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la cimetta |
Il nomignolo e la sua posizione, da raggiungere in discesa, possono scatenare qualche ilarità, ma per l'ambiente severo nel cuore del Gran Sasso dove è sita, questa vetta è da trattare con immenso Rispetto: isolamento, solitudine e meraviglia.
L'itinerario in traversata parte dalla strada sterrata che conduce dalla piana di Campo Imperatore alla vecchia miniera di bitume; lasciato l'asfalto e l'auto pedaliamo per tre km fino a quota 1745 mslm dove imbocchiamo su un canale a dx il sentiero segnalato che va a vado di Ferruccio: il sentiero in portage ci conduce attraverso gli scenari lunari delle pendici tribolate tra il monte Prena e il Camicia, intervallati da qualche sprazzo di verde dove pascola qualche camoscio.
Giunti in un paio di ore al vado di Ferruccio 2233 mslm, continuiamo sullo spettacolare sentiero di cresta, spesso pedalabile, ben segnalato e battuto, fino al Piano d'Abruna: un teatro naturale con le quinte le pareti del Prena e dell'Infornace che si tuffano nella verdissima e profondissima valle di Fossaceca, più a O il Brancastello, monte Aquila e l'immenso Paretone: luogo di meditazione!
Dal Piano si vede in basso il panettone erboso della Cimetta: i segni recenti ci guidano per la cresta aerea e panoramicissima … ma gli sguardi vanno a terra a cercare il miglior passaggio lungo questo enorme free-ride che ci potrebbe fagocitare!!
Qualche passaggio in disarrampicata e un divertente ghiaione, poi siamo sulla cresta erbosa e arriviamo sulla Cimetta; sotto i segnavia piegano a dx, sempre in FR, scendiamo passando goduriosi passaggi su creste rocciose affilate e cuscini erbosi, anche insidiosi; ancora in cresta con qualche tratto delicato arriviamo a quota 1700 mslm circa dove sotto di noi, in un canale, giacciono i resti di vetusti stazzi: qui siamo in vista della Radura del Quadrato, un ampio prato incastonato nel bosco di lecci; abbandoniamo i segni evidenti e scendiamo in leggero traverso verso E; sul fianco del bosco sta il sentiero che sale a Vado di Ferruccio e sul bordo del canale i vecchi segni sbiaditi.
Solo a quota 1560 mslm dobbiamo entrare nel bosco; segni labili ma ben intercettabili: qui iniziano gli interminabili 700 m d- di luna park fino alla asfaltata per il lago di Pagliara!
Da qui verso O scendiamo fino ad un bivio: la strada brecciata sale sulla sx entrando nel vallone di Santa Colomba, passiamo il ponte e dopo 100 m circa su uno slargo a dx scendiamo per il piacevole ST che arriva a Pretara 523 mslm, chiudendo la traversata.
foto
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D+ 1000
d- 1900
5 ore
17 km
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