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017 Val Fosserla - Cesiomaggiore (BL) |
Val Fosserla
Il giro è la versione allungata e più impegnativa del giro
“Troi de le Vane”, a cui rimando per le note folkloristiche, presenta una salita ed una discesa AM, con tratti in cui si deve spingere la bici, tratti esposti ed una discesa, tutto sommato scorrevole su di un simpatico sentiero (leggasi flow single track per gli amanti della lingua d'Albione), in posti poco noti. Consigliate scarpe adatte a camminare un po' (anche l'assenza di vertigini può aiutare).
Il primo obiettivo è la salita e la successiva discesa di Col Cumano, la sommità è occupata dal Centro di Spiritualità e Cultura Papa Luciani. La discesa verso Ovest prevede di proseguire sempre dritti, si passa da asfalto a sterrata, poi da sterrata a sentiero, quindi si fa un guado e si risale una decina di metri. In breve si passa per Marsiai, quindi seguendo la strada principale (finora non ho trovato alternative) verso CesioMaggiore. Una deviazione sulla vecchia strada e poi per il centro del paese ci evita un po' della strada principale.
Si passa quindi per CesioMinore e per Can con il suo famoso campanile che sembra occupare metà strada, o forse è un campanile attorno al quale hanno allargato la strada, successivamente si vira per Toschian, ma prima di raggiungerlo si inizia a salire verso destra, finito l'asfalto si prende una sterrata a dx (prendendo quella a sx si arriva circa nello stesso posto, però il percorso è meno bello). Il sentiero ci deposita a Cullogne, a mio avviso è una delle più belle frazioni di Cesio, le caprette ci danno il benvenuto.
Si prosegue percorrendo il Tori da le Vane al contrario, un breve tratto richiede di spingere la bici o di avere quadricipiti esplosivi. Passata l'anfratto in cui risiedono le Vane (Anguane), aver eventualmente attinto acqua dalla loro sorgente e soprattutto dopo averle ringraziate per lasciarci passare, si risale brevemente per poi scendere in picchiata su uno sterratone (sembra esserci un sentiero che taglia, ma non ho ancora avuto modo di provarlo). Una curva a gomito ci indirizza verso Nord, ossia paralleli alla Val Canzoi sempre su sterrato. In breve lo sterrato termina ed inizia un sentiero, si passa (a piedi) un primo impluvio roccioso, quindi una valletta con sassi e si trova un bivio.
La discesa (da NON fare in questo itinerario) porta in val Canzoi, il sentiero è manutentato da un simpatico signore che per ammazzare il tempo, dopo svariate ore in fabbrica, falcia l'erba sugli antichi sentieri (descrizione e traccia
qua). Tale discesa presenta alcuni punti esposti, giunge in val Canzoi nel medesimo punto del sentiero della traccia, che ha una discesa migliore, pur con un accesso più problematico.
L'altro ramo (ossia quello di questa traccia) prosegue a mezza costa, inizialmente è pedalabile, facendo sempre attenzione che pedale interno non tocchi il versante, poi presenta alcuni tratti a spinta, due tornanti sono i più ostici. Dopo un po' la vegetazione cambia e l'erba tende a chiudere un po' il sentiero, con perseveranza e fiducia (in questa descrizione) si prosegue fino a raggiungere un deposito di canalette per la movimentazione del legname e la partenza di un filo a sbalzo.
S indossano le protezioni ed inizia il divertimento, un sentiero che permette di far correre un po' la bici (chiedo scusa al ragno enorme a cui ho distrutto la ragnatela). Si passa l'alveo (secco) del torrente, poi lo ri-passa ed in breve si raggiunge un prato in cui campeggia una “calchera” (forno da calce) e l'arrivo di due fili a sbalzo. In breve all'asfalto della Val Canzoi. Si scende fino a dove la strada risale, si segue l'indicazione del percorso tematico “chiesette pedemontane” in ripida salita fino a Toschian (la salita sul
noioso asfalto è un po' meno ripida), quindi si ripassa per Can, CesioMinore e Maggiore e si scende a Marsiai (alcune piccole deviazioni per non essere dei veri stradisti).
Da Marsiai, seguendo alcune strade bianche, accessi fondiari, una traccia fra il mais, accessi fondiari e strade bianche si arriva a Formegan, quindi in breve al punto di partenza.
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Come arrivare al punto di partenza
Partenza dal Municipio (o dalla Chiesa) di Santa Giustina, a metà strada fra Belluno e Feltre.
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Commenti
@lberto
02.09.2015 11:22
Una variante che mi permetto di suggerire per evitare il rientro lungo l'asfalto della Val Canzoi, sarebbe quello di proseguire verso il Lago fino all'agriturismo sulla sx. Lì si prende una stradina che sale per un po' e poi sulla sx parte un bel sentiero che ci porterà fino a Montagne (in corrispondenza dell'antico lavatoio). Da lì, si scende velocemente vs Toschian (dovrebbe esserci anche un sentiero che scende, ma non so bene dove si prenda...)