|
Gran tour Val Rhemes Valsavarenche |
Giro epico con la conquista di tanti 3000 ma che è riservato alle poche menti malate dei ciclospallatori.
Partenza da Ceresole Reale e suggestiva salita al Nivolet su comodo asfalto con qualche tratto di sterrato per spezzare la noia.
Dopo il rif. città di chivasso sentiero duro ma pedalabile per un pò. Con circa 300m di portage si raggiunge il col Rosset a 3023m. Da li parte un bel sentiero verso la punta Lenyr ma avendo poco tempo sono subito sceso in val Rhemes. Prima parte T5++ quindi se non siete hans rey farete quache passaggio ostico a piedi ma con una bella bici da enduro ed una discereta tecnica si scende comunque bene, poi migliora e dalla baita in giù si riesce finalmente a mollare i freni.
Il sentiero che costeggia la vallata verso il lago pellaud è forse la parte più bella di questa gita: pochi pedoni a settembre, caldo pauroso e singletrack facilotto ma da guidare.
Ora inizia il calvario: da quota 1800 ai 3002m dell'entrelor la ciclabilità è quasi nulla. Io che sono un pedalatore che ama il ripido ho provato a stare in sella il più possibile ma penso che almeno 700/800 dei 1200m di dislivello siano con la bici in spalla.
La discesa però è una goduria anche se finisce presto e bisogna risalire al colle manteau 2790m anche qui pedalata e spallatina finale. La discesa si fa più tecnica rispetto all'entrelor ma sempre bella e nelle ore serali ho visto tantissimi stambecchi.
Nel finale ho preso la strada bianca e sono sceso a valsavarenche per andare a dormire al rif. tetras lyre cosa che sconsiglio a tutti perché i rifugi in valle d'aosta sono poco ospitali e ti fanno sentire proprio a disagio.
Domenica mi alzo presto ma al rifugio sono in ritardo per le colazioni, mi tocca aspettare. Saluto il pessimo gestore e riparto, due colpi di pedale e bici in spalla! Sembra di tornare in Ubaye quando si spalla tutto il giorno. Il sentiero numero 3 è molto bello e panoramico e la camminata matuttina ci sta bene per iniziare la giornata. Improvvisamente si pedala e dal rif savoia si risale per il sentierino duro fatto il giorno prima ma stavolta punto il col leynir 3048m incredibilmente quasi tutto ciclabile!
Fatto 30 facciamo 31 ed altra spallatina al Taou blanc 3438m. Incredibilmente facile la discesa! Salvo un passaggio molto ostico in prossimità del leynir.
Anche dal Col Leynir verso il Nivolet è un sentiero perfetto, molto facile e scorrevole.
Il mio giro originale prevedeva 3 giorni con discesa in val rhemes per fare l'anello dei colli bassac e ritorno verso il nivolet dal col nivoletta/basei ma fortissime raffiche di vento mi hanno costretto a rientrare in anticipo con molte peripezie.
Dal Nivolet se volete fare un bellissimo sentiero poco adatto alle bici ecco il sentiero del Re.
Si parte con un bel traverso, prima ciclabile poi misto spingi e pedala verso il colle della terra 2911m Una discesa per vertriders porta al lago Lilletn e da qui altro sentriero più pedalabile che spallabile verso il colle della porta 3001m. Ora inizia la discesa: forse per via delle fortissime raffiche di vento o per la stanchezza non me la sono goduta ma il sentiero è veramente stratecnico e richiede tanta pazienza e tantissima abilità nelle discese alpine.
Attraverso un nevaio ancora vergine... penso che qui non ci passa nessuno per via del sentiero ostico ma questa vallata è proprio selvaggia e merita qualche pausa per osservare la natura.
Si risale ancora un pò per l'ultima picchiata, forse meno impegnativa ma che richede sempre un biker attento e prudente ad ogni metro. Ecco che si richiude l'anello.
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
paiogs
10.10.2016 12:02