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624 Alpago, in quota, anello NORD. |
Referente RENATO - (
cttbiker@alice.it ) - Ultima ricognizione: 27/09/2016
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 32 Km - Dislivello Sal/Disc = +1180 m
Quote min/Max = 685/1180 - Tempo Standard ore 4
Velocità media = 8,0 Km/ora - Ciclabilità su tempo 98% (a piedi 12 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - G.D. = 63 Medio-Difficile
DESCRIZIONE
Si scende alla piazza dove si trovano bar, fontana ed un negozio alimentari. Ci si porta nella zona campo sportivo e da qui sulla strada per Lamosano che si lascia quasi subito per loc. Molini. Fuori del paese si imbocca una stradina sul fondovalle lungo il corso del torrente Funesia. Si risale a riprendere la strada asfaltata, nei pressi di Funes. Attraversato il paese per stretti vicoli e poi la grande frana del Tessina/Teverone si arriva a San Martino (spettacolare panorama dalla vicina chiesetta !) e si prosegue con alcuni duri strappi (lasciata a dx la strada per Degnona) fino a q. 960 (wpt d2). Qui, anziché tenere la bella carrareccia che conduce al Rif. Carota, si prende a sx in discesa. A q. 933 si lascia la strada per un sentiero che scende deciso verso il fondovalle: a tratti ripido e sconnesso, spesso fangoso, potrebbe richiedere di procedere a piedi per un po'. A q. 850 (wpt f1) si guada il Tesa (il passaggio può essere difficoltoso in caso di recenti piogge : meglio informarsi in loco). Dopo il guado si risale a fatica sulla sponda opposta della val di Stabali finché, alle prime casere, il fondo migliora e la pendenza si addolcisce. Si aprono amene radure con ampio panorama sulla conca alpagota. Dallo Staol di Curago inizia l'asfalto e dopo circa 2 Km si incrocia la strada Plois/Carota. Si scende fino alle case alte di Plois dove, tenendo a dx, si imbocca la stradina (altalenante in quota) per loc. Paradiso che si raggiunge dopo pochi e facili Km a q. 870. Da qui si affrontano alcune rampe impegnative tornando verso est; si esce nei prati in vista del Rif./ristorante Carota
(ci concediamo una pausa ? Il panorama dal ballatoio del rifugio è notevole!) .
Si prosegue sulla strada per San Martino/ rif. Dolada che si biforca a q. 1025; si va verso il Dolada per altri 200 m quindi si prende la forestale di dx. In L 1085 si scende per il ripido sentierino che, in circa 300 m, collega alla strada Carota/San Martino. La bella strada (a tratti asfaltata) va lasciata in M 1095 per la ripida salita, a tratti ghiaiosa, che porta a C.ra Scalet Bassa (normale farsi qualche pezzo a spinta). Poco sotto la casera, si stacca il sentiero che porta sul versante est della valle dove si ritrova una bella forestale. Tagliando le pendici est del monte Teverone la strada conduce alle case di Degnona.
ATTENZIONE: in caso di "normali " nevicate (quest'anno il problema non sussiste) c'è un tratto di questa strada (meno di 100 m) dove un canalino scarica slavine imponenti che attraversano questa forestale e la strada asfaltata, 100 m più in basso. Può avvenire ad inizio primavera quando a questa quota (1100 m ) la neve è sparita da un pezzo. La slavina però si stacca 1000 m più in alto ! Informatevi in loco, se è già caduta.
Dopo Degnona si sale un po', quindi in ripida discesa si incontra (in P 1070) la strada (ormai asfaltata) che sale a scavalcare la grande frana del Teverone. Si scollina a q. 1180 sopra impressionanti ghiaioni; verso sud colpisce la vista sulla valle sconvolta dai movimenti franosi. Una veloce discesa seguita da una facile risalita permette di raggiungere in breve la piana di C.ra Crosetta con tavoli e panche e dietro la malga, una generosa fontana. Si riparte in discesa ma niente riposo: circa 300 m di sconnesso richiedono grande abilità per stare in sella; dopo un tornante possiamo mollare il freno ed arrivare tranquillamente nel bivio R 990 dove si attraversa un ponticello sul Funesia. La forestale inizia facile ma dopo il curvone di q. 1050 si prospetta una durissima salita (100 m in quota) che non tutti faranno in sella. Raggiunta q. 1150 si percorre un tratto quasi piano fino ad un quadrivio (S 1140). Svoltando a dx, si scende per la strada nota come "il muro di Tàmera"; tra non molto, lasciata a dx C.ra Cruden, capirete il motivo: ottimi freni, mi raccomando ... Raggiunte le case di Tamera si prende a sx un inedito collegamento con la strada Irrighe-Mont in T 910; si prende a sx, passando davanti al campo sportivo di Irrighe quindi ancora in salita fino ad incrociare a q. 880 (wpt U) la strada che scende a Chies. Si potrebbe tenere la principale fino al parcheggio... ma, per non perderci nulla, nel punto V 770, svoltiamo a dx per un ultimo breve taglio su stradine sconosciute.
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo dall'A27 consigliamo l'uscita di Fadalto/Lago di Santa Croce. Dopo il valico di Fadalto si tiene la destra e si arriva a Farra D'Alpago. Da qui si passa per PUOS, si prende la S.P. per Tambre/ Lamosano. Al bivio dopo Cornei si tiene a sx per Lamosano/Chies. Dopo 2 Km si trova il bivio dove svoltare a dx per CHIES.
Dalla piazza (Bartolomeo Zanon) si procede ancora per 100 m e si trova parcheggio.
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