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Itinerari partigiani - TRAIL DELLA MEMORIA |
Il rapporto tra la bicicletta e la lotta partigiana fu indissolubile, anzi in alcune circostanze vitale e i nazisti per tentare di ostacolare la Resistenza arrivarono addirittura a proibirne l’uso. La bici serviva per muoversi agilmente, per portare armi, esplosivi, stampa clandestina, messaggi e documenti, come fece anche il campione Gino Bartali che fra il 1943 e il 1944 trasportò per la Toscana e l’ Umbria documenti e fotografie essenziali per falsificare lasciapassare da consegnare agli ebrei nascosti. L'itinerario tocca alcuni dei luoghi dove si svolsero fatti eclatanti, scontri a fuoco fra partigiani e truppe nazi-fasciste o dove quest'ultime perpetrarono stragi ai danni della popolazione civile ricordati da targhe commemorative, cartelli esplicativi e cippi o monumenti. Per non dimenticare quei giovani che nel periodo 1943/1945 diedero la vita affinchè noi oggi possiamo godere della libertà che diamo per scontata, ma non lo è. Per questo bisogna ricordare......
Questa è si un'escursione attraverso una delle zone più belle di questa bellissima Italia, ma per me è stato anche un pellegrinaggio.
1° giorno:
Partenza da loc. "Capaccio" presso l'impianto di potabilizzazione dell'acqua proveniente dalla diga di Ridracoli, situato a circa 2 km. a S-O da S. Sofia. Percorsa la s.p. 4 per 1 km circa si prende a dx in salita - ind. per "Tre Fonti" e si sale prima su asfalto e poi su s.f. immettendosi sul "Sentiero degli Alpini" passando così per il bivacco (sempre aperto) del "Pinone" e poi poco più avanti il bivacco della "Fratta". Qui svoltare decisamente a dx e passando per Monte Merli e Monte Grosso si scende alla loc. "Fiumicello" (acqua). Proseguire su asfalto per 250 m. circa poi svoltare a sx su s.f. Si segue lungamente la strada in salita fino a Poggio Coloreto per poi scendere ad attraversare il torrente Rabbi. (subito dopo Cà Sassello acqua). Si risale lungamente fino ad un punto panoramico poi a sx transitando sotto Poggio Citerna e Poggio Piano passato fino al Rifugio "Fontanelle" (acqua). In leggera salita si raggiunge una strada asfaltata che si percorre a dx per breve tratto fino a Poggio Piancancelli. Qui si prende a sx su sentiero segn. 00 denominato "Pista del Lupo" (alcuni tratti a spinta - acqua alla sorgente "Sodo dei Conti") fino alla larga dorsale spartiacque fra Romagna e Toscana. Proseguendo verso dx si raggiunge la cima del Monte Falco da dove si scende verso il Monte Falterona. Senza raggiungerne la cima si prosegue verso le sorgenti del fiume Arno prima e il Lago degli Idoli in seguito. A tratti i più dovranno scendere dalla bici ma anche se non continua la discesa è divertente. In località Bocca Pecorina si svolta decisamente a dx e si scende lungamente su sentiero e s.f. (poco sotto l'az. agricola "Falterona" al momento del mio passaggio era in fase di ultimazione la costruzione di un cancello di ferro, spero abbiano lasciato un passaggio pedonale) passando per il borgo di Vallucciole e superato questo si imbocca il sentiero per Serelli. Nei pressi della s.p. 556 Stia-Londa ho trovato un posto per la tenda.
Nota: pochi chilometri a monte di Vallucciole ho trovato un cancello in ferro ancora in costruzione, spero lascino un varco pedonale!
2° giorno
scendere su s.p. 556 fino a Stia e senza entrare in paese prendere a sx la s.s. 310 del Bidente che si percorre per poco più di 1 km e mezzo quindi si svolta a sx seguendo le indicazioni per Papiano (fontana all'interno del parco giochi). Al termine della strada asfaltata si prosegue su s.f. seguendo le indicazioni per Passo Calla. Attraversata la s.s. 310 del Bidente si imbocca il sentiero di crinale n. 00 (alcuni tratti a spinta). La salita termina nei pressi della cima di Poggio Scali da dove si scende (acqua alla sorgente del Porcareccio, 1 km circa dall'inizio della discesa. La sorgente si trova alla fine di una serie di tornanti, sulla sx, poco sotto la strada) per andare ad imboccare la discesa alla radura della Lama (acqua) lungo il Fosso degli Acuti. Si prende ora a sx proseguendo per circa 5 km e in località Poggio della Seghettina (subito dopo inizia la discesa) imboccare uno stretto sentiero che seguendo grossomodo il crinale raggiunge le case della Seghettina. Si scende ora sempre su sentiero al Fosso della Sega dove si ritrova la s.f. Raggiunta la località Campo alla Sega inizia una lunga salita fino a Pian del Pero. Ora in discesa e falso piano si raggiunge un bivio dove si prende a dx raggiungendo i pascoli di San Paolo (ruderi). Alcuni ripidi tornanti salgono al Poggio Squilla e Ronco dei Preti. Con alcuni saliscendi e ripida discesa si raggiunge la strada asfaltata Biserno-Berleta all'altezza del passo. Scendendo a dx si raggiunge in breve l'abitato di Biserno quindi quello di Isola dove si ritrova ancora una volta la s.p. n.4 del Bidente a breve distanza dal punto di partenza.
Qui di seguito alcuni degli accadimenti nelle località toccate dal percorso:
ottobre 1943 - in Casentino, a Vallucciole, si costituisce la prima base partigiana della provincia di Arezzo
29/10/1943 - 120 tedeschi e fascisti operano un rastrellamento alla Seghettina, piccolo gruppo di case ai margini della Foresta della Lama, presso le erano tenuti nascosti alcuni generali inglesi evasi dal carcere presso Firenze.
07/aprile/1943 - gli alleati paracadutano armi, indumenti e danaro per i partigiani presso il campo di lancio di San Paolo in Alpe.
12/07/1944 - Biserno, uno dei più cruenti scontri a fuoco fra partigiani e nazi-fascisti. Dodici partigiani appartenenti alle brigate Garibaldi sacrificarono la vita per consentire ai compagni di tentare di sottrarsi al rastrellamento tedesco.
13/07/1944 - strage di Vallucciole. Tedeschi e fascisti incendiano le case e uccidono 108 persone, 22 delle quali di età compresa tra i 3 mesi e i 17 anni. Sei partigiani fucilati nei pressi del Rifugio delle Fontanelle.
16/04/1944 - traditi da una guardia forestale fascista la mattina del 16 aprile presso la Cascina dell'Oia furono catturati 18 partigiani. Uno di loro, essendo ferito, non riuscendo a tenere il passo fu fucilato lungo strada, gli altri furono fucilati il giorno successivo contro il muro del cimitero di Stia.
17/07/1944 - rastrellamento e secondo incendio della Seghettina. 5 partigiani uccisi.
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Come arrivare al punto di partenza
da Forlì percorrere la la s.p. n.4 del Bidente fino a S. Sofia. Proseguire per altri 2 km fino a loc. Capaccio.
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