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Monte Barone |
Itinerario di Cicloalpinismo riservato esclusivamente agli amanti del genere e agli irriducibili adepti del Portage Asburgico. Categoria: giro CON bici.
Il Monte Barone è la vetta più panoramica del Biellese e domina la selvaggia Valsessera.
Probabilmente il periodo migliore per questa avventura è la tarda primavera appena dopo le nevi e prima che la vegetazione torni ad essere eccessivamente invasiva.
Start da Coggiola al parcheggio dell'arrivo delle PS Enduro. Salita tranquilla e bitumara fino alle Piane con 500 m scarsi di D+. Praticamente il tratto IN bici in salita finisce qui visto che successivamente i pedali saranno solo brevi o simbolici.Sentiero G1 fino alla Casa Forestale La Ciota quota 1200 m poi G8 fino alla cima. Sentieri sempre ben evidenti e ben tracciati. Normale amministrazione fino al Rifugio Barone 1600 m con solo un tratto attrezzato alla Bocchetta di Scarpia ma i canaponi sono utili solo in caso di ghiaccio-neve. Dal Rifugio si punta verso la Bocchetta di Ponasca per ripidi pratoni e da li lungo la cresta in 40 min alla cima. Vista spettacolare a 360 su tutto lo scibile Alpino e la Cotolettaland. La Discesa purtroppo è per i primi 150 m D- non ciclabile tranne brevissimi tratti poi finalmente terminato il tratto sommitale si può salire in sella anche se il sentiero si mantiene tecnico, fisico e impegnativo. La traccia è molto scavata ed un eventuale freeride molto scivoloso su erba olina. Riguadagnato il Rifugio prendiamo a dx per un bel traverso che dopo qualche su e giù ci scodella nel tratto più bello della gita su ottimo fondo e in ambiente panoramico e selvaggio fino ad un bellissimo fitto bosco di moquette imperiale e alla Cascinetta quotata 1250 m. Come noto la discesa non è mai tutta discesa quindi si risale per 150 m sempre su G1 su sentiero quasi completamente invaso dalle felci che possono arrivare a sommergerci completamente. Una volta scollinato l'ennesimo vallone e guadagnato il bivio con il G3 prendiamo a sx e ci godiamo una discesa facile prima in boschi di betulle poi di faggio e poi ancora camel trophy in un serpentone di felci fino alla Cappela Carecca 1000 m. Da qui in poi fino al Santuario del Cavallero la traccia è spesso sporca e qualche su e giù mette ancora a dura prova la forza di volontà ma comunque non ci sono particolari problemi.
In conclusione una Jaggata di tutto rispetto ma non adatta ai puristi della mtb.
http://imgur.com/f11LaYY
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Commenti
Black Devil
13.11.2016 17:39
Nadir Ti ha fatto sicuramente fare uno dei giri più tosti ;-), ma anche dei più panoramici.
Hai visto le nostre montagne da un punto di vista diverso dalle Tue valdostane.
Ciao!