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IACCIO GRANDE |
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E' doveroso premettere che il presente itinerario va affrontato in condizioni di fondo asciutto. Il sentiero iniziale che porta a Salle, la lunga salita allo Iaccio Grande e il sentiero traverso che passa dalla Fonte di Lagonero, se percorsi con fondo bagnato, possono trasformare un giro già di per se impegantivo in un'odissea. Dal ponte sul fiume Orta, sotto Caramanico, ha inizio il nostro giro. Entriamo subito sul sentiero A1 che costeggia il fiume innalzandasi solo dopo alcuni km verso Salle regalandoci un grandioso colpo d'occhio sullo spettacolare canyon. Dall'abitato di Salle si procede in salita giungendo a Salle Vecchio con possibilità di visita al castello. Continuiamo a salire su monotona carrareccia per incrociare a quota mille metri circa il sentiero che porta a Roccacaramanico. Ci teniamo sulla strada principale che dopo un traverso in leggera discesa torna a salire. Si lascia la strada maestra per una evidente pista a sx che entra dapprima in una pineta e poi sale leggermete. Arrivati in una zona prativa l'evidente pista si interrompe ma si scorgono in alto a sx i segni del sentiero per la Fonte Fredda. Un lungo tratto in portage, intervallato solo da qualche timido tratto in sella, conduce finalmente fuori dal bosco. Ci troviamo in una zona poco frequentata, d'inverno battuta da forti tempeste ed i segni sono ben visibili su quel che resta degli antichi sentieri. Incrociamo la traccia che sale alla martoriata cresta del Colleaffogato ma proseguiamo diritti su sentiero che rientra per un breve tratto nel bosco ed infine esce su una piccola valletta. Risalita quest'ultima si arriva allo Iaccio Grande con omonimo rifugio. Dalla selletta che sovrasta il rifugio inizia la sospirata discesa. La segnaletica è di recente realizzazione ed il sentiero si presenta in buono stato. Questo scende dallo Iaccio aggirando a sx la Rava Cupa con trame di tutto rispetto, traccia palesemente arcaica, goduriosa, a tratti impegnativa. Usciti dal bosco incroiciamo la strada percorsa in salita, ne percorriamo in senso inverso un breve pezzo in discesa e svoltiamo a dx per il sentiero C.A.I. che indica San Vittorino. Si procede su pista evidente, ci lasciamo alle spalle la Fonte di Lagonero mentre la pista diviene sentiero. Dopo un lungo traverso fatto di saliscendi la via inizia a scendere decisa a valle. E' proprio qui che si spendono le forze rimaste in quanto la discesa non è proprio banale bensi piùttosto selvaggia ed insidiosa. Incrociata la strada che porta a fondovalle giriamo a dx, la percorriamo brevemente fino all'imbocco sulla sx del tratto di sentiero finale il quale esce sempre sulla strada poco sopra il nostro punto di partenza.
CINGHIALE 15/10/2016 Caramanico (PE)
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rpapero
19.10.2016 21:38