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COL ROSSET - LAGO ROSSET - COL LEYNIR |
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Giro impegnativo e delicato a tratti ma dall'indiscutibile bellezza. Il viaggio inizia da Pellaud, saliamo a Thumel dove troviamo la deviazione per il rif. Benevolo. Pedaliamo su sentiero fino al bivio per Col Rosset; superiamo un altro ponte dopo il quale parte un duro tratto in portage che si snoda nell'opprimente boscaglia fino ad aprirsi sulla Gran Vaudala. Si torna a pedalare duramente nella verde vallata per caricarsi poi nuovamente la bici in spalla ed affrontare i circa quattrrocento metri di dislivello che ci separano dal Col Rosset. Dal col Rosset si può godere della vista su dente del Gigante, Gran Paradiso, laghi del Plan Rosset e del Nivolet in Piemonte, semplicemente da infarto. La prima discesa per il Lago Rosset presenta qualche pcriticità nella prima cinquantina di metri dopodichè si scende alla grande fino in riva al lago dove la meritata sosta è d'obbligo ma senza rilassarsi troppo. Ci attende l'eccezionale ascesa al Col Leynir. La particolarità della location è a disarmante per via delle stratificazioni rocciose e le differenti colorazioni che ne fanno un paesaggio marziano. Considerevole è la percentuale di pedalabilità che inconta un limite nel tratto finale di ascesa al Col Leynir. La via di discesa, di primo acchiito sembra inesistente o comunque non ciclabile. Per raggiungere il sentiero ciclabile e scatenare l'inferno dobbiamo prima subirlo.Bisogna obbligatoriamente disarrampicare in portage per circa 200 m superando una frana di rocce e ghiaia instabile che scivola sul fondo verglassato, il tutto infarcito di acqua di scioglimento del nevaio: ci sono 10 metri di delicata arrampicata, poi per il nevaio sottostante e per rocce smosse, cercando la traccia migliore fino al pianoro sottostante. Decisa deviazione verso dx scendendo a quota 3000 mslm da dove si seguono gli omini di pietra fino alla fine del lungo deserto sassoso: si cavalca cercando la via migliore. Il sentiero originario compie un ampio giro sulla morena laterale di dx, ma noi preferiamo la via diretta al fondo valle, intercettandolo nel Vallon de la Vaudaletta a quota 2550 mslm. Da qui il godimento aumenta esponenzialmente perché la discesa inizia con bucolici passaggi su sentieri di terra battuta, con scorci alpestri segnati da potenti cascate. Continua con canali sassosi e tecnici e termina dopo infiniti tornanti su terra ammantata da aghi di larice. Il nostro stupendo viaggio termina Thumel andando via bitume a recuperare l'auto a Pellaud.
CINGHIALE 30/07/2016 Pellaud Rhemes-Notre-Dame
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rpapero
16.11.2016 18:09