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Gran Traversata del Biellese (7^ Tappa): Trabbia/San Paolo Cervo |
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Tappa su sentieri poco battuti dalle ruote grasse che merita di essere conosciuto. Il tratto in portage di circa mezz'ora da Tomanti a Oriomosso toglie qualche punto a favore della tappa, ma le belle discese ricompensano il gap: belle le lunghe discese sulle mulattiere e le scalinate dei paesini attraversati.
Nota: in caso si voglia tagliare la parte del portage (ma anche la bella discesa su mulattiera che segue), ho visto sulle carte l'E89 che da Tomati gira attorno al Monte Pila e sbuca nei pressi di Roreto. Da li si segue per Albertazzi e si ritrova la traccia originale.
Attrazioni della giornata:
- La forestale del Monte Casto;
- Il bel paesino di Oriomosso (cima Coppi di giornata);
- vaste vedute sul selvaggio territorio della Valle Cervo;
- single-trails nei boschi e mulattiere.
Segnavia E90, E87, E85a, E91, E21, E 21a, E22
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Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black" che sto iniziando a costruire:
https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw
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Nella parte superiore della borgata di Trabbia inizia il sentiero (E90) che, deviando verso destra sale fino ad una cappelletta, dove piegando a sinistra si immette nella pista che porta a Pratetto. Si pedala sulla mulattiera in leggera salita fino a cascina Galletta in posizione soleggiata e panoramica. Passati dietro le baite si scende a attraversare un ruscello per iniziare poi a salire passando accanto ad alcuni ruderi. Una ripida ma breve salita conduce ad una larga mulattiera che si segue verso sinistra, evitando un altro sentiero che si spinge sempre a sinistra ma in discesa. In breve la mulattiera diviene una comoda pista forestale che taglia i versanti meridionali del Monte Casto.
Si tralasciano una serie di deviazioni a sinistra in direzione di alcune borgate di Andorno e si evita parimenti un tagliafuoco che sale ripido verso destra. La pista attraversa estesi rimboschimenti di conifere che si sviluppano perlopiù a monte del tracciato. Si evita un ulteriore sentiero a destra che sale al Monte Casto e, dopo una netta curva a destra si incontrano alcune panchine e ci si innesta nella strada asfaltata che sale da Tavigliano avendo ormai fatto ingresso nel bacino del Cervo.
La pista forestale sfocia sulla strada asfaltata (E90) che, presa in salita, porta all'Alpe Pratetto.
Nei pressi della trattoria dell'Alpe Pratetto, si prende il sentiero che scende nella valletta del Rio Morezza (E87). Si passa accanto ad una baita e si attraversa un rio fino ad una baita ristrutturata in mezzo ad un prato. Si segue ore una corta variante rimanendo sulla strada della baita.
Si toccano successivamente due cascine, dopo la seconda si abbandona lo spartiacque e il sentiero piega a destra. Si attraversano alcuni ruscelli e poi il rio Vallunghe, trascurando una deviazione a destra verso monte.
Si scende lungo l'agevole sentiero e si attraversa un altro ramo del Vallunghe evitando una deviazione a destra in salita. La pendenza diminuisce e si attraversa un ultimo tratto del bosco verso frazione Falletti di Sagliano. Si tiene la destra per entrare nell'abitato e lo si attarversa per intero, fino alla strada asfaltata che si segue fino ad un tornante sulla sinistra dove inizia la tappa successiva.
Superata la frazione di Falletti, si imbocca a destra lo sterrato (E85a) che sale fino ad un bivio dove si tiene la sinistra. Si procede in piano e poi in discesa sulla stradina fino ad un nuovo bivio presso una curva. Si sale a destra per un sentiero che si sviluppa in un bosco, attraversa un rio e conduce al bel alpeggio di Sella con ampio pascolo. Si passa oltre i casolari e si svolta nel prato verso sinistra scendendo fino ad attraversare il Rio Bogna su un ponticello. Al successivo bivio si sale a destra arrivando alla cascina Naulito.
Proseguendo si incrocia la pista per Rialmosso (E85) che si imbocca a sinistra scendendo lievemente. Superata una cappella votiva, prima di un fabbricato, si abbandona la pista per un sentiero, che prosegue fino alle prime case di Rialmosso. Si scende a sinistra fino ad incontrare la strada asfaltata. Girando a destra si percorre la strada per un breve tratto e, dopo aver attreversato il ponte, si svolta a destra imboccando la mulattiera (E85a) che passando attraverso la frazione di Tomati sale ad Oriomosso.
Il sentiero esce sulla strada asfaltata, si gira a destra, e dopo pochi metri si svolta nuovamente a destra sulla mulattiera.
Si attraversa una piazzetta mantenendo la destra fino ad arrivare alla frazione di Oriomosso, dove ad un incrocio, si svolta a sinistra sulla mulattiera da fare in discesa per Albertazzi (E91).
Seguendo la via acciotolata si giunge all'ingresso della borgata che si attraversa fino alla parte inferiore seguendo le indicazioni per Quittengo.
Da Quittengo si imbocca un'altra mulattiera che si stacca in discesa verso il fondovalle del Cervo ed in pochi minuti si arriva alla provinciale Biella-Piedicavallo. Si prosegue in direzione San Paolo Cervo attraversando il Ponte delle Fontane in prossimità dell'albergo Asmara.
Si imbocca la mulattiera sulla destra (E21) che sale verso Oretto-Mortigliengo. Si prosegue sulla mulattiera che costeggia la strada asfaltata e poco dopo l'attraversa per due volte (E21a). Giunti a Mortigliengo si attraversa l'abitato e si prosegue sulla mulattiera per frazione Bariola (E22).
Si procede fino al termine dell'abitato, dove si trova un lavatoio ed un campo da bocce. Si scende su tratto ripido verso un rio, lo si attraversa e si prosegue attraversando una faggeta prima, e poi si costeggia una abetaia. Il percorso attraversa un vecchio ponticello in pietra, per proseguire lungo un tratto roccioso con parapetto prima di giungere a fraz. Bariola nella parte superiore della borgata. Attraversato l'abitato di Bariola si prosegue lungo un sentiero ripido in discesa fino a Driagno dove termina l'itinerario.
Voto del tutto personale alla tappa: 2 su 5. Una tappa nella selvaggia Valle Cervo che deve essere fatta in giornate soleggiate e dal terreno asciutto per i passaggi nei boschi, nei prati e sulle mulattiere. Paga la valutazione bassa, il tratto di mezz'ora in salita sulla mulattiera citata sopra (ma che si può evitare).
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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