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Gran Fondo del Bramaterra 2017 |
Avevo intenzione di percorre anche quest'anno la GF (al di fuori dal giorno della gara che si svolgerà il 30 aprile), ma non avevo ancora programmato la giornata per farla.
Ecco che su invito dell'amico Federico (alias Fede707) insieme ai bikers milanesi di "Equilibrio Urbano" e "RaggioXRaggio" si è presentata oggi la giornata giusta e ne ho approfittato ben volentieri.
Percorsi che conosco bene (con qualche piacevole variante) e che pedalo ogni volta con grande piacere: mi ripeterò, ma le "Rive Rosse" per me sono un "must" che ognuno di voi (ovviamente con adeguate doti fisiche e tecniche) deve fare almeno una volta.
Nuovi amici conosciuti anche oggi quindi e di piacevole compagnia: cosa chiedere di meglio!
E allora via, si parte per questa faticosa nuova avventura...
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Qui il video-racconto del tour odierno:
https://youtu.be/A8TaOp2TxTY
Qui i video della gara:
https://www.youtube.com/watch?v=EGm8Csnv4l8
https://www.youtube.com/watch?v=BwYSrIKtvLM
Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black" che sto iniziando a costruire:
https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw
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Il giro nel dettaglio:
Partenza diversa dal solito: oggi si parte dal laghetto della Pro Loco di Curino. Si passa quindi per Curino e poi su, in salita bitumata fino all'area pic-nic di San Bononio (partenza classica per l'M41) dove si scollina e si raggiunge il Rif. Sella: da qui partono anche numerose varianti del Soprana Bike Park (
http://www.atl.biella.it/mountain-bike-park-soprana).
Si sale ripidi e si pedala duro (punte del 27%) passando sotto al Monte della Guardia, La Colma, per poi scendere veloci fino ad incontrare l'M44.
Ora, tra sali ripetuti tagliagambe e scendi impegnativi per alcuni tratti su sassi molto smossi e brecciolino (nota: attenzione all'ultima discesa dove si arriva alla strada Sostegno/Curino, pericolosi canaloni scavati dall'acqua richiedono attenzione e perizia tecnica), si percorre un'anfiteatro naturale spostandosi verso Colmo, Santa Maria e Olzera.
Arrivati a Olzera si sale su asfalto per prendere poi l'M48 (molto divertente in discesa) che passa nel "Canyon". Qui fate attenzione, perchè al posto di tenere la larga sterrata in discesa, bisogna prendere l'evidente single-trail in salita sulla sx che porta a una fantastica vista sulla diga di Asei, seguita da una libidinosa e tecnica il giusto, discesa fino all'area pic-nic.
Da qui, discesa velocissima su asfalto, girando poi sullo sterrato a dx in direzione di Castelletto Villa, raggiungendo poi i margini di Ferracane e di San Giorgio, dove si inizia a salire prendendo la famosa "Zona dei salti" contromano...
Si contromano, per cui, specialmente all'inizio della salita dove chi scende, scende veramente forte, è richiesta molta attenzione e prudenza.
Passata la "Zona dei Salti" ci si dirige verso Cima Terla che, nella traccia originale, non viene toccata ma che consiglio tassativamente di raggiungere per la vista più bella e spettacolare di tutto il giro.
Tornati a ritroso si prende il fantastico trail a dx in discesa che porta ad uscire nella sterrata che conduce a Vergnago ma, anche qui, attenzione. Perchè dopo circa 50 mt. dovete girare a sx, su una nuova traccia che non ho mai percorso prima, che su ripidissima salita (punte del 25% che dopo 29 km. si sentono... eccome) porta a San Nicolao.
Da San Nicolao, in poco, eccoci a Vergnago per la nota e divertente discesa fino a Curino, da dove si sale su asfalto verso San Martino e Livera (M41/M48).
Si raggiunge così, la metà in discesa dell'M41 che, al posto di prenderlo dalla pineta dove inizia il tratto più tecnico, viene preso da sotto dove c'è il canalone.
Beh, e da qui (ovviamente) divertimento puro fino all'area pic-nic dell'altro lago toccato oggi quelle delle Piane (bel video di Davide Sottocornola, godetevelo:
https://www.youtube.com/watch?v=X7QE_Ilskpg).
Raggiunto il Parco Arcobaleno si arriva fino al strada Brusnengo/Curino che viene attraversata per fare gli ultimi 3 km. nei boschi fino al punto di partenza al laghetto della Pro Loco di Curino.
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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