|
Alpe Sacchi, Alpe Camasca, Omegna senza asfalto |
per posti molto panoramici come l’Alpe Sacchi e l’Alpe Camasca.
La partenza dell’itinerario è nei pressi della galleria sul valico della Cremosina (punto molto conosciuto agli amici enduristi), da qui si procede con i primi km di riscaldamento su asfalto fino al colletto di breccia 784 mt (
http://www.salitomania.it/index.php?option=com_content&view=article&catid=53%3Ale-salite-del-cusio-vco-valsesia&id=140%3Acolletto-di-breccia-da-borgosesia&Itemid=102). Giunti in cima al passo si abbandona l’asfalto svoltando a destra e imboccando un bellissimo single-trail che in pochi minuti ci porterà al passo del Cambocciolo, crocevia di numerosi itinerari nella zona. Dal passo del Cambocciolo si scenda rapidamente verso gli alpeggi sopra a Boleto e poi verso Arola.
Non appena oltrepassato l’abitato di Arola si devia a destra nuovamente su sterrato, qui inizia la salita più lunga della giornata che ci porterà fino all’Alpe Sacchi. La salita non è mai eccessivamente impegnativa, solo in alcuni brevi tratti si incontrano dei sassi smossi e se si perde il passo si è costretti a spingere. La fatica fatta durante la salita è ben presto ripagata dagli scorci panoramici sul lago d’Orta che si possono ammirare fino all’arrivo All’Alpe.
Da qui si prosegue verso il passo del Ranghetto, con un breve tratto di portage di 10 minuti per scavalcare una formazione rocciosa. Giunti al passo si tiene la destra e si procede con vari Sali-scendi fino all’Alpe Camasca. Ora non ci resta che scendere verso Omegna, seguendo la vecchia mulattiera ci precipitiamo a Quarna Superiore e imbocchiamo il Sentiero Beltrami fino in centro al paese (attenzione nell’affrontare questa discesa in quanto è una ripidissima mulattiera lastricata a tornanti, è necessaria un’ottima tecnica e padronanza del mezzo).
Stremati dal caldo più che dalla fatica ci concediamo un gelato e decidiamo di provare a ripercorrere il sentiero della gran fondo di qualche anno fa, scelta non proprio azzeccata in quanto il sentiero fino a Oira è invaso dalla vegetazione e dissestato. A Oira risaliamo lentamente fino a Nonio, dato il forte caldo pomeridiano decidiamo di rincasare tramite la strada asfaltata evitando gli ultimi sentieri tra Nonio e Cesara, proseguendo poi fino ad Alzo di Pella, Pogno e nuovamente al valico della Cremosina.
Sicuramente un ottimo giro da affrontare con un’adeguata preparazione fisica e che noi probabilmente ripeteremo in una giornata un po’ più fresca (per tutto il giro ci sono state temperature intorno ai 25/30°C)
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Come arrivare al punto di partenza
Punto di partenza la piazza di Orsanvenzo non appena entrati in paese
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
98therik
22.03.2016 20:26
Inoltre il passo del ranghetto ( 10 minuti di portage ) è tanto ripida e Sassosa ?
Nel caso la volessi evitare ?