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Berbenno in Valtellina - Pra Isio - Alpe Caldenno |
Località di partenza: Berbenno di Valtellina Lunghezza: 31,4 km Quota massima: 1830 Alpe Caldenno Dislivello complessivo in salita: 1555 metri Ciclabilità: 100% Arrivo:Berbenno in Valtellina Acqua sul percorso: SI, lungo tutto il percorso Come arrivare: da Sondrio si percorre la SS38 in direzione di Morbegno. All'altezza della stazione di San Pietro Berbenno si gira a destra su via Berbenno e poi a destra su via Conciliazione. Arrivati all'altezza del cimitero si segue l'indicazione stradale per il Municipio, si costeggia la chiesa di Santa Maria Assunta e si arriva all’ampio parcheggio. 10/06/2014. Lasciamo l’auto nel comodo parcheggio di Berbenno e, in compagnia di Mauro e Giovanni, iniziamo la salita verso Polaggia. Il sole è già alto e la temperatura ha raggiunto ormai 24°. Per fortuna che l’itinerario si svolge quasi tutto all’ombra, con la possibilità di rinfrescarsi alle fontane collocate lungo il percorso. Dopo poche pedalate raggiungiamo Polaggia dove affrontiamo uno dei tratti di salita più duri su tutto il percorso. La strada prosegue in salita con una pendenza costante. Da Berbenno all’Alpe Caldenno si supera un dislivello di 1500 m con una pendenza media del 10%. La presenza di numerosi tornanti rende agile la pedalata. Facciamo una breve sosta alla fontana per riempire le borracce. In questo tratto di strada non abbiamo molti punti panoramici poiché siamo circondati da file di alberi alti che, per fortuna, ci regalano un po’ di fresco in questa giornata torrida. Dopo una serie di tornanti arriviamo a Prati Gaggio di Polaggia (1190 m), un piccolo paese costituito da baite di sasso ben tenute, dal quale è possibile ammirare il vasto panorama sulla catena alpina. Scattiamo un po’ di foto. Ammiriamo la catena montuosa delle Orobie e, in lontananza, il gruppo dell’Adamello. Alle nostre spalle notiamo il Culmine di Dazio, il fiume Adda e in lontananza il monte Legnone (2609 m). Riprendiamo la salita impostando una pedalata costante. Superiamo un altro tratto impegnativo con pendenza massima del 15,7% e arriviamo alla Piana del Prete (1240 m). Dopo qualche pedalata l’asfalto finisce e inizia un tratto di strada pavimentato da lastroni di cemento. Continuiamo a pedalare sempre all’ombra fino a quando, finalmente, uno spettacolare panorama si apre sulla valle. Ormai abbiamo quasi raggiunto Pra’ Isio (1550 m). Notiamo subito la presenza del faggio centenario, il “gigante verde” inserito nell’elenco degli alberi monumentali della provincia di Sondrio. Ha una circonferenza di 6 m ed un’altezza di 7 m. Due gentili signori della Comunità Montana, che stanno transitando in quel momento, ci informano che purtroppo una recente nevicata ha dimezzato la chioma del maestoso albero. Scattiamo diverse fotografie. Dal tornante notiamo Prato Maslino (1650 m), che avevamo raggiunto in MTB nell’estate 2012 (
http://gianolinibike.it/node/1333). Sia le cime delle Alpi Retiche che le Orobie Valtellinesi presentano ancora tracce di neve. Superato il cartello di Pra’ Isio parte uno sterrato delimitato da rotaie in cemento che aiutano la pedalata in salita. Facciamo una breve sosta alla fontana per riempire le borracce di acqua fresca e proseguiamo fino al piazzale dove termina l’alpeggio. Proseguiamo dritto su fondo sterrato pedalando in falsopiano su una carrareccia scavata in alcuni tratti nella roccia delimitata da una bella staccionata di protezione. La carrareccia ha un fondo regolare e ben battuto. Ci ricorda le carrarecce ben tenute della vicina Svizzera. Velocemente raggiungiamo la meta della nostra gita: l’Alpe Caldenno (1830 m). Lo sterrato lascia il posto ad un fondo sassoso e terra battuta che, con buona pendenza, porta nella parte alta dell’alpeggio, dove troviamo le tipiche baite di sasso valtellinesi circondate da distese di prati verdeggianti puntinati di fiori gialli. Sullo sfondo la cascata del torrente Caldenno è costeggiata dal ripido sentiero che porta al passo di Caldenno (2517 m), da dove è possibile raggiungere il rifugio Bosio (2086 m) in Valmalenco. Nell’estate del 2013 abbiamo raggiunto questo rifugio in MTB (
http://gianolinibike.it/node/3002) partendo da Chiesa in Valmalenco. Attraversiamo il torrente Caldenno su un ponticello ricavato con due assi di legno e facciamo sosta alla piccola chiesa dedicata a Santa Margherita. Fu edificata agli inizi del Cinquecento e fu meta della visita pastorale del 1589 da parte del Vescovo di Como, Feliciano Ninguarda. L’ingresso è costituito da un cancello dal quale è possibile dare uno sguardo all’interno. Dietro l’altare è visibile un affresco raffigurante Cristo in croce fra la Madonna e Santa Margherita. All’ombra del portico ci gustiamo il meritato panino deliziati dall’aria fresca di alta quota. Dopo la sosta ristoratrice riprendiamo la carrareccia dell’andata e perdendo quota velocemente torniamo al parcheggio dove avevamo lasciato l’auto il mattino. Per visualizzare altre foto:
http://gianolinibike.it/image/tid/171.
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