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Zepparinobike fra Marche e Umbria |
Dati tecnici:
Km. 50 - disl.1450 - tempo percorrenza 4,30 senza soste (ciclista medio)- sterrato 85% asfalto 15% - tratti a piedi 10’ – verso orario. Percorribile tutto l’anno,consigliato primavera e autunno.
Percorso:
Il percorso ideato in collaborazione con il mitico Arnaldo, ha sviluppo sui crinali “nocerini” che dividono l’Umbria dalle Marche. Si parte dal piazzale antistante i vigili del Fuoco di Gaifana. I primi 5 km ci serviranno per effettuare un buon riscaldamento ,attraversando il cuore magico di vigneti e uliveti di questa zona. Dalla frazione di Rigali la situazione cambia e andremo ad affrontare la salita piu’ impegnativa di tutto il percorso, 6 km circa alla pendenza media dell’10% “sempre pedalabile comunque” che ci portera’ quasi alla sommita’ del monte Penna. Qui il meritato riposo e uno sguardo al panorama mozzafiato. Ora casco in testa sella bassa e giu’ per carrareccia che dopo 7 km ci portera’ alla frazione di Casaluna ( essendo la discesa adrenalinica e veloce fare attenzione alle pietre affioranti e ai profondi solchi creati dalle piogge)da qui per ampio sterrato fino ad incrociare la statale 361 (prestare attenzione). Siamo a Poggio Sorifa nelle Marche, giro a sx e subito a dx , fate attenzione perche’ adesso dovrete imboccare il sentiero 280 del Cai, che in estate causa rovi o vegetazione fitta potrebbe essere poco praticabile (in tal caso percorrere la parallela statale 361). Lo percorriamo per circa 900 mt e, sottopassata la statale per 1 km fino al passo della Carosina (causa fondo sassoso e disconnesso, i piu’ bravi a stento riusciranno a restare in sella, mentre gli altri,a tratti ,dovranno spingere la propria bike a mano). Prima del passo (attenzione al Wite point sul vostro gps) incontrerete una tipica fonte d’acqua locale, fermatevi per fare rifornimento e per degustare questa bonta’ “sotterranea” godendovi il panorama circostante. Siamo di nuovo in Umbria e una comoda salita di 5 km vi portera’ alle pendici del monte Alago ,dove sara’ d’obbligo la sosta pranzo al ristorante “La Taverna de Cinicchia” dove in zona amena, potrete degustare i piatti tipici locali della cucina umbra, dagli gnocchi al castrato, al tartufo e all’immancabile crescia. Il rientro si svolge adesso per una lunga discesa, poi brevi sali e scendi che in breve tempo ci porteranno a Nocera Umbra, citta’ delle acque a stampo medioevale, d’obbligo la visita (seguire traccia). Non ci resta adesso che il rientro, per strade sterrate e colline verdeggianti.
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