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Forcella Lerosa e i 5 rifugi |
Partenza: Fiames (Cortina)
Km.: 58,7
Dislivello: 2028+
Verso antiorario
Tempo di percorrenza: ore 5,40 (+soste)
Pedalabilità: Un breve tratto a spinta nella salita a forcella Lerosa e un altro salendo al Sennes.
Difficoltà tecnica: Medio/difficile
Tipo di percorrenza: percorso in solitaria.
Condizione fisica: Duro
Bici utilizzata: Fat Bike
Lasciata la macchina a Fiames, si percorre la strada asfaltata in direzione Cortina fino a prendere una rampa sulla sinistra che ci collega alla ciclabile Cortina-Dobbiaco. Si percorre fino a circa 1,5 km. da Cimabanche, dove lo sterrato si avvicina alla strada d’asfalto e delle zone umide/laghetto sulla destra ci fanno rallentare per individuare il punto in cui attraversare sulla sinistra subito dopo il lago Negro (mt.1512 piccolo parcheggio auto con sentiero sbarrato) dove inizia lo sterrato che sale a Forcella Lerosa, segnavia n.8. La salita è faticosa per le pendenze e il fondo smosso, un tratto verso la fine della salita ci vedrà scendere dalla bici per pochi metri dopo i quali spiana e un saliscendi ci accompagna a Forcella Lerosa, mt.2020 con un magnifico colpo d’occhio sulla Croda rossa e la val salata. Per la discesa abbiamo 2 alternative: A) si scende dritti seguendo il sentiero (ed è il caso della mia traccia ) molto ripido e scivoloso a causa di sassi smossi, quindi cautela e molta attenzione. B) in forcella sulla sinistra si nota una capanna di legno con l’indicazione “sentiero militare” questo non l’ho mai percorso ma sulla carta sembra più agevole e si ricongiunge in fondo con la discesa del punto “A”. Al termine della discesa ci si collega con il sentiero che sale da Ra Stua e prosegue fino al Sennes, segnavia n.6. Una ripida rampa e due tornanti obbligheranno i meno allenati a scendere dalla bici per un breve tratto oltrepassato il quale si sale sulla destra (indicazioni Rif. Biella) con splendido panorama d’alta quota in cui si domina un’orizzonte infinito. Una volta arrivati al Biella, Mt.2327, si ripercorre il sentiero a ritroso che ci riporta al bivio e tenendo la destra, in salita si arriva al Sennes, mt.2116. Da qui si prosegue in discesa verso il Rif. Fodara Vedla, segnavia n.7, e il Pederù, che viene raggiunto dopo una lunga discesa molto ripida ma cementata nel tratto finale. La salita dal Pederù al Fanes, mt.2060, non è l’ultima della giornata ma impegnativa perchè lunga e se fatta in un giorno assolato d’estate mette a dura prova resistenza e tenacia nel raggiungere l’obbiettivo. Da quì ci aspettano gli ultimi 100 mt. di salita fino al passo di Limo, mt.2170, da dove si ammirano le Tofane in tutto il loro splendore. La discesa non è impegnativa anche se molto lunga, accidentata, scassata, e in questo le ruote della Fat aiutano parecchio. Prima di raggiungere il ponte Outo che segna la fine della difficoltà, sulla sinistra le indicazioni “cascate di Fanes” possono essere un’ottima occasione per una sosta ristoratrice, poco dopo si passa il ponte Outo e in discesa sterrata, ci si collega alla strada asfaltata che ci riporta a Fiames.
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Come arrivare al punto di partenza
autostrada per Belluno e poi SS51 per Cortina, direzione Dobbiaco fino a Fiames dove si parcheggia.
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