Itinerari Mountain Bike

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Valle del Nono e discesa sul versante Passo della Colma

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Bellissima Valsesia! Non finirò mai di scoprirla tra nuovi panorami e nuove varianti, talmente ce ne sono in questa mia valle: lo so è umanamente impossibile...

Ma nei giorni infrasettimanali, uscito dal lavoro e nel periodo che meglio si addice anche a tirar tardi, almeno una volta alla settimana, cerco di trovare nuove idee e percorsi (insomma ravanare sperando che vada a buon fine) in questa valle che merita di essere visitata (lo so che sono campanilista).

Eccomi allora oggi a esplorare alcuni tratti sopra Varallo (Valle del Nono), ma soprattutto a "ravanare" a monte del Passo della Colma (Monte Vesso, Passo del Termo, Bric Cortaccio, Monte di Carcegna) e poi giù in discesa per percorsi (ovviamente off-road) noti, ma molto libidinosi verso Cilimo.

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Qui le foto del tour di oggi: http://www.mtb-mag.com/d/it/pv/hashtag/ValleDelNonoPassoDellaColma/

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black" che sto iniziando a costruire: https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw

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Il tour nel dettaglio:
Parto da Varallo (che merita assolutamente una visita nel suo centro storico) diretto verso Crosa e il Sacro Monte (e anche qui è obbligatoria una visita).
Prendo poi per il borgo di Verzimo dove, attravesato la stradina principale, esco prima su sentiero erboso (617) che poi diventa molto, ma molto godereccio in discesa su tratti flow in un bosco fantastico.
Sbuco così in loc. Molinaccio sulla sulla strada per Camasco.
Qui una segnalazione: alla fine del 617 vi è un cancello che ne sbarra la naturale prosecuzione per uscire a Molinaccio. Io l'ho passato (si può aprire) entrando in un prato coltivato e poi ho scavalcato un'altro cancello: i sentieri segnalati CAI non possono essere ostruiti per legge, ma si sa che qualche furbo c'è sempre e invece chi deve controllare non c'è mai...
Prendo per cui ora a dx su asfalto diretto a Camasco (luogo di lontani ricordi dove circa 35 anni fa ormai ho imparato a sciare e dove ora degli impianti non rimane più nulla, neanche i piloni degli ski-lift).
Arrivato alla chiesa prendo a dx prima scendendo e attraversando un ponte per poi salire verso la Baita dei Pittori (luogo che suggerisco per una pausa).
Da qui si continua a salire, per fortuna in questo caso su asfalto, verso il bivio per l'Alpe Sacchi/Morondo. Prendo per cui a sx diretto verso l'Alpe Sacchi.
E qui inizia il tratto più duro del tour fino a Colma Ballano/bivio per il Monte Quarone (1,6 km. con medie del 12,6% e punte del 31,6%).
Arrivato nei pressi del Monte Massaro (Sella Riale dell'Acqua), prendo a dx su sterrato verso il Monte Vesso. Da qui inizio a fare un tratto sul T32 per poi buttarmi a dx su (un vertical... very vertical...) sentiero non segnalato che percorre un divertente (e impegnativo) single-trail nel bosco fino a trovare la più larga tagliafuoco che mi conduce all'Alpe Trevigno.
Nota: se volete evitare questo tratto impegnativo, continuate a stare sulla larga sterrata in discesa che vi ricollegherà più a valle alla traccia.
Da qui direzione Passo del Termo e poi tra sali (anche impegnativi) e scendi (troppo brevi) passo per Bric Cortaccio (642), Monte di Carcegna per sbucare infine sulla strada del Passo della Colma.
Prendo a dx sull'asfalto in discesa verso Civiasco ma senza arrivarci, perchè dopo circa 800 mt. sulla sx si stracca il 644 (detto anche della Lumaiga) che scende molto divertente con ultimo tratto più impegnativo verso la piana erbacea del Molino di Civiasco.
Passato il ponte sul Torrente Pascone, continuo verso sx sempre sul 644 passando per Santa Maria di Frassineto e continuando a scendere su larga sterrata (io ho preso un sentiero più impegnativo sulla dx) verso Cilimo (questo è un tratto che rimane sempre abbastanza umido).
A Cilimo ritrovo l'asfalto e scendo fino alla Cappellette che si vedono sulla dx dove si riprende la sterrata sempre sul 644 fino a Pianpresello, dove riprendo per l'ultima volta l'asfalto verso Varallo.

Tour molto bello, con viste da Camasco salendo verso l'Alpe Sacchi da cartolina. Divertenti, in alcuni tratti anche impegnative, discese che sono la degna cornice e la ricompensa alla dure salite sofferte.

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

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