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Brigue - Balcone De Marta |
Come punto di partenza utilizziamo il parcheggio a fianco della strada in uscita da Brigue.
Da qui partiamo a pedalare e ritorniamo sulla strada principale dove svoltiamo a destra in direzione di Moriglione, pedaliamo in leggera salita per circa due chilometri e abbandoniamo così la strada D43 e imbocchiamo il ponte sulla nostra destra.
Continuiamo su manto asfaltato ancora per circa 1,5 chilometri sino a raggiungere il santuario di Notre Dame de Fontaines; fiancheggiamo la chiesetta e iniziamo a pedalare su sterrato, la strada aumenta un po’ la pendenza e si inizia a scalare il pendio del monte Punet.
Cambiato versante ignoriamo le varie deviazioni che troviamo sulla nostra destra e proseguiamo dritti, ora il nostro percorso affronta una serie di tornanti dove la pendenza è un po’ più accentuata; transitiamo a pochi metri dalla cima del monte Pinet, in questo tratto la carrareccia spiana leggermente e ci accompagna sino col Linaire.
Anche questa volta proseguiamo dritti e riprendiamo a salire all’ombra del bosco; senza possibilità di errore, in quanto non è presente alcuna deviazione sino alle basse di Sanson, nell’ultima parte di questo tratto troviamo a ridosso di una curva anche una piccola fontana, ultima possibilità per riempire le borracce.
Giunti alle basse di Sanson pieghiamo a destra e proseguiamo l’ascesa su una strada militare, costeggiamo le rovine della caserma di Sanson e tralasciamo i vari sentieri che dipartono dalla carrareccia; la salita mantiene una pendenza costante soltanto il fondo in alcuni tratti diventa più pietroso.
Arriviamo così ad una sella dove la strada si biforca, svoltiamo a destra in direzione nord, pedaliamo l’ultimo tratto di mulattiera e entriamo nel complesso delle caserme di Marta; in uscita dalle rovine oltrepassiamo una sbarra che blocca il transito ai mezzi a motore.
La strada ora attenua la pendenza e per circa due chilometri seguiamo il profilo del pendio ovest della Cima di Marta, si perviene ad una piccola sella erbosa da cui parte il sentiero che scende verso le basse di Gereon che trascuriamo e procediamo dritti riprendendo a salire.
Dopo un breve traverso affrontiamo alcuni tornanti che ci permettono così di conquistare la cima del balcon de Marta, nel secondo tornante troviamo un ricovero abbandonato e da qui si ha un bellissimo colpo d’occhio nell’alte valle Roya.
Per la discesa affrontiamo lo steso percorso fatto in salita sino a pervenire all’ultimo tornante della salita per il Balcon de Marta, subito dopo aver oltrepassato una piccola caserma abbandonata; qui per nostra scelta decidiamo di prendere per i prati e scende verso il complesso 36, la discesa non presenta particolari difficolta se non fosse pieno di filo spinato, infatti sotto l’erba alta troviamo vari pezzi di filo spinato.
Dopo aver visitato il complesso 36 ritorniamo verso la sella erbosa, dobbiamo spingere la bicicletta per un breve tratto poi si può salire in sella e seguire la traccia erbosa che risale in direzione nord.
Arrivati alla selletta pieghiamo a destra e ripercorriamo la mulattiera sino alle caserme di Marta, qui riprendiamo la carrareccia fatta in salita e scendiamo sino alle basse di Sanson, ora restiamo sulla strada principale per ancora un chilometro poi prendiamo la deviazione che si stacca alla nostra sinistra che aggira il versante nord del monte Collardente.
Alternando leggere salite a brevi discesa per corriamo circa due chilometri e ci riuniamo all’alta via dei monti liguri; all’intersecarsi della nostra traccia con la mulattiera svoltiamo a sinistra in direzione del passo Tanarello e proseguiamo per circa duecentocinquanta metri sino ad conquistare una piccola sella.
Il sentiero che ci porterà a valle si trova sulla sinistra subito dopo una palina (270), l’inizio è un po’ inerbito, ma appena si entra nel bosco la tracia diventa ben visibile; la prima parte è molto piacevole scende traversando i pendii senza presentare particolari difficoltà.
La parte più tecnica viene subito dopo, infatti ci aspettano una lunga serie di tornanti in mezzo al bosco, in questa serie troviamo vari tipi di tornantini, da quello stretto a quello con scalini di pietre, a quello in mezzo a radici e quelli un po’ più larghi, la cosa positiva è che si è sempre immersi nel bosco, quindi non si ha nessun posto veramente esposto o pericoloso.
Finita la lunga serie di tornanti guadiamo un piccolo corso d’acqua, breve risalita e il percorso prosegui tra brevi tratti in piano e discese scorrevoli, in questa parte di sentiero occorre prestare un po’ di attenzione; infatti la traccia ci porta ad affrontare dei brevi tratti esposti, non fatevi distrarre dal panorama e fate attenzione a dove passate.
Dopo questa breve sessione “aerea” si affronta l’ultima parte del sentiero che serpeggia su una sezione di pendio molto rocciaosa, questo influenza un po’ il sentiero che infatti si presenta abbastanza pietroso, alcuni tornanti e sbuchiamo a fianco del santuario di Notre Dame de Fontaines.
Non ci resta che ripercorre a ritroso il manto asfaltato per raggiungere il nostro punto di partenza.
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