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Gran Traversata del Biellese (2^ Tappa): Donato/Pollone |
SONO UNA GUIDA NAZIONALE DI MOUNTAIN BIKE: SE VUOI PERCORRERE QUESTA E ALTRE PROPOSTE CONTATTAMI, SARA’ PER ME UN PIACERE PEDALARE CON TE.
SI ORGANIZZANO ANCHE TOUR PERSONALIZZATI.
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Oggi tappa solo pedalata e con pendenze neanche troppo impegnative nel complesso.
Una della più belle tappe della GtB, per i luoghi visitati e per la varietà del paesaggio: boschi, laghi e laghetti, borghi antichi, vigneti e la Riserva Naturale della Bessa (una chicca).
Tappa super-consigliata.
Principali attrazioni della giornata:
- Il Laghetto Cossavella;
- Il Laghetto di Prè;
- Vecchi borghi;
- Lago di Viverone e i suoi vigneti;
- Il Lago di Bertignano;
- Riserva Naturale della Bessa;
- L'Arena dei cercatori d'oro e il centro visite della Riserva della Bessa.
Segnavia B44, S1, S25, S3, S26, S4, C46
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Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black" che sto iniziando a costruire:
https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw
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Usciti da Donato per via Martiri, si percorre una bella strada acciottolata che scende verso la frazione Mulino, dove si supera il torrente Viona per entrare nel fitto bosco (B44), attraversato da una carrareccia sconnessa che termina lungo la strada provinciale che collega Sala Biellese con Andrate.
Dopo aver percorso un breve tratto verso sud, in corrispondenza del laghetto Cossavella si gira a destra lungo la linea tagliafuoco (tratto ripido ma cortissimo), facendo una veloce deviazione allo stupendo laghetto di Prè. Si torna indietro e si prende a dx a metà discesa (S1).
Si procede per un paio di chilometri lungo il cordone morenico in splendida pineta, fino ad arrivare a Torrazzo.
Scesi verso il fondovalle, si costeggia il campeggio per risalire fino a un poggio tenendo la sinistra a un incrocio. Una bella carrareccia in piano attraversa un fitto castagneto, fino a incrociare una strada asfaltata, dove si gira a sinistra e poi subito a destra per arrivare a Magnano e attraversare il bel centro storico.
Usciti dal paese seguendo via Roma, lungo la provinciale per Cerrione si vede sulla sinistra il complesso del Monastero di Bose, e in fondo al rettilineo si abbandona la strada asfaltata per una bella carrozzabile che attraversa il bosco e arriva a Zimone.
Attraversata la provinciale Biella-Zimone, si imbocca la strada provinciale sterrata che unisce Zimone a Viverone; usciti dal bosco ci attende una zona coltivata a vigneti da cui si può ammirare un bel panorama sul lago di Viverone.
Imboccata una strada asfaltata si scende fino al bel lavatoio di Borgata Rolle di Viverone (se invece si volta a destra si può visitare il centro storico di Viverone e scendere fino al lago).
Lasciata Rolle in direzione del Lago di Bertignano (S25), si costeggia lo specchio d'acqua per imboccare una strada asfaltata che sale verso cascina Vanotta, dove una carrareccia s'inoltra nel bosco. Poco dopo si deve prestare attenzione a un bivio poco visibile in corrispondenza di una curva a gomito a destra, dove il percorso prosegue diritto. Giunti a un bivio in corrispondenza dei ruderi della chiesetta di Santa Elisabetta, si gira a sinistra.
A Cascina San Lorenzo si gira a sinistra seguendo la recinzione entrando nel bosco, dove si percorre un susseguirsi di tratturi e carrareccie sconnesse, fino ad arrivare a una strada carrozzabile che conduce verso la provinciale che collega Zimone a Salussola.
Arrivati a una curva a sinistra in prossimità l'abitato di Prelle, si abbandona l'asfalto per un tratturo poco visibile che s'inoltra in un frutteto sulla sinistra. Si sale verso il bosco, e si imbocca un sentiero che scende ripido fino a una carrareccia che conduce verso la cascina San Michele. Qui bisogna prestare attenzione a un sentiero a sinistra che costeggia un filare di alberi. Percorso un tratto di sentiero si nota sulla sinistra una carrareccia che conduce a un'ampia carrozzabile, e quindi alla strada asfaltata per Cerrione (S3).
Usciti dall'abitato di Cerrione, una stradina dissestata sale tra gli alberi, fino a un bivio dove si gira a destra per imboccare la strada della Mezza Bessa che s'inoltra in un bosco in cui gli alberi crescono tra cumuli di ciottoli (per avere un'idea dell'impressionante area coperta guardare la traccia in formato "satellite"). All'inizio del percorso didattico della Riserva Naturale della Bessa, si percorre un sentiero che si unisce alla Strada delle Pietre Bianche. Superato il bivio per la fontana del Buchin si arriva a una strada asfaltata nei pressi di Vermogno.
Si costeggia l'"Arena dei cercatori d'oro" e quindi il Centro Visite del Parco; da qui si può deviare a sinistra verso il centro del villaggio, dove ogni domenica è visitabile l'Ecomuseo dell'Oro.
Si imbocca la strada carrozzabile sterrata che scende verso la valle dell'Elvo (S26), e si prende a sinistra la "strada delle cave". Lasciata la strada per una mulattiera sconnessa sulla sinistra, che ci riporta nella riserva della Bessa, dove un dedalo di stradine sconnesse conduce nella periferia di Mongrando.
Il primo tratto si svolge lungo una carrareccia parallela al torrente Ingagna, che va poi attraversato per salire verso Gallo lungo una strada asfaltata; superata Cascina Galliano (S4), si entra nel bosco percorrendo una bella carrareccia fino a Gerbiglie, dove si imbocca una strada asfaltata a sinistra.
La strada sale verso Cascina Candireno, che si oltrepassa per imboccare un sentiero a destra, fino a una strada asfaltata che corre in discesa tra i prati. Arrivati alla provinciale per Muzzano, la si percorre verso sinistra per abbandonarla poco dopo per una carrareccia a destra (C46).
Si continua diritto fino alla vecchia strada asfaltata per Occhieppo, che scende fino a un cascinale dove si gira a sinistra e subito a destra, lungo una ripida mulattiera che prosegue verso la piana dell'Elvo.
Dopo aver percorso il tratturo che costeggia un cascinale sulla sinistra, si attraversa il fiume e si gira a destra, proseguendo poi lungo la via principale fino a salire verso Occhieppo Superiore.
Una volta superata la provinciale, una strada asfaltata sale verso l'area verde del Castellazzo, prima di incrociare la strada per Pollone; la si attraversa per imboccare una strada prima asfaltata e poi sterrata che percorre il crinale fino alla bella chiesetta di San Grato. Da qui si scende a Pollone terminando la lunga tappa odierna nei pressi del Parco della Burcina.
Voto del tutto personale alla tappa: 3 su 5 per le meraviglie paesaggistiche e naturali attraversate.
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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