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Il Tracciolino |
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Itinerario sul celebre
Tracciolino della Val Codera, una decauville costruita negli anni trenta del novecento come infrastruttura di servizio per il trasporto delle merci e di collegamento tra due dighe, una in Val Codera e l’altra in Val dei Ratti.
E’ un tracciato suggestivo, scavato interamente nella roccia; sovrasta il Lago di Novate Mezzola regalando scorci impareggiabili e a strapiombo e oltre 20 gallerie da attraversare prima di giungere a
Codera.
Il Tracciolino, dopo un lavoro di riqualifica e messa in sicurezza concluso nell’estate 2016, è percorribile in tranquillità (sono presenti adeguate protezioni laterali, che tuttavia non escludono una sana dosa di attenzione e prudenza); purtroppo una galleria franata praticamente alla fine impedisce di completarlo fino al raccordo in Val Codera, obbligando al ritorno.
In alternativa si può raggiungere Codera (e salire al Rifugio Brasca) percorrendo un tratto con bici a spinta/spalla.
La lunghezza complessiva del Tracciolino è di circa 14 km, di cui 9 quelli percorribili.
La salita inizia a Verceia, si imbocca la strada che conduce verso i nuclei di Casten e Frasnedo nella Valle dei Ratti, sterrata nella sua ultima sezione prima di incrociare il Tracciolino.
Descrizione dell'itinerario
L'avvicinamento a Verceia da Morbegno avviene sulla ciclabile Sentiero Valtellina fino a Dubino. Dopo un tratto da percorrere sulla sp n. 4, a Nuova Olonio si imbocca la ciclabile della Valchiavenna e si arriva a Verceia costeggiando le rive del Lago di Mezzola.
Dalle sponde del lago, si raggiunge il limite settentrionale del paese (m 250 slm) dove parte una strada consortile asfaltata per la Val dei Ratti.
La strada sale per circa 3,5 chilometri nel bosco di castagni con pendenza media pari al 10,7% pedalando in quasi totale assenza di auto. Successivamente (m. 635 slm) diventa una sterrata (e un tratto cementato) carrozzabile con pendenze che si fanno leggermente più accentuate (intorno al 12% medio).
Dopo 2,3 chilometri di sterrato si incrocia il Tracciolino.
Raggiunti quindi i binari del Tracciolino (m 910 slm) occorre seguirli a sinistra. Dopo un paio di chilometri si incontra una lunga galleria con illuminazione temporizzata attivabile all’ingresso; tutte le successive gallerie sono più brevi, alcune, quelle più buie, illuminate. E’ comunque consigliabile munirsi di torcia nel caso di imprevisti.
Poco oltre il tunnel terminano i binari e il Tracciolino si fa più stretto e tortuoso, ma sempre pedalabile in sicurezza.
Il percorso prosegue con alternanza di curve e gallerie. Si passa a monte del caratteristico nucleo di San Giorgio (vietato arrivarci con le bici) addentrandosi poi fino nella valle del torrente Revelas che si oltrepassa su un ponticello di metallo. Poco oltre la deviazione per il nucleo di Cii si apre la vista su Codera e la vallata, ma nel tratto di Tracciolino che entra in Val Ladrogno la volta di una galleria è crollata ed impedisce il passaggio sia in bici, sia a piedi.
A questo punto, per chi non vuole portare/spingere la mtb, non rimane altro che tornare sulle proprie tracce.
Variante
E’ possibile raggiungere il rifugio Brasca (e/o Codera) scendendo dal sentiero accidentato prima della frana che porta a Cii fino all’antico ponticello che attraverso il fiume Codera per risalire su mulattiera al paese omonimo (bici a spinta/spalla). Si scende per 100 metri di dislivello e si risale per 30 metri, il tutto in circa 1,3 chilometri.
Da Codera (m 820 slm) si prosegue addentrandosi nella valle per una strada sterrata dal fondo sconnesso e faticoso (non del tutto pedalabile) per circa 6,3 km fino al rifugio Brasca (m 1300 slm).
Per tornare meglio rifare il percorso dell’andata.
E’ anche possibile, da Codera, scendere fino a Novate Mezzola (e poi tornare a Vercecia), però, dopo un inizio in sella, si è obbligati a spingere/spallare la bici per affrontare una ripida risalita su gradoni. La seguente discesa, ripida e a gradoni, è pedalabile solo da chi possiede adeguate doti tecniche.
Per ulteriori info e foto:
Il Tracciolino
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Commenti
muldox
17.11.2016 17:19