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nord sibilla |
Anche la Sibilla ha il suo lato oscuro.... la Nord è stata vinta non senza agonia e sforzi, ma la Montagna, si sa, richiede sacrificio ma, quasi sempre, ti ripaga.
Per chi scende dal Priora attraverso i Grottoni, il panorama si staglia sulla Nord della Sibilla e l'occhio non può non cadere su quel filo di Arianna che si stacca dalla sella del monte Zampa e taglia tutta la parete, attraversando i numerosi fossi delle Vene, fino ai casali Lanza.
Ma la prospettiva inganna: nel bene e nel male.
Visto l'ambiente selvaggio e i pronostici temporali fatti per l'itinerario, decidiamo di iniziare dal rif. Sibilla 1540 mslm con recupero auto; subito in portage per arrivare alla sella del monte Zampa 1700 mslm; da lì la prima parte del progetto è più chiara e, dopo una breve discesa su falasco, si intercetta l'esilissimo sentiero che taglia in quota (attenzione all'infida erba di falasco, scivolosissima se bagnata: sarà la costante per tutta la traversata!!); sorpassiamo il primo costone erboso e già le nuove prospettive sulle alti pareti dell'Infernaccio ci affascinano; più avanti un altro costone: le difficoltà aumentano per un portage estremo nell'attraversamento aereo di un canale! Tutto si fa sempre più interessante...
Sopra di noi le aggettanti pareti della Sibilla e sotto gli alti spalti dell'Infernaccio: se cadi muori!
Ancora in traverso difficile su falasco e arriviamo ad un altro caratteristico fosso con nevaio (!); facile attraversarlo.
Risaliamo la china erbosa su tracce flebili ed a intuito: improvvisamente la sella a quota 1620 mslm ci rivela l'oracolo: avanti a noi lo spettacolare imbuto delle Vene, un cono di ineguagliabile bellezza, immenso, imponente, vivo al centro con una cascata che sgorga dall'alto ventre della Sibilla!
Siamo qui per tutto Questo!!
La discesa alla base del cono non è difficile, ma richiede ottime doti in freeride su erba e sul divertente ghiaione: l'ambiente è sublime con la vertiginosa parete Nord che ci cade addosso dalla vetta!
Attraversiamo il fosso delle Vene e risaliamo sempre in portage l'altro lato dell'enorme catino; superato un boschetto, inizia la parte divertente: attraverso una esile cengia naturale interamente pedalabile (molto molto bella!!) arriviamo in vista dei casali Lanza; pochi metri di portage e ci siamo!
Il traverso biblico è terminato: non ci rimane che rilassarci nella discesa verso l'Infernaccio e fino a Tre Ponti per il recupero auto.
L'itinerario è sì di ineffabile bellezza, ma raccomando la massima diligenza nella valutazione delle proprie conoscenze della Montagna! Ambiente severo e pericoloso se si considera di avere al seguito la bici.
foto qui
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650 m D+
1700 m d-
5 ore
20 km
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