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TOUR DEL GRANDE TRAVERSIERE COL BASSAC – COL BASSAC DERÈ VALGRISENCHE |
Tour di sicuro impatto emotivo a cavallo delle valli più selvagge e dure della Valle d'Aosta, tra la Valgrisenche e la Val di Rhemes: ma la Montagna più bella è sempre quella più sofferta.
Questo giro presuppone la conoscenza dell'alta quota e la padronanza con diversi tipi di terreno, tra cui quello niveo-glaciale, da affrontarsi anche in portage.
Partiamo da Surier 1800 mslm alla fine della strada che sorpassa la diga in Valgrisenche, e procediamo lungo la valle centrale per la carrareccia verso il rif. Bezzi che raggiungiamo, con qualche tratto di portage, a quota 2284 mslm; bella la testata della Valgrisenche con la comba glaciale del Gliairetta, che più tardi impareremo a rispettare da vicino....
Seguiamo il segnavia 12B per il col Bassac: tutto in portage, superiamo il primo muro erboso che delimita il Plan Vaudet, e vi entriamo sotto l'arcigno sguardo del nero Grande Traversiere, alla ricerca del punto più debole per vincerlo.
L'ottimo sentiero tra lo sfasciume ci aiuta alla conquista del col Bassac a quota 3154 mslm, regalandoci lo splendido affaccio sulla val di Rhemes, sul monte Bianco e sul vicino Gran Paradiso.
Si inizia a scendere per il sinuoso sentiero (dopo qualche tratto sommitale impraticabile in sella) prima per splendido “ghiaino” di gneiss, poi per erbosi tornantini con “aggetti” mozzafiato; cascate innumerevoli contornano il single track che più scende e più diventa duro, fino al bivacco della Forestale a quota 2419 mslm.
Ora dobbiamo risalire per la Comba de Goletta, una meraviglia naturale che trova il suo massimo alla vista dell'omonimo lago glaciale a quota 2700 mslm: un'Acqua Azzurra incastonata nella roccia grigia su cui specchia il Glacier de Goletta!
Vediamo il colle Bassac Derè ancora lontano, ma la piacevolezza del luogo ci ripaga e sprona per la nuova conquista: un poco di attenzione solo nella parte alta per la presenza del nevaio tardo: raggiungiamo, stanchi ma felici, quota 3082 mslm.
Ecco di fronte a noi tutta l'imponenza del Glacier de Gliairetta, incoronato di guglie arcigne e grigie, vasto e segnato dalle zone di frana di disgelo: ti si riempiono gli occhi e l'animo si fa piccolo e rispettoso....
Dobbiamo scendere per il mare sassoso, non difficile, ma neanche facile.... (cit. ), qualche traverso su nevaio, sempre con attenzione, e ci troviamo nello splendido Glacier de Bassac Derè, o meglio quello che ne rimane...
Il lungo traversone in discesa migliora decisamente in vista del rifugio Bezzi, che raggiungiamo nuovamente sul sentiero morenico di terra battuta scavato nell'erba.
Di lì all'auto per la via del mattino.
foto
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D+ 2300
28 km
10/11 ore
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Commenti
BAROLO71
07.09.2016 15:21