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Il cammino di S. Carlo (2^ Tappa): Orta, Pella, Varallo |
L’itinerario ripercorre un tratto della cosiddetta "Peregrinatio", lo storico cammino devozionale che collega i due Sacri Monti di Orta e Varallo attraverso le antiche vie di comunicazione tra Cusio e Valsesia.
Nello specifico, questo percorso ha inizio nel borgo lacustre di Orta San Giulio, dove si prende il battello per Pella, prosegue salendo sul versante cusiano a Nord del Monte Avigno, attraversa Arola e la Colma di Civiasco, per poi ridiscendere lungo il versante valsesiano fino a Varallo Sesia, il cui Sacro Monte costituisce il punto di arrivo di questo itinerario, fu più volte attraversato dal Cardinale Carlo Borromeo per seguire i lavori della “Nuova Gerusalemme” nel capoluogo valsesiano.
Prendo il battello al Molo di Orta San Giulio attraversando il lago e arrivando al Molo di Pella. Dalla piazzetta di sbarco mi tengo alla dx della piazzetta sul T36. Attraversato il ponte in pietra sopra il torrente Pellino, imbocco la mulattiera verso Monte San Giulio, fino ad arrivare alla strada tra Alzo e Omegna.
Da qui, si imbocca dapprima la strada asfaltata in direzione Omegna, poi sulla sx il sentiero, alternato alla mulattiera T34, che conduce ad Arola attraverso la “via delle cappelle”: qui il percorso, che si snoda su ripida mulattiera all’ombra di faggeti e castagneti, è scandito, infatti, da diverse cappelle votive ben affrescate.
Attraverso il bel paesino di Arola e, seguendo sempre le indicazioni del T34 mi rimetto nel bosco.
Si segue dunque per la Colma, superando ponti, passerelle, piccoli torrenti e avvicinandosi al torrente principale che scende nella valletta, senza superarlo: da qui, il sentiero in salita porta rapidamente sull’altro versante, attraverso un ponte di pietra.
Si prosegue lungo la mulattiera che si inerpica fino agli alpeggi della Barchetta, per sbucare poi sulla strada provinciale della Colma, fino allo storico valico, il più frequentato passaggio fra il bacino di Varallo e il Lago d’Orta.
Dal Passo della Colma, si percorre la strada asfaltata sul versante valsesiano per poco più di 1 km, per svoltare poi a sx sul 644. Da qui, si inizia a scendere lungo alcuni tornanti fino al sentiero che si inoltra nel fitto bosco di faggi e castagni chiamato anche "La Lumaiga".
Nella parte più ripida della discesa, si incontra la targa che indica il sasso su cui, secondo la tradizione, Carlo Borromeo sostava durante i viaggi compiuti alla volta del Sacro Monte di Varallo.
Il sentiero prosegue fino al fondo della valletta, supera con un paio di passerelle il torrente e raggiunge l’Oratorio dell’Addolorata di Civiasco (Santa Maria di Frassineto), risalente al XVI sec., antico posto di sosta dei pellegrini, come dimostra l’edificio addossato alla Chiesa.
Da qui, lungo il sentiero costeggiato dai castagni, si scende fino alle case di Cilimo, frazione di Varallo situata nella parte bassa della valletta del torrente Pascone.
Uscito da Cilimo prendo lo sterrato che si stacca a dx (sempre 644) e attraversando un bel bosco esco a Pianpresello dove ritrovo la strada che sale a Civiasco.
La percorro in discesa verso Varallo e da qui seguo le indicazioni che mi portano al Sacro Monte di Varallo.
Nota: in realtà la traccia originale fa attraversare Varallo e salire la lunga scalinata verso il Sacro Monte, ma che in bici non è possibile pedalare, ecco il perchè della variante finale. La scalinata verrà poi percorsa in divertente discesa nelle seguente tappa.
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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