagli l’itinerario: la traccia GPS allegata vi sarà indispensabile se non siete pratici della zona, soprattutto per l’individuazione della partenza dei trail, attualmente non segnalata da alcun cartello.
Partenza da Colazza (ampio parcheggio nel piazzale del Municipio) affrontando subito la ripida salita che porta alla chiesa parrocchiale in posizione dominante sull’abitato. Fiancheggiando il muro perimetrale del cimitero si giunge ad un bivio nei pressi di una cappelletta: si prende a sinistra (indicazioni E2/E3) lasciando ben presto l’asfalto a favore di un’ampia strada sterrata che risulta a tratti molto sconnessa e fangosa. La si segue fedelmente ignorando i due bivi che si incontrano con i segnavia E3/E2, evidentemente non pedalabili in salita. Da segnalare una variante recentemente aperta che consente di evitare il tratto più duro della salita: la si prende sulla destra subito dopo una evidente e grande pozza d'acqua che invade la carreggiata: Alternando dure rampi a tratti più rilassanti si giunge nei pressi di una centrale di diramazione del gasdotto: da qui in poi la carrabile risulta ben manutenuta e porta senza possibilità di errori alla Cappella del Vago, importante crocevia di itinerari e punto di partenza a sud del sentiero dorsale “V”. In dolce salita e piacevole ambiente boschivo si risale alla volta del Monte della Guardia, prestando attenzione poco oltre il bivio per il sentiero E3 sulla destra al punto di attacco del primo sentiero, “Lòzio”,
La prima parte è più ripida e molto veloce, fondo di terra compatta; a seguire si percorre una parte intermedia lenta e tecnica in cui le piante più diradate permettono ad una fitta erba di crescere, il fondo è roccioso.Dopo una ripida, ma breve diagonale si attraversa un ruscello e si risale per circa 50 mt; qui inizia la parte bassa del sentiero, più scorrevole e con pendenze ridotte. Successivamente il sentiero si congiunge con il CG Classico e si sbuca sulla gippabile percorsa in salita: la si attraversa per imboccare a poche decine di metri l’evidente prosecuzione del trail che con un ultimo divertente e filante percorso raggiunge Colazza nei pressi del Palazzo del Ghiaccio.
Si percorre la strada sterrata pianeggiante che porta nuovamente al primo bivio incontrato dietro alla chiesa, proseguendo ora in direzione nord verso Fosseno. Lasciate le ultime case in località “La Rana” si segue a grandi linee il tracciato di servizio del gasdotto, badando ad un certo punto ad un evidente sentierino che si stacca sulla sinistra e che con divertente percorso conduce alle porte di Fosseno, più precisamente al grande lavatoio. Da qui sulla circonvallazione si sbuca sull’ampia sterrata che porta alla località Poggio Radioso: fatte poche centinaia di metri in corrispondenza di un ampia radura affrontiamo ora l’erta salita al Sass del Pizz seguendo sulla sinistra le indicazioni relative (sentiero F6). Il fondo è ottimo ma le pendenze sono severe, soprattutto nell’ultimo tratto che porta alla vetta di questa collinotta, sovrastata da una grande croce di ferro: è uno dei più bei punti panoramici dell’intero Vergante, ideale per una sosta rigeneratrice.
Lasciato il Sass del Pizz si continua a risalire affrontando due brevi rampe non pedalabili: il sentiero F5/F7 condurrebbe alla dorsale, ma lo si abbandona ben presto quando si incrocia a sinistra un bivio (sentiero F2) che dopo un primo tratto in discesa sconnesso raggiunge l’attacco della seconda parte del trail “la Traccia del Lupo” . Il sentiero è caratterizzato da alcuni punti con compressioni impegnative e salti solo per utenti con ottime capacità di guida (tutti i salti sono comunque segnalati ed aggirabili). Il sentiero termina sulla gippabile F4 poco sopra il lavatoio di Fosseno.
Si risale sull’F4 (tratti spesso fangosi) alternando ripide rampe a tratti più rilassanti sino ad un incrocio di senteri posto nei pressi della partenza della traccia del Lupo (sentiero F2). A scelta si può velocemente guadagnare la dorsale proseguendo su F4 con un’ultima e feroce rampa oppure –nei pressi del bivio succitato – proseguire in dolce discesa lungo F2 con divertente e veloce saliscendi sino ad incontrare il bivio per F3 e risalire su quest’ultimo verso la dorsale. (questo è l’alternativa riportata sulla traccia GPS allegata)
Guadagnata la dorsale non resta che seguirla in direzione sud contornando le pendici del monte La Guardia su piacevolissima forestale sino ad incontrare gli steccati in legno che delimitano l’area dell’alpe verdina. Poco oltre nei pressi di una svolta si arriva all’attacco dell’ultimo trail di giornata, il “CG”.
Si tratta di un sentiero senza grosse difficoltà, molto scorrevole e divertente tutto su fondo di terra compatta.Vi sono numerosi salti tutti di piccole dimensioni, da affrontare comunque a velocità controllata e con attenzione. Ad un certo punto dopo una divertente sezione guidata si giunge ad un bivio: a destra si continua sul “CG classic” incontrando ben presto il sentiero Lòzio, a sinistra invece si prosegue sulla variante “CG La Rana”; il sentiero con diverse sponde naturali aumenta di pendenza, si incontrano alcuni passaggi su roccia, pietre smosse e alcuni passaggi su pendenze più impegnative. Un ultima divertente sezione tutta da guidare porta alla fine del trail in località “La Rana” da cui si scende velocemente a Colazza.
In tutto abbiamo collezionato circa 800 metri di dislivello diluiti in 22 km. Un caloroso ringraziamento a tutto lo staff dei “lupi del Cornaggia” !
Potete seguire i Lupi del Cornaggia sul loro sito
https://isentierideilupidelcornaggia.wordpress.com

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Come arrivare al punto di partenza

Colazza si raggiunge facilmente dall'uscita di Ghevio della A26 dei trafori (dir Gravellona Toce) seguendo la SP34 dell'Alto Vergante in direzione nord. Ampio parcheggio in centro (piazza Milano) o in alternativa nell'area del palazzetto del Ghiaccio

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