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Ricovero forestale Mandre |
Itinerario non particolarmente lungo ma reso tosto da una salita con pendenze costantemente impegnative e pochissimi se non nulli tratti per rifiatare. Discesa non pericolosa ma consigliata solo se smaliziati.
L'itinerario parte dal parcheggio in località La Muda. Si attraversa il torrente Cordevole grazie a una passerella, raggiungendo la dx orografica. Risaliamo il torrente lungo una strada bianca scorrevole e con qualche breve strappetto. Raggiungiamo così l'ingresso della galleria posta sulla Regionale 203, che bypasseremo grazie al tracciato della vecchia strada.
Giunti praticamente a fianco dell'uscita della galleria, imbocchiamo il sentiero 874. Consiglio brevissima deviazione, continuando sulla strada fino al vicino ponte dove è posta una lapide a memoria del centenario dell'annessione dell'Agordino al Regno d'Italia.
La strada (presumo militare, credo che in cima da qualche parte ci siano anche i resti di un forte, approfondirò) non lascia da subito adito a fraintendimenti: mai troppo tecnica ma di certo non scorrevole, presenta pendenze severe e costanti, praticamente senza respiro, per spianare solo in prossimità del punto più alto (1373m). Poco dopo l'inizio sono presenti due gallerie, ovviamente non illuminate, la prima delle quali perfettamente diritta ma lunga circa un 200m.
Si giunge al ricovero forestale Mandre, curato dall'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Stufa (splendida), letti, corrente elettrica (pannelli fotovoltaici). Purtroppo, manca l'acqua (assente per tutto l'itinerario, se non poco dopo l'inizio e alla fine).
La discesa percorre come la salita il sentiero tematico "La montagna dimenticata" del Parco nazionale. Cercare e seguire i bolli bianco/viola in caso di indecisione. Il sentiero non è mai particolarmente esposto ma è spesso molto stretto e soprattutto, le curve a gomito sono veramente strette: spesso, manca lo spazio fisico per il nose-press. Frequenti purtroppo anche molti alberi posti di traverso, talvolta imponenti.
Con un ultimo brevissimo tratto da fare a piedi, ci si cala su una rotabile che in breve tempo porta al Centro Minerario della Valle Imperina, sempre farina del sacco del Parco. Una visita credo sia d'obbligo.
A questo punto, causa frana ho optato per percorrere un breve tratto di Regionale fino all'imbocco della galleria, per poi oltrepassare il ponte con la lapide e percorrere a ritroso il percorso d'andata. L'idea sarebbe quella di imboccare dal centro minerario il sentiero tematico "La Via degli Ospizi" e raggiungere così il bivio posto poco dopo l'inizio della salita.
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Come arrivare al punto di partenza
Giunti in località La Muda, individuare il non visibilissimo ma comodo parcheggio posto sulla sx in direzione Agordo, in prossimità di una più evidente passerella sul torrente Cordevole
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Commenti
@lberto
24.09.2020 18:50