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La Magdeleine/Chamois, ritorno per il Col Pilaz |
Oggi, dopo un pò di tempo, finalmente mia moglie Claudia si è decisa a riprendere in mano la bike... E per non farle perdere fin da subito la voglia di tornare in sella, ho trovato questo bel tour poco impegnativo ma dai panorami mozzafiato (ed è veramente così).
Le previsioni a fine giro si sono confermate come da programma: Claudia con la voglia di fare altri giri (ma poco impegnativi eh) e io che contento di averla portata e di aver visto posti veramente magnifici. Insomma per chi si vuole avvicinare alle ruote grasse o per chi vuole godersi panorami da cartolina con poca fatica e tanta resa, non posso che super-raccomandare questo giro (le foto parlano da sole).
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Qui le foto del tour (guardatele che ne vale la pena):
http://www.mtb-mag.com/d/it/pv/hashtag/LaMagdeleinChamoisColPilaz/
Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black" che sto iniziando a costruire:
https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw
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Il dettaglio:
Si parte dalla frazione di Artaz (La Magdeleine) dove un'ampio parcheggio a bordo strada non manca e si inizia a scendere per asfalto, girando poi a dx ed iniziando a salire con regolarità. Poco dopo il primo tornante (li si stracca il sentiero del 107 ma poco pedalabile più avanti) sulla sx si stacca la carrozzabile che, in falsopiano raggiunge il 107 (detta anche Grande Balconata) che senza equivoco ci porta fino a Chamois.
Che dire di questo 107... pulito, scorrevole, bellissimo, con vedute da spettacolo anche sul Cervino.
Si arriva così al delizioso paesino di Chamois, dove una visita al caratteristico borgo è d'obbligo.
Si ritorna sui propri passi con meta questa volta al Col Pilaz.
Per salire al Col Pilaz vi è da prima una ripida salita che si stacca a sx (1,6 km. da Chamois) e che taglia il lungo giro del colle, ma avendo oggi il settaggio "stai calmo e prendila con mooolta calma", faccio il giro basso ritornando sull'asfalto e girando a sx in salita.
Per un principiante la salita al 7,3% è abbastanza impegnativa, ma il bitume facilita la pedalata (per fortuna di Claudia).
Prima di scollinare al colle però, sulla dx si stacca l'it. 1A che attrae la mia curiosità (e te pareva...): che si fa, che non si fa, decidiamo di "affrontare" questo bel (per me un pò meno per lei, ma si presta con entusiamo con tratti a spinta anche per me) single-trail che, a titolo di cronaca, può essere evitato rimanendo su asfalto fino al colle.
Il trail, bello, bello, ci fa sbucare proprio nell'area attrezzata a pic-nic del colle, da dove si ha anche una bella vista del Cervino.
Ancora qualche tratto in salita per poi prendere l'it. 3 per il Lago di Croux.
E qui mi commuovo (e godo) perchè inizia una bella discesa mai difficile su terreno erboso dove buttarsi a tutta (per me) è un'obbligo: non ce la faccio, mollo Claudia al suo (giustamente) scendere premuroso e mi buttooooo!!!!
Arriviamo così al Lago di Croux e si continua... a scendere!
Ritroviamo poi l'asfalto (in realtà si potrebbero fare dei bei taglioni rimanendo sul 3, ma tiro i remi in barca, prima che mi ammazzi la moglie) che ci riconduce ad Artaz, alla fine di uno dei più bei giri che abbia mai fatto per i fantastici panorami che regala.
E Claudia? Beh non poteva non essere contenta e soddisfatta: giro concluso con successo e viste fantastiche: che marito che ha!
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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