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257. Matajur Up e Matajur Down |
Quota di partenza, 200 m (Savogna)
Quota max, 1580 s.l.m. (Rif.Matajur)
Sviluppo: 24 km
Dislivello: 1400 m
Ciclabilità 97%
Verso antiorario
Cartografia: Tabacco 1:25.000 – Foglio 41
La varietà di situazioni di cui è caratterizzato questo itinerario, non mancherà di coinvolgere l'attraversamento di bellissimi boschi e caratteristiche borgate, abbarbicate su questo aspro e selvaggio versante meridionale del monte Matajur.
A coronamento di tutto, in particolar modo per gli appassionati dei single tracks, saprà entusiasmare la stupenda discesa del sentiero 749, dalla cima del monte sino al passo Glevizza (difficoltà S2/S3) e poi della cresta spartiacque (difficoltà S2) che sormonta la vallata del Natisone.
Itinerario classico del monte Matajur con una salita agevole, che sale fino al rifugio Pelizzo su strade asfaltate poco frequentate ideale per i mesi più freddi. Dal Pelizzo fino al bivio del sentiero 750a poco sotto la cima, si sale per 20/30 minuti con bici in spalla, per poi pedalare per un ultimo tratto fino al rifugio Dom Matajure.
La discesa che si svolge in gran parte lungo il sentiero CAI 749 è piuttosto impegnativa.
E' consigliabile affrontare questo sentiero in condizioni di terreno asciutto.
Il tratto di discesa fino al passo Glevizza è molto tecnico sia per la pendenza che per i vari passaggi a volte difficoltosi (difficoltà S2/S3), mentre dal passo Glevizza fino a Vernassino prima ed in ultimo a Savogna è un po' meno tecnico ma comunque impegnativo con continui saliscendi nella parte iniziale (difficoltà S2).
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debonafr
13.09.2021 15:45