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539 In Comelico: Passo Silvella, Lago dei Rospi, Sopalù |
Referente ANDREA - (
ruotalpina.ve@gmail.com) - Ultima ricognizione: 11/07/2015
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 52 Km - Dislivello Sal/Disc = +1750 m
Quote min/Max = 910 / 2330 - Tempo Standard ore 5:30 min
Velocità media = 9,5 Km/ora - Ciclabilità su tempo 94% (a piedi 20 min)
Difficoltà Tecnica = 5/7 Medio/Difficile - GD= 76 DIFFICILE
NOTA: In buona parte vengono proposti luoghi già noti; comunque sono emerse alcune novità e varianti per cui ci è parso utile proporre questa nuova versione.
DESCRIZIONE:
La partenza da bassa quota (S.Stefano q.910) permette di sfruttare la nuova ciclabile (quasi interamente asfaltata) che conduce sopra Sega Digon, nei pressi della Chiesetta (Martiri di Cima Vallona). Una prima (non gradita) novità è la recente asfaltatura della val Digon, fino malga Silvella (q. 1820). Poi con un’alternanza di fondo buono e di sconnesso, si arriva a passo Silvella (q. 2330) a nord del Quaternà dove ci attende una splendida visione sui monti di Sesto (dettagli sulla Tabacco 017). La discesa in val Lorera inizia assai dissestata (tratti a piedi) poi migliora e diventa entusiasmante nel falsopiano finale verso Malga Nemes. Rifocillati e paghi del grandioso panorama, si scende veloci verso P.sso Monte Croce Comelico attraversando un biotopo di grande interesse e bellezza con le caratteristiche passerelle in legno. Raggiunto il fondo della valletta (wp J 1750), anziché proseguire in salita verso il passo, si prende a sx, seguendo ind. per il Lago Dei Rospi. La stradina prima scende poi risale altalenando con vari strappi; lambisce il laghetto, infine, con un’ultima discesa, si collega alla strada asfaltata che scende dal Rif. Coltrondo. In ripida discesa ci si abbassa a q. 1550 dove si devia a sx per una larga forestale. La strada procede in lieve salita nell’ombra del bosco poi improvvisamente una durissima rampa: qualcuno la farà in sella … comunque è breve ! Poi ancora un po’ si salita fino raggiungere la dorsale proveniente dalla Costa della Spina: fine della fatica ! La stradina attraversa una zona di deliziose baitine (per la più bella ho messo il wp n1 1610) poi raggiunge l’asfalto. La discesa verso Casamazzagno è quanto di più panoramico si possa godere su gran parte del Comelico: adagio per ammirare e riconoscere i vari paesini (qualche sosta per raffreddare i freni può essere utile). Si scende per le strade del paese fino raggiungere la SS del Comelico (wp P 1270); la si attraversa e si prende la stradina a valle della statale; dopo il bivio, con ind. Sopalù, la discesa si fa diretta verso il fondovalle con tratti assai ripidi. Raggiunto il borgo, nei pressi del rio Padola, se ne segue il corso finché, a Gera, si ritrova la ciclabile percorsa all’andata. A ritroso per questa si torna rapidamente al paese di Santo Stefano da cui è iniziato il giro. Attenzione: questo tratto, in discesa, invita a correre ma la pista è anche pedonale e molto frequentata nei periodi estivi per cui si raccomanda il massimo di prudenza e rispetto.
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Come arrivare al punto di partenza
Da Mestre, si percorre tutta l'A27 fino a Pian di Vedoia; si prosegue sulla S.S per LONGARONE - TAI (subito prima) a Dx per Cadore Comelico - Cima Gogna; si prende a Dx la galleria per il Comelico e 4 Km dopo l'uscita si arriva a Santo Stefano. Appena passato il ponte sul Piave si svolta a Dx trovando subito l'ampio parcheggio da cui parte il giro.
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