L'anello mancante |
Bici utilizzata: Fat bike in assetto 29+ e bikepacking.
Al semaforo di Grassaga si svolta a destra in via formighè e poi ancora a destra al ponticello; si attraversa un passaggio a livello ferroviario e attraversando la statale si raggiunge la località di Fossà. Si prosegue per Boccafossa e San Giorgio di Livenza tutto su asfalto fino a Ca’ Cottoni (circa 28 km). Alla chiesetta si prende lo sterrato sulla sinistra ( indicazioni giralivenza ) che ci porta fino a Ca’ Corniani (circa 8 km). Si rientra su strada d’asfalto per un brevissimo tratto e attraversato il ponte si segue su sterrato il canale sulla sinistra, raggiungendo i caratteristici casoni da pesca locali. Si prosegue fino al porto di falconera sul lungomare dell’ampia spiaggia di Caorle. Il fondo sabbioso ma particolarmente compatto di questo tratto permette a qualsiasi tipologia di 2 ruote di arrivare fino alla chiesetta dell’angelo correndo sul bagnasciuga senza particolare impegno.
Si entra a Caorle passando di fianco al caratteristico campanile pendente e si prosegue in uscita percorrendo la ciclabile su asfalto che ci porta a porto santa margherita. Raggiungiamo la spiaggia e percorriamo tutto il lungomare fino alla laguna del mort; Qui il fondo sabbioso cambia e diventa difficile per le mtb classiche, credo impossibile per gravel e ciclocross. Le 29 plus e le fat se la possono giocare, le gambe faranno la differenza; sgonfiando le gomme la trazione aumenta e galleggiando sulla sabbia con buon impegno fisico si supera questo lungo tratto. In realtà si può anche percorrere una buona parte di questo tratto lungo i gradoni di cemento che proteggono il lungomare dall’erosione, cosa che in parte ho fatto anch’io visto che fuori stagione i cartelli di divieto alle bici possono essere trascurati e l’assetto scelto, per un bikepacking-test, aveva appesantito la mia fat con ruote 29 plus di un 4/5 kg di peso extra.
Arrivati alla laguna del mort si costeggia tutto il bordo esterno della pineta sempre su comodo sterrato, solo per un breve tratto stretto e ricoperto da radici affioranti; si sbuca sulla statale che ci conduce al ponte di barche di Cortellazzo; attraversato quest’ultimo si gira a destra salendo sull’argine in direzione Eraclea per abbandonarlo dopo poche centinaia di metri, scendendo dall’argine per la lunga cavalcata finale tutta su sterrato, che ci porterà a Musile di Piave e poi a Fossalta. Quì un ponte di barche ci fa attraversare il Piave; prima della sommità arginale, prendiamo lo sterrato a destra che ci accompagna a San Donà. Vicino all’attracco sul Piave del Canoa Club e ai campi di atletica saliamo sull’argine per scendere dall’altra parte ed immetterci sulla pista ciclabile che in 10 minuti ci riporterà alla macchina.
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