monte prena

…. le cose più belle sono sempre le più semplici; ma non date tutto per scontato!

Un semplice “andata e ritorno” non entusiasma l'AMer avido di single track, di nuove scoperte e di nuovi panorami, ma qui la regola è stata oltrepassata ed archiviata: il Prena non vive certo all'ombra del Corno Grande ed, anzi, ci si è rivelata come una Vera vetta da conquistare con gambe e mani, ma anche col cuore!

Si può lasciare il mezzo sulla piana di Campo Imperatore all'imbocco della carrareccia che conduce alla miniera di bitume, e percorrere questa in bici finché la strada non inizia salire su “i caldai”; prima della miniera di bitume, a quota 1745 mslm, incontriamo i bolli giallo-rossi sulla sx dentro un ripido canale. Da qui il sentiero non presenta alcuna difficoltà: con tratti in portage e qualche pedalata, si arriva al Vado di Ferruccio 2233 mslm, attraversando sotto gli arcigni versanti SO del monte Camicia, con panoramici scorci sulle tribolate pareti del Prena con le sue aguzze guglie, i canaloni detritici e le fiumane di millenario sfasciume: un posto che incanta per la sua unicità...
Saliamo per il sentiero con la consapevolezza di dovervi ridiscendere, ma non ne siamo affatto amareggiati....anzi... c'è chi sposta un sasso, chi ipotizza un passaggio, chi predice la sedia a rotelle od il polmone d'acciaio....è bello!!
Attraversiamo la bella sella del vado in direzione del Piano d'Abruna, per cresta, finché aggiriamo la parete N del Prena con bella e divertente ciclabilità; i numerosi bolli indicano la via per le placche sommitali e con semplice arrampicata in portage arriviamo alla cresta E del Prena, in vista della croce di vetta a 2561 mslm. Da qui si aprono occhi e cuore sul Mondo: tutto è contemplabile e la mente si apre ai ricordi di quelle vette che hai salito e che da lì puoi “toccare con mano”.... complice una giornata d'autunno spettacolare!
La discesa dei primi 150 m d- (così come per la salita) non sono banali e debbono essere affrontati con condizioni di neve e ghiaccio assenti (ricordo l'esposizione verso N) e con cognizioni alpinistiche ben salde.
Poi inizia la giostra!
Il canale sfasciato sotto la N offre poche occasioni di salvezza e la precisione è tutto; pieghiamo verso il vado di Ferruccio ed il traverso con qualche saliscendi ci regala un bel ST panoramico da leccarsi le dita... anche quelle dei piedi!!; la discesa sull'anfiteatro del Fornaca è assolutamente trialistica e scapicolloso-imperante, rallenta solo nei passaggi di qualche fosso dove possiamo prendere fiato; risaliti l'anfiteatro, concludiamo con un infinito chilometro lanciato di “flow” adrenalinicochisbagliamuore.... quello che ipotizzzavamo in salita era nulla in coinfronto a quello che abbiamo vissuto in discesa: la mtb è il mezzo per il paradiso!

foto qui https://www.facebook.com/francysantoni72/media_set?set=a.1030130970351605.1073741932.100000641363898&type=3

900 m D+
10 km
5 ore




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SBLINKY
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
15.11.2015
Regione
Abruzzo
Tempo Percorrenza
5 ore
Distanza
10
Dislivello
900
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