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La Valle di Oropa che non ti aspetti |
Esiste una Valle di Oropa sconosciuta ai più...
Sentieri e mulattiere poco frequentate, incontaminate, che alternano tratti suggestivi su ponteggi, costeggiando splendidi torrenti, passando per strade storiche come quella della Ex Tramvia Biella/Oropa, per poi scendere da Oropa su tecnica mulattiera (D4) verso Miagliano.
Ma non è finita... Perchè arrivato ai piedi del Monte Turlo inizia un single-trail da urlo (per la sua pulizia e commovente scorrevolezza) verso Colma di Andorno e Vaglio: la degna conclusione a questo tour che mi ha regalato percorsi davvero notevoli e tecnici il giusto.
Un tour che sicuramente raccomando a chi ha già una buona padronanza tecnica del mezzo in discesa (richiesta full da almeno 150/150), sa passare con dimestichezza sulle numerose passerelle iniziali e discreta preparazione fisica visto il dislivello.
Se hai queste caratteristiche e cerchi nuove emozioni in valle beh, non posso che segnalarti il tour che (penso) non ti deluderà. Se non'altro per salire ad Oropa da Biella con quasi zero asfalto (e già questo è sufficiente).
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Qui le foto del tour (mancano però quelle del tratto finale per l'avvicinarsi del tramonto e anche - e soprattutto - per essermi goduto interamente la discesa finale senza pause):
http://www.mtb-mag.com/d/it/pv/hashtag/LaValleDiOropaCheNonTiAspetti/
Il tour nel dettaglio:
Parto dalle periferia di Biella (Chiavazza) da comodo parcheggio in Piazza Gatto e prendo Via Rosazza, per poi sbucare nella principale Via Milano e passare sul ponte che passa il Torrente Cervo.
Alla rotonda prendo (contromano) la strada in salita per Costa di Riva e poi Via San Giuseppe dove, poco prima della chiesa (S. Giuseppe di Riva), prendo a dx la sterrata Al Gormonoro, dove inizia il D1 chiamato anche "Sentiero Oropa" che costeggia il Torrente omonimo e che percorrerò fino a Favaro.
Tengo questo sentiero molto suggestivo e piacevole dalla salita ben pedalabile, interrotta ogni tanto da passerelle e scalinate che comunque supero senza troppa fatica: sono immerso in un bosco lussureggiante e i raggi che filtrano aumentano ancora più la magia.
Passo su un ponticciolo che indica Cossila/Pralungo, giro subito dietro la cappelletta a sx per sbucare su asfalto in Via Marconi dove, passato il ponte riprendo il sentiero a dx sempre costeggianto il Torrente Oropa e continuando a passare sulle numerose passerelle.
Esco così sulla più larga (sempre sterrata) Strada dell'Antua che prendo a dx fino alla località omonima. Qui inizia l'unico tratto non ciclabile del tour, vuoi per le pendenze, vuoi per la scalinata stretta e ripida che rende difficoltoso anche il portage (700 mt. di lunghezza per circa 100 mt. di D+) fino a Cavallo Superiore, dove riprendo a pedalare su larga sterrata dalle dolci pendenze.
Esco così a Favaro, dove abbandono il D1 per spostarmi (attraversando il paesino) sul D6 che si stacca dalla SS stranota che sale ad Oropa.
Già il D6, ultimamente lo percorro spesso: è stata una bella scoperta ed è diventata ormai la mia porta di accesso ad Oropa evitando il bitume e le auto.
Sul D6, percorso della Ex Tramvia Biella/Oropa, si possono ancora vedere gli spuntoni rimasti dei piloni elettrici che la alimentavano. Passo così la Galleria del Girone,
il Piano dei Sette Faggi, il Ponte dei Tre Archi uscendo poi (dopo pochi metri saliti in portage) sul D51 che porta a Oropa Bagni.
Prendo a dx per poi uscire sulla SS verso Oropa per circa 1 km., dove mi stacco poi a dx (scritta MTB a terra) su sterrato che mi conduce fino al tratto finale della Ex Tramvia.
Qui inizia poi il D4 verso Miagliano:
https://www.youtube.com/watch?v=wmuGg-saL08
Mulattiera abbastanza scassata ma, proprio per questo, ancora più esaltante da percorrere in un'altro splendido bosco.
Arrivo così a Cappella Du Solieri dove faccio un veloce pausa. Continuo passando per Reg. Corgna fino a trovare l'asfalto e continuando verso Carameletto e Code Superiore.
Qui percorro la mulattiera dell'E8 scendendo a Miagliano.
Raggiungo Andorno Cacciorna e prendo Via Massa per poi staccarmi su una strada senza uscita a dx, dove prendo in discesa un sentiero senza indicazioni (tutto questo tratto non ha indicazioni, indispensabile per cui l'uso del GPS) che costeggerà più avanti Rio Solbia. Seguo i cartelli per Quadretto e poi per Colma, dove inizia l'ultimo single-trail (E96) da urlo che mi porta fino a Vaglio e infine a Chiavazza.
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caoos
07.10.2016 22:25