Itinerari Mountain Bike

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Le creste più belle dei Sibillini, dalla Sibilla al Banditello

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Parcheggiata l'auto nei pressi dell'abitato di Tofe circa 700 mt slm ( subito dopo un pontino spiazzo erboso ), si scorge la segnaletica che ci indica la direzione del sentiero del GAS ( grande anello sibilini ) che si inoltra subito ripido all'interno dell'abitato per poi perdersi sempre più ripido nella macchia; qui si alternano tratti pedalati a tratti a spinta sia per il fondo non troppo perfetto sia x l'eccessiva pendenza. Usciti dalla macchia si arriva sulla classica brecciata della Sibilla che da lì in circa 12 km tutti pedalati ( tranne un paio di frane dopo il rifugio sibilla ) ci porta su una sella a quota 2120 mt. Da qui possiamo scorgere un bellissimo panorama a 360 gradi e ci possiamo subito rendere conto dell'entità del giro e di cosa ci aspetta...
Abbandonata la sella inizia dell'ottimo portage ripagato dal panorama, portage che possiamo alternare a tratti pedalati con molta attenzione fino a Cima Vallelunga 2221 mt e ancora fino al Monte Porche 2233. Ora ci sono due opzioni da valutare anche in base al vento ed ai propri freni;)...scendere x la cresta nord e allacciarsi poi al morbido sentiero 261 oppure mettere a dura prova i freni e le proprie competenze trialistiche e scendere x la ripida e sassosa cresta sud che punta Palazzo Borghese ( la traccia opta x quest'ultima opzione). Ora percorrendo il sentiero 205 transitiamo ammirando a destra Palazzo Borghese e a sinistra il Sasso di Palazzo Borghese. Qui ho fatto la prima sosta immerso in luoghi davvero stupendi! Ora percorriamo il sentiero che ci porta verso l'Argentella, questo è inizialmente pedalabile per poi tornare in portage. Arrivati ad un certo punto ci si trova ad un bivio tra il sentiero 208 che ci porterebbe alla vetta dell'Argentella e il 204 che l'aggira e ci porta alla Fonte delle Fate e Forca Viola. Ho optato x questo pur rinunciando alla vetta poiché la Fonte è l'unico rifornimento d'acqua di tutto il giro, quindi è bene valutare la cosa. Il sentiero che agira la vetta è percorso quasi tutto in portage fin quasi alla fine dove poi con molta attenzione si può risalire in sella.
Arrivati a Forca Viola 1936 mt slm se si è stanchi si può optare x il 202 che comodamente ci porta ai laghi e poi Foce...se invece avete voglia di proseguire preparatevi ad un faticoso portage fino a Cima del Redentore a quota 2448!!! Qui se ve la sentite potete fare un affaccio sul Pizzo del Diavolo oppure indossare i guanti chiudere lo stomaco e iniziare la prima discesa su cresta molto esposta ( prestare massima attenzione e in caso di forte vento evitare assolutamente) che vi porterà fino all'inizio della risalita che in portage vi accompagnerà x Cima del Lago 2422mt e cimaPrato Pulito 2373 mt. da qui inizia una discesa da fare a tratti in portage ( fare molta attenzione è molto disconnessa ) fino a dove ci sentiamo più sicuri e decidiamo di montare in sella volando verso il rifugio Zilioli 2233 ( altro punto di abbandono se si è stanchi) e tirando le ultime pedalate in salita fin dove il sentiero ce lo permette!!! Tirate un bel sospiro e bici in spalla fino a quota 2476 mt Vetta del Vettore!!! Se il meteo è clemente potete ammirare tutta la strada fatta fin ora. Ora armatevi di coraggio e percorrete inizialmente a piedi poi in sella x un bel tratto sempre molto esposto e qui anche molto sassoso la cresta che vi porterà alla base della vetta del Torrone. La cresta è percorribile a tratti in sella e a tratti in portage in discesa molto ripida, prestare massima attenzione e valutare molto bene il terreno! La cresta sfocia poi in un pratone molto molto ripido ( in sella ) che vi porta alla base della vetta del Torrone...inutile spiegare la bellezza del panorama e il groppo in gola che vi verrà nell'alzare la testa e osservare il ripidone da fare in portage fin su al Torrone 2117 mt slm. Ora con cautela scendete a piedi il primo tratto di cresta poi salite in sella e a bombazza fino alla sella dove incrociate l'ottimo sentiero 132!!! Qui la stanchezza potrebbe farvi scegliere la via più facile ossia buttarvi giù sul 132 fino a Foce, la mia scelta è stata quella di proseguire nuovamente con bici in spalla ed affrontare le ultime salite che ci accompagnano fino al Banditello 1870 mt e a Cima della Prata....finalmente le fatiche della salita sono finite ma non sottovalutate assolutamente la cresta di discesa ripidissima su pratoni, in caso di nebbia o comunque scarsa visibilità consiglio vivamente di scendere a piedi, la cresta ad un certo punto taglia netta a destra...se si va dritti la pendenza aumentare DI COLPO vertiginosamente e non credo che l'impianto frenante possa più aiutarvi... Finito il tratto ripido scendete x un sentiero che un po a zig zag vi porta sulla comoda strada bianca fino ad Altino, qui ho optato x scendere inizialmente sulla classica strada aperta anche al traffico x poi poco dopo tuffarmi in un single trek nel bosco che vi strapperà l'ultimo sorriso della giornata, questo finisce a ridosso della fine della strada che scende da Altino...ora agili fino a Tofe o fino al ristorante sul ponte prima del bivio x foce x una pinta!!

Giro fatto in solitaria, a mio avviso difficile e a tratti logorante se non preso con lo spirito giusto. Il portage è davvero tanto e le discese su cresta molto esposte. Consigliato il giro solo ad a persone realmente preparate e conoscitrici della montagna.
Totale 8 ore e mezza
Dislivello 2700 mt
Km 40

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Come arrivare al punto di partenza

Arrivate in zona Montemonaco e prendete direzione Foce, appena imboccate l'ultimo bivio x Foce poco dopo incontrate il piccolo caseggiato di Tofe.

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