Fallere XL

Altra magnifica cavalcata ricca di panorami, storia e discese da national geographic.
La zona è abbastanza conosciuta, qui ho cercato di mettere insieme il meglio possibile.

Partenza da Bellair, Sarre (AO) da comodo parcheggio (alternativa più avanti all'Istituto Clinico).
Bitume tranquillo con zero traffico fino a Verrogne dopo aver attraversato frazioni caratteristiche e panoramiche. Appena dopo il torrente ci sgranchiamo un po' le gambe con breve spintage su sentiero ma in alternativa si puo' seguire sempre la strada fino a Vetan (perdendo pero' un centino di dislivello). Dopo un po' di camel trophy arriviamo con bella poderale a Vetan appunto dove già troviamo le indicazioni per il rifugio Fallere che seguiremo sempre (ci sono varie alternative ma abbastanza equivalenti). Da qui in poi è tutto off road ma sempre ben battuto e mai troppo ripido. In piena estate immagino una bella caldazza visto che sono tutti immensi pascoli senza un filo d'ombra. In 7-8 km circa arriviamo al bellissimo rifugio Fallere posto in posizione strategica per varie gite e circondato da sculture in legno davvero notevoli e originali. Dal rifugio al lago delle Rane è un attimo dove finalmente ci aspetta un po' di cammellage. Prima ripido ma breve poi attraverso falsipiani alpini fino all'anfiteatro che precede il lago Fallere che attraversiamo grazie ad un sentiero ciclabile e spettacolare (in caso di neve anche un po' pericoloso). Giunti al lago sormontato dai bastioni rocciosi del Fallere (quota 2500 scarsi) lo costeggiamo a sud per evidente e segnalato sentiero prima di imboccare un valloncello che con divertente discesa ci porta all'alpeggio la Nouva. Breve trattto su poderale e a quota 2200 m prendiamo a sinistra per una fetentella salita fino all'imbocco del traverso in direzione Col de Metz la cui deviazione tralasciamo per congiungersi su ST più basso. Tranne pochi metri il resto è Super, panoramicissimo, ben tracciato e tutto in sella. Spettacolo fino alla località segnata come La Tzira già segnalata su quest'altro itinerario della Chaligne http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/12935. La discesa fino a Thouraz credo di non averla mai percorsa ma solo sognata. Impossibile che esista un sentiero largo due spanne su moquette imperiale di aghi, liscio, ben tracciato e immerso in un bosco incantentevole. Infatti dopo pochi minuti ci svegliamo bagnati sulla poderale che prendendo a destra ci riporterà in quota. La strada sale sempre dolcemente e la vista sulla frana della Becca France impressionante, http://www.lovevda.it/it/banca-dati/7/geositi-e-miniere/sarre/frana-della-becca-france/2537
Sono altri 7-8 km per circa 600 m D+. Giunti a La Combaz la tentazione di salire con 45 min di portage direttamente alla Becca è forte ma invece proseguiamo su poderale fino a Tsa de la Comba dove passiamo in modalità ST e le indicazioni, sempre presenti fino ad ora, spariscono. La direzione è comunque intuitiva e risalendo il crinale quasi sempre a pedale ma duro arriviamo ad un cimotto senza nome quota 2300. Fine salita. La discesa parte su facili sfasciumi ben evidente. Poco più sotto in corrispondenza di una precaria indicazione a terra gialla prendiamo a destra su sentiero quasi invisibile. Qualche leggero su e giù, una pietraia e siamo pronti per il gran finale non prima di altro formidabile view point sulla frana e su tutta la valle centrale. I 700 m D-fino a Bellun sono tra i migliori di tutta la VdA per qualità e cura del territorio. Niente di particolarmente tecnico ma un ST perfetto senza un sasso fuori posto ben disegnato e veloce. Probabilmente ci passano il folletto due volte al giorno. Giunti a Bellun attraversiamo la strada e prendiamo il nr 9, su tante cartine non segnato ma molto evidente. Una vecchia mulattiera divertente e rocciosa la cui insidia maggiore è il fondo molto molto secco e dallo scarso grip. Dopo altri 700 D- di giostra arriviamo ad una poderale a quota 900 dove ho sbagliato e mancato l'ultimo tratto di sentiero prendendo a dx anziché continuare dritto.

Il giro è lunghino ma puo' essere facilmente accorciato o al contrario abbinato ad altre gite tenendo il rifugio Fallere come base.




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Commenti

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vaitus

09.07.2018 23:13

Giro fatto oggi tagliando la parte relativa al lago Fallere (già visitato in passato), ovvero scendendo dal rifugio Fallere tramite uno dei single track visibili ad occhio nudo direttamente sulla seconda ed ultima discesa del giro. Nella parte iniziale nel bosco una decina di alberi caduti di traverso sul sentiero, di cui una buona metà superabili in sella, quindi alla fine poco fastidio per godersi la fantasmagorica discesa su Bellair. Grazie per la condivisione!
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Ste119

26.08.2018 20:34

Giro fatto oggi dopo aver cercato un giro in VdA (posto in cui oggi c'erano previsioni meteo ottime) per fuggire al diluvio che persisteva tra Brescia e il lago di Garda ma che, al contempo, valesse i 600 e rotti km di trasferta + notte in tenda in campeggio.
Ebbene, ho amato questo giro dall'inizio alla fine, veramente fantastico, salite mai troppo dure (il dislivello comunque c'è quindi bisogna essere un minimo preparati) e discese da "svegliarsi bagnato" (cit.) veramente, per non parlare dei traversi e panorami.
Oggi, nonostante i temporali di venerdì/sabato, il terreno era molto secco ma non dava grossi problemi e le piante lungo il becca trail sono ancora lì, ma (la maggior parte) facilmente superabili, come ha fatto notare @vaitus, in sella, dato la presenza di varianti che le aggirano.
Altra info per chi volesse fare il giro, io l'ho chiuso in poco meno di 7 ore e 30 compreso di pause per fotografie, autoscatti e cibo (circa 1 ora e 20 in tutto), senza tirare troppo: preciso questo solo perché ero indeciso fino all'ultimo se fare il giro o meno dato che temevo che le 9 h indicate fossero tante dovendo sobbarcarmi 3 h di viaggio subito dopo.
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conca75

01.09.2018 17:32

Fatto in versione completa, alcuni appunti:
- sui tornanti della morbidissima discesa su Thouraz sono stati aggiunte delle barriere di scolo (a me sembravano fresche di posa) che infastidiscono non poco.
- sul Becca trail ci sono 4 grossi alberi di traverso (si fatica a scavalcarli con la bici in spalla) per fortuna abbastanza ravvicinati. Poi torna a scorrere.
- la mulattiera finale per me è un gioiello. Più fisica che tecnica.Sembra una SuperEnduro di Sestri Levante.
- se c'è sempre il vento da nord ovest che ho preso in faccia su tutte le salite il giro è più duro di quanto indichino dislivello e percorrenza.
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DIRT RIDER

17.08.2021 12:28

talmente bello da essere surreale.....

Infos

Inserito da
paiogs
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
04.06.2016
Regione
Val d'Aosta
Web
Homepage
Tempo Percorrenza
9
Distanza
48.0 km
Dislivello
2700
Difficoltà tecnica
medio
Condizione fisica
Duro
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