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Lago di Paglieres - Colle Steuna - Colle del Gerbido |
Dal parcheggio saliamo in sella e continuiamo in direzione di Acceglio sulla SP422 sino ad arrivare al paese di San Damiano Macra; all’imbocco dell’abitato, nei pressi della piazza principale svoltiamo a fianco della chiesa, scendiamo su una stretta stradina asfaltata che ci porta nei pressi del fiume Maira.
Oltrepassiamo il fiume e appena usciamo dal ponte pieghiamo a sinistra sulla strada sterrata che sale all’ombra di alcuni alberi; copiamo un tornante e proseguiamo sempre sulla sterrata principale breve salita e ci ritroviamo ai piedi di un pilone votivo da cui si gode una bella veduta sul colle del Birrone, il paese di San Damiano Macra che abbaimo da poco lasciato e la diga.
Dopo questa breve sosta per ammirare la bassa Val Maira riprendiamo in salita la sterrata sino ad una biforcazione dove teniamo la destra, piccolo tratto un po’ sconnesso e cambiamo versante del vallone, ora la traccia rimane ancor sempre larga, ma un po’ inerbita, la pendenza va via via addolcendosi sino a concederci alcuni brevi tratti di discesa.
Arriviamo così a oltrepassare una condotta dell’acqua, tocchiamo per pochissimi metri l’asflato e poi imbocchiamo sulla sinistra un ripido sentiero che mette a dura prova la nostra forza in salita.
Percorriamo due tornanti e ci addentriamo nel fitto del bosco, qui la pendenza ben marcata lascia il posto ad una piacevolissima passeggiata in piano per circa 2 chilometri sino a sbucare sulla strada asfaltata che sale dal fondo valle verso Paglieres.
Continuiamo a salire costeggiando l’invaso abbandonato della vecchia diga di Paglieres; ci attendono circa cinque chilometri di salita su asfalto dove si alternano alcuni traversi a piccole serie di tornanti, fiancheggiamo la borgata di Chiotto per poi raggiungere al piccolo borgo di Paglieres capeggiato dalla Chiesa e le sue meridiane.
Copiamo il tornante e proseguiamo l’ascesa su asfalto sino a passare ai piedi della borgata di Saretto, ancora alcuni metri su asfalto e appena eseguito il tornante destroso abbandoniamo il bitume e svoltiamo a sinistra su una stradina sterrata che si addentra nell’abitato di Girardi.
La strada rimane sempre molto larga e con delle brevi salite ci accompagna sino al lago di Paglieres; la strada sterrata termina e il sentiero che prosegue si perde un po’ nelle rive del piccolo specchio d’acqua, mantenendoci sulla sponda sinistra scorgiamo leggermente più in alto la nostra traccia ben segnata, quindi ci dirigiamo verso il sentiero attraversando il manto erboso.
La traccia inizialmente non presenta grandi difficoltà tecniche, quindi si può procedere pedalando sino in prossimità del bosco dove si accentua la pendenza, quindi ci obbliga a procedere per un breve tratto spingendo la mountainbike.
Risaliamo in sella e affrontiamo un breve traverso che giunge su una piccola sella erbosa dove troviamo il paletto del colle di Steuna (1590 m.).
Sempre su sentiero iniziamo a scendere, il fondo presenta alcuni passaggi tra pietre dove occorre un po’ tecnica per non scendere dal mezzo e senza possibilità di errore ci colleghiamo a una stradina sterrata in prossimità della borgata di Assarti.
Appena entrati nella carrareccia svoltiamo a destra e percorriamo un centinaio di metri in salita, poi svoltiamo a sinistra imboccando un bel sentiero ben segnato.
La traccia prosegue in direzione nord alternando brevi risalite a tratti in falso piano, la traccia rimane sempre ben marcata e alternata passaggi in vegetazione a brevi tratti aperti, su guada due corsi d’acqua ed un’ultima salita con fondo pietroso ci porta ad una piccola radura.
Mantenendoci sulla sinistra il sentiero inizia a scendere tra la boscaglia, un brevissima serie di tornanti ci porta a valicare il crinale, appena raggiungiamo l’altro versante ci si presenta subito una discesa ben marcata dove occorre prestare un po’ di attenzione, poi il sentiero addolcisce nuovamente la sua pendenza e man mano che procediamo va via via sempre allargandosi sino a diventare una stradina sterrata.
Ignoriamo il sentiero che si stacca sulla destra che condurrebbe all’abitato di Gerbido e ci manteniamo sulla mulattiera sino a raggiungere il colle del Gerbido.
Qui svoltiamo a sinistra e seguiamo il sentiero che corre sotto la linea elettrica, la traccia piega verso destra e poi appena entrati nel bosco si deve affrontare una ripida, ma breve risalita, che ci costringe a scendere a piedi e spingere il nostro mezzo.
Superato la salita il sentiero prosegue in mezzo al bosco con andamento regolare sino a scollinare sul versante opposto della montagna, qui riprendiamo a scendere se sentiero; la prima parte di discesa si presenta discretamente pronunciata poi la pendenza si addolcisce sino a confluire in una stradina sterrata.
Continuiamo a scendere sulla carrareccia sino ad arrivare al colle delle Cime (1440 m.); qui scegliamo di scendere a sinistra sempre su una bella stradina sterrata.
La stradina passa accanto ad alcune case diroccate, poi senza possibilità d’errore si scende sino a una casetta ristrutturata dove noi svoltiamo a destra e continuiamo a divallare sempre su un piacevole fondo sterrato, sino a mettere le nostre ruote sull’asfalto.
Appena effettuiamo il cambio di fondo in pochi metri si arriva ad uno stop; giriamo a destra su un piccolo ponte poi pochi metri entriamo nella borgata di Rua del Prato; oltrepassiamo l’abitato e passiamo accanto ad un primo pilone votivo sulla nostra destra, ancora alcuni metri e raggiungiamo un secondo pilone sulla nostra sinistra.
Appena prima del pilone votivo parte in leggera salita un sentiero, riprendiamo a pedalare sulla traccia che si addentra nella vegetazione, un’ultima salita che richiede le nostre ultime energie e il sentiero prosegue in falso piano sino alla cappella di Santa Cristina; aggiriamo la chiesetta e scendiamo sulla stradina alla nostra sinistra che dopo circa 500 metri di discesa si innesta su una strada asfaltata.
Appena giunti sull’asfalto svoltiamo a sinistra e dopo pochi metri giriamo a destra verso il centro del paese; arrivati a fianco della piazza principale di Cartignano svoltiamo nuovamente a destra sino ad uno stop.
Qui giriamo a sinistra e scendiamo verso il fiume Maira, lo attraversiamo e giunti sulla strada provinciale SP422 ci dirigiamo a sinistra verso Acceglio, pochi metri e raggiungiamo il nostro punto di partenza.
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Come arrivare al punto di partenza
Da Dronero imbocchiamo la SP 422 della valle Maira che porta ad Acceglio, raggiungiamo l’abitato di Cartignano e appena usciamo dal gruppo di case troviamo un largo parcheggio sulla sinistra.
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