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COSTA CAPO D'UMITO |
Rappresenta la direttissima di discesa per il paese di Umito, antico sentiero pastorale e di legnatico; oggi desueto ma affascinante viaggio per le faggete, le abetaie bianche protette e i castagneti millenari di uno dei più selvaggi luoghi della Laga.
Abbandoniamo il mezzo a motore alla rotonda con parcheggio al centro del bel paesino di Umito 660 mslm e subito risaliamo l'erta frangifuoco che, con una decina di chilometri tutti pedalati, ci porta al cospetto della Macera della Morte, sul Monte Cesarotta 1800 mslm e il monte Fonteguidone 1863 mslm (quota massima per oggi). Salendo, oltre al bel bosco di cui se ne gode l'ombra e la vista, non manchiamo il belvedere sul Colle Veticchiaro 1369 mslm che ci apre la visuale spettacolare sulle cascate del Rio Volpara e sulla Valle della Corte.
La traccia riporta un tentativo esplorativo della Valle della Corte passando per lo stazzo di Fedele.... raggiunto il Fonteguidone ritorniamo sui nostri passi per continuare sulla cresta del Cesarotta con il S.I. 300 in discesa fino a Pratolungo 1500 mslm: da qui occorre seguire fedelmente la traccia gps perché sia l'attacco del sentiero che tutto l'itinerario è di difficilissima individuazione.
Abbandoniamo il S.I. per spostarci sotto I Pozzoni sull'evidente tratturo che scende nel bosco selvaggio di lecci, aggirando alcuni affioramenti di arenaria … in completa solitudine con la Natura.
Passata la parte alta del fosso di Rio Secco a circa 1200 mslm la faggeta lascia posto all'abetaia con fondo più agevole e “pulito”.... siamo ora sopra la Costa di Capo D'Umito che scende fino ai castagneti, laddove il vecchio sentiero viene abbandonato per le agevoli carrarecce ad uso dei castagnari del posto.
Risbuchiamo sulla frangufuoco a poche centinaia di metri dal parcheggio.
1200 D+
5 ore
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