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MONTE SIBILLA PER LA CENGIA DEL CINGHIALE e GUERRIN MESCHINO |
Lasciare morire i sentieri è come abbandonare se stessi al destino e procedere su passi più comodi e frequentati: una vita monotona e insignificante!!!
Questo itinerario è il più cicloalpinistico e spettacolare dei Sibillini (fino ad oggi!); duro, costante e asburgico nel portage integrale e assoluto (non un colpo di pedale dalla quota dell'Infernaccio alla cresta tra lo Zampa e il Sibilla!!), ma tutto verrà ripagato dall'affaccio che la Cengia del Cinghiale vi offrirà sull'Infernaccio e sul Priora, in un ambiente isolato e severo dove la mente deve essere lucida: non esiste opportunità di ritorno....!!!
Alla sbarra dopo Rubbiano lasciamo l'auto ed iniziamo a scendere lungo la strada che conduce alle Pisciarelle; a quota 870 mslm troviamo sulla sx un muro di contenimento con massi ingabbiati e il sentiero parte lì sopra. La traccia è evidente ma non segnalata e ci permette di salire qualche centinaio di metri in portage semplice, fino ad arrivare a ridosso di belle e strapiombanti pareti rocciose; da qui si deve affardellare la bici, smontandone le ruote, e legandosela allo zaino: si potrà così procedere nella fitta boscaglia e arrampicare più agevolmente.
Seguiamo il fianco del paretone roccioso seguendo l'esile filo del sentiero che, costantemente, si impenna e diventa sempre più duro; arriviamo fuori dal bosco su un panoramico slargo dove siamo costretti ad arrampicare su falasco e qualche roccetta: il punto di non ritorno è superato; impossibile scendere sul falasco!!!
Vinto anche il canale erboso, puntiamo verso il colatoio al centro della parete e già intuiamo la linea orizzontale della Cengia del Cinghiale; la percorriamo e man mano ci si aprono nuove ed entusiasmanti prospettive sul Priora, il Berro e l'alta Val di Tenna!!
Arriviamo al centro della cengia che ospita un ardito stazzo di capre (raggiungibile dalla carrareccia che sale dalla Costa dello Zampa) e la percorriamo per tutta la sua lunghezza, uscendo su una prima cresta rocciosa; continuiamo nel bosco di fronte in traverso fino alla seconda cresta rocciosa e la risaliamo sempre a debita distanza specie in presenza di vento: in pratica ora siamo sopra la Cengia ma qualche decina di metri più a strapiombo.
Terminato il bosco possiamo riprendere a salire in portage semplice rimontando le bici; affrontiamo il sovrastante canale erboso con ampi zig zag, meno difficile del primo ma altrettanto adrenalinico: un infinito corridoio erboso ad imbuto che potrebbe ingoiarti!!, fino ad arrivare ai paravalanghe del versante NE dello Zampa, dove possiamo approfittare del comodo sentiero: quota 1700 mslm.
Raggiungiamo il monte Zampa 1791 mslm, procediamo verso la Corona del monte Sibilla che vinciamo con pochi passi di arrampicata, poi la vetta a quota 2173 mslm.
Scendiamo sulla cresta O fino alla sella dove troneggia un omino: sotto verso N inizia il sentiero del Guerrin Meschino che conduce al casale della Sibilla e al Lanza, fino alle gole dell'Infernaccio, itinerario già relazionato in precedenza.
D+ 1500 m
16 km
7 ore
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