PASSO DEGLI SCALINI – CIMA PESCE

Entusiasmante prima sulle Alpi Giulie di Tarvisio: territorio mai visitato prima: bello...molto bello!!
Mix di cattiveria e flow!!
Solo per addetti ai lavori!


Lasciamo l'auto al parcheggio 989 mslm prima del ponte sul Rio della Trincea, lungo la strada che dal lago del Predil sale a Sella Nevea; sulla precedente curva i cartelli CAI per capanna Brunner e bivacco CAI Gorizia.
Procediamo per asfalto verso Sella Nevea e, passati i quattro tornanti della Malga Cregnedul di Sotto, sulla dx imbocchiamo la poderale: evitiamo del pericoloso bitume e la turistica Sella Nevea.
La carrareccia sale direzione malga Cregnedul di Sopra e rif. Corsi, per il bosco, comodamente, con qualche affaccio sul piano detritico carsico coronato dal più alto monte Canin, bianco calcareo accecante.
Appena in vista della malga quota 1500 mslm, sulla dx la deviazione per rif. Corsi (più a valle altri tagli della carrareccia da fare in portage, volendo...); saliamo per il sent. 625 in portage, attraversiamo tutta la base S del monte Cregnedul, passando dal versante SO, per la cresta S e al vertiginoso versante SE, con ampio traverso e spettacolare aggetto sulla valle del Rio del Lago.
In alto le squassate torri calcaree, esplose da millenarie forze erosive e geologiche; meravigliose stratificazioni testimoniano la potenza del corrugarsi della crosta terrestre... uno spettacolo esaltante che fa crescere in te la voglia di dominarle in sella!
Qualche tratto a pedale ci conduce alla bella finestra del Passo degli Scalini: al di là ancora più roccia e cattiveria! Torri e pinnacoli d'avorio immensi si incastonano in prati lussureggianti e boschi di mughi, il nostro sentiero passa attraverso a tutto questo!
Scendiamo sotto al Passo qualche metro bici al fianco ed iniziamo la cavalcata sul sentiero selvaggio: pietraia e ghiaino; tornanti esaltanti e passaggi gustosi su cenge aeree; massi e placche...
Aggiriamo il Campanile di Villico approfittando della cengia pedalabile e scendiamo per la militare (ruderi a guardi della valle) al rif. Corsi 1847 mslm, attraverso la fiumana di detriti bianchi.
Continuiamo ora per il sent. 629 con rari tratti in sella, ma scorci naturalistici sui canali e le forre alimentate da vivaci cascatelle d'acqua ci allietano questa perdita di quota altrimenti deludente. Qualche tratto attrezzato con cavi d'acciaio (!) agevolano la discesa attraverso la mugheta; un lungo traverso di circa un chilometro ci porta a quota 1600 mslm; laddove il pino mugo lascia posto al faggio si può rimontare in sella e tutto cambia in meglio, appagandoci del sacrificio fatto in precedenza. Il bosco sui fianchi della Cima Pesce è percorso da un sentiero militare (CAI 650) fatto di mille curve, tornanti e toboga: un velluto di terra e foglie. Così per i restanti 600 m d- sarà un estenuante flow.
Usciamo al ponte sul Rio della Trincea.

foto qui https://www.facebook.com/francysantoni72/media_set?set=a.1010581242306578.1073741921.100000641363898&type=3

1200 D+
17 km
5 ore
2020 quota max




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Inserito da
SBLINKY
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
29.09.2015
Regione
Friuli Venezia Giulia
Tempo Percorrenza
5 ore
Distanza
17
Dislivello
1200
Difficoltà tecnica
diff
Condizione fisica
medio
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